Il Pisa Siamo Noi

Trevor Trevisan: Non ci Hanno Mai Fatto Parlare

Protagonista dell’intervista telefonica di oggi è Trevor Trevisan, centrale difensivo giunto a Pisa nel gennaio del 2007, quando i Nerazzurri vinsero i Play Off e furono promossi in Serie B.

Ciao Trevor, tu sei uno di quelli che ha vissuto i due momenti – da quello più bello a quello più triste – della promozione in B e del fallimento, passando per le due proprietà: Covarelli e Pomponi.

Io arrivai a Gennaio del 2007 e passai due anni sotto la gestione Covarelli, vincendo i Play Off e l’anno dopo sfiorando la serie A. Di Covarelli posso solo parlare bene sia per il rapporto umano che avevo con lui, sia a livello economico perché comunque lui ha sempre pagato tutto quello che aveva promesso. L’anno dopo, invece, della gestione Pomponi ho solo brutti ricordi. Ho subito intuito che era un personaggio messo lì: diceva un sacco di fandonie, prometteva le cose e non le manteneva mai, ci illudeva che tutto era a posto, che la società era sana. Da gennaio in poi ha iniziato a farsi vedere meno, piano piano, sempre di più fino a sparire. Con lui da febbraio non abbiamo più riscosso nulla.

Cosa è mancato in quell’anno per potersi salvare?

Innanzitutto la società: non c’era nessuno che diceva le cose come stavano, ognuno ti diceva cose diverse creandoti in testa confusione. Cinquini, Pomponi e Ventura non andavano d’accordo. Insomma la società per noi non era un punto di riferimento. Logicamente la colpa principale è stata nostra, del resto in campo ci andavamo noi. Poi di sicuro ha inciso tanto anche lo spogliatoio. Nell’anno della promozione, e soprattutto nel primo anno di B, nello spogliatoio c’era un bel gruppo, si respirava aria genuina, eravamo uniti. Quell’anno invece c’era un’aria strana, si iniziavano a creare gruppetti, molti dopo gennaio hanno iniziato a fregarsene, specie chi era a Pisa in prestito. Tanti pensavano al proprio interesse piuttosto che a quello del Pisa. Poi infortuni strani, voci in giro che mettevano malumore tra i giocatori…

Tu eri in scadenza di contratto

Sì e l’accordo non era stato ancora trovato, per questo per molto tempo non fui impiegato in campo. Io avrei firmato a vita a Pisa, perché stavo bene e avevo vissuto i momenti più belli della mia carriera sotto la Torre.

Cosa ci dici della partenza di Raimondi?

La partenza di Gabriel fu il colpo finale. Lui è il capitano, sia in campo, ma soprattutto negli spogliatoi: sa tenere unito il gruppo, è un leader. Quando venne fuori la notizia e ci venne a salutare, io e Braiati piangevamo come due bambini. Per me andava via un punto di riferimento.

Perché fu venduto?

Innanzitutto per fare cassa. E’ vero che aveva qualche problemino fisico, ma non fondamentali per farlo andar via perchè erano recuperabili. Io Gabriel lo terrei anche con una gamba sola: per uno spogliatoio è indispensabile. Forse anche Ventura non lo voleva più tenere, ma di questo non sono sicuro al 100%.

Pochi mesi dopo fu mandato via anche Ventura…

Dopo quattro sconfitte consecutive Pomponi decise di esonerarlo. Ma in realtà prese solo la palla al balzo, perché il rapporto tra loro due era finito già da tempo, non si sopportavano a vicenda. Tante volte Pomponi ci telefonava per chiederci se mandarlo via; dopo Ascoli chiamò Braiati (io ero in camera con lui) e come tutte le volte gli rispose di non farlo perché sarebbe stato un grosso errore. Ma alla fine lo esonerò e la cosa che mi fa più rabbia è che rigirò la frittata dando la colpa a noi giocatori. Anche l’esonero di Ventura incise ulteriormente sullo spogliatoio perché un gruppetto di gente tirò i remi in barca.

Arrivò Giordano. Come ti sei trovato?

Logicamente rispetto a Ventura sono due allenatori diversi, tutti e due brave persone; Giordano appena arrivato si è messo subito a disposizione e c’ha messo anima e cuore per salvare il Pisa.

Molti accusano il gruppo dei veterani di non aver fatto nulla per evitare tutto questo.

Guarda ti posso dire che Viviani, io, i vari Braiati, Birindelli e pochi altri abbiamo dato e fatto tutto il possibile per salvare la situazione, unire la gente e farla ragionare. Per noi Pisa era un bene prezioso. Avevamo costruito l’anno prima qualcosa di bello che era pronto per andare in Serie A, e in quell’anno lo abbiamo visto distruggere pezzo dopo pezzo. Purtroppo c’erano tanti giocatori che avrebbero potuto fare la differenza, ma se ne sono fregati totalmente. Dei giocatori in prestito uno che ricordo positivamente fu Gasparetto: sul campo magari quell’anno non fece bene, ma a livello umano e di calciatore tanto di cappello: cercò di fare gruppo, di motivare i compagni e si impegnò al massimo fino alla fine. Magari ce ne fossero persone come lui: un professionista esemplare.

Tutte le nostre interviste non possono che passare da quella maledetta partita: Pisa – Brescia.

Io non la giocai, ero in tribuna insieme a Bonucci perché ero squalificato. Arrivammo a quell’incontro dopo una settimana di ritiro in cui la società sparì totalmente. Eravamo soli. Pomponi non si vide mai, e anche all’inizio della partita non c’era, arrivò dopo. Tutti questi eventi ci misero brutti presagi addosso. Poi non riuscimmo a vincere quella partita in cui comunque al Brescia non interessava vincere e non si ammazzò per farlo. Noi non ne approfittammo e anche qui da fuori ebbi l’impressione che chi se ne era fregato fin qui, portò avanti il suo comportamento e alla fine successe quello che tutti sappiamo. Dopo l’incontro Pomponi era sparito, rimase solo Cinquini; molti sceneggiarono momenti di finta disperazione battendo i pugni in terra; piangevamo tutti, ma ti posso garantire che le lacrime vere erano poche, molte erano pura scena. Dopo due giorni erano andati via tutti; in città eravamo rimasti io, Braiati e altri tre o quattro.

Braiati ci ha detto che voleva fare una conferenza stampa, ma gli fu negato…

Sì, è vero. Con Ciccio avevamo parlato di voler fare una conferenza stampa per dire la verità su tante cose, ma non ci fu mai stata data la possibilità. I giornalisti non ci hanno mai fatto parlare e scrivevano quello che volevano loro o intervistavano solo chi volevano loro. A noi ci misero da parte e se ne guardarono bene dal chiederci le cose.

Anche a te chiediamo: cosa vorresti dire a Pisa e ai pisani?

Soprattutto vorrei dire grazie. Grazie perché a Pisa devo tanto, perché ho vissuto gli anni più belli della mia carriera calcistica. Ci tornerei a corsa sotto la Torre. L’unica cosa che mi dispiace è aver sentito certe cose verso di noi, e più che per me mi dispiace per gente come Braiati. Vi posso giurare su cosa volete che Ciccio aveva Pisa cucita addosso, lui amava e ama tutt’ora Pisa. Anche adesso quando ci sentiamo ne parla ancora. Ha fatto di tutto più di chiunque altro per salvarla.

Grazie Trevor e in bocca al lupo per il futuro.

Grazie a voi, e il miglior in bocca al lupo sarebbe rigiocare a Pisa! A presto.

Finisce così anche questa intervista a un altro dei protagonisti di quegli anni. Continuate a seguirci nelle prossime settimane per sapere ciò che non è mai stato detto, attraverso le interviste di tanti altri personaggi.

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31 Comments

  1. Federico

    05/03/2011 at 00:05

    Ma quanti di quei giocatori del primo anno di Ventura giocano ad alti livelli?
    NESSUNO! Diciamo le cose come stanno…che senza Gpv quei giocatori sono poca roba…a parte Castillo(che prima fosse rovinato a Firenze qualcosa ha fatto), Kutuzov e Cerci(mezza riserva a Firenze)dopo quell’infortunio non èpiù tornato quello di prima. Gli altri sono quasi tutti in C o vivacchiano in B tra panca e quartieri bassi…ir francesino per esempio senza Gpv e quel tipo di gruppo che giocava a memoria è sparito nell’anonimato! Sembrava che fosse il nuovo Pizarro…Insomma diciamo la verità che Ventura rese una squadra fatta gran parte di giocatori mediocri e che venivano dalla C una perfetta macchina da gol.

  2. Daniele

    04/03/2011 at 21:14

    Niente da dire contro Ventura tranne che in 4 città diverse ha rilasciato sempre le stesse dichiarazioni d’amore per città e tifoseria..identiche!!!

  3. cri

    04/03/2011 at 19:27

    Si può dire tutto quello che si vole ma se quell’anno volevamo salvarci l’unica possibilità era tenere Ventura e non certo licenziarlo ; si può dire tutto su di lui come persona ma come allenatore era il meglio che potevamo avere ; con Giordano la retrocessione era già certa ! chi c’era ed ha visto le partite quell’anno non può che concordare ; tutto il resto serve a poco salvo che quando i vari giocatori torneranno all’arena per loro non sarà certo una partita facile ( come è già avvenuto per degano e joelson)

  4. greganti

    04/03/2011 at 16:05

    sono d’accordo con Davo, i giornalai e il sig. orsini e marini perchè non facevano domande insidiose????? La solità cosa stà succedendo adesso!!!!!!!!!!!!! Non si parla più dei progetti futuri di questa società, ricordiamoci che il sig. BATTINI non fino a quanto è disposto ha buttare quattrini in questà società………….. Settore giovanile( nonostante lo sforzo enconiabile del sig. Sbrana) è alla deriva, ed una società come il Pisa su cosa si deve proiettare? su giocatori ultrà 30 enni?????????????? Spero di sbagliarmi ma la vedo male!!!!!!!!!! Ciao e forza PISA.

  5. Marco da Fidenza(PR)

    04/03/2011 at 13:31

    Ventura non è sicuramente un fenomeno altrimenti sarebbe al real madrid (occhio che al real madrid c’è mourinho……..non proprio un fenomeno…) ma io lo giudico in base a quello che ha fatto a Pisa (era la squadra che giocava meglio in TUTTA Italia…) e a Bari (stessa cosa o quasi..):erano 2 delle pochissime squadre con un gioco!!! e soprattutto lui è sempre stato un signore, mai una polemica, nemmeno sotto gli attacchi e le offese di Baldini…. a proposito,concedete a me una piccola polemica: quando Silvio Baldini attaccò ripetutamente mr.Ventura su sportitalia tutti a difendere il nostro mister a spada tratta…..e ora??è lui il colpevole???o il complice di chi ci ha fatto male…..???

  6. davo

    04/03/2011 at 09:03

    Secondo me la colpa e di.tutti a partire dalla societa che non c era e quello si sapeva sin dall inizio!!!! Del signor ventura un mercenario, d altronde se era un grande allenatore era al real madrid. Ricordatevi che quando e venuto ad allenare il pisa e perche erano anni che non faceva una sega. Per i giocatori si sa.sono mercenari vedi cosa hanno fatto a pisa ma anche in altre societa.
    Mi chiedo pero una cosa come mai i giornalisti stampa, le trasmissioni tv tipo l orsini non hanno mai detto niente del clima che c era nella societa tra i giocatori, degli stipendi non pagati, perche non hannofatto pressioni sui giocatori facendoli venire allo scoperto, invece tutti zitti a non dire una sega salvo svegliarci all ultima giornata! la colpa e anche.loro

  7. Daniele

    03/03/2011 at 02:15

    Al di là delle singole responsabilità che tanto non potremmo mai scoprire perchè ognuno tira l’acqua al su mulino (si sentisse Pomponi di siuro uscirebbe santo pure lui) , quello che è certo è che in quel Pisa li di omini veri ce n’erano davvero pochi..per quanto riguarda Mister Ventura…a Bari dopo l’esonero ha detto le stesse identiche cose che disse a Pisa..”ho vissuto qui i più bei periodi della mia vita calcistica, bari mi rimmarrà sempre nel cuore, i suoi tifosi ecc..ecc.. (lo disse anche a Cagliari e a Verona nonostante la retrocessione) ber mi cialtrone!!!

  8. Marco da Fidenza(PR)

    03/03/2011 at 01:37

    Breve presentazione, sono della provincia di Parma e tifo Pisa da quando l’ho scoperto,ai tempi del mitico Romeo…e credetemi ho sofferto quanto voi(forse voi di più,ma solo per questioni “geografiche”..) per le vicissitudini degli ultimi anni….penso ci siano poche persone da salvare dell’anno maledetto: mr.Ventura,un signore vero, ma vero davvero!!!! prima che un grande allenatore, e ciò che è successo a Bari è uguale a ciò che è successo a Pisa, il primo anno ha dimostrato ciò che è in grado di fare, il secondo male perchè i calciatori erano o appagati dalla nuova visibilità(Alvarez…) o inutili e scarsi mercenari tipo ghezzal…e se ti remano contro stile Braiati&co. puoi far poco….e poi il francesino magico, Zavagno e Morello…..il resto tutti mercenari e ipocriti….mezzi giocatori che si atteggiano a prime donne, il tutto permesso dall’inesistenza di una società….. P.S. credo che la rubrica cada a fagiolo per darci L’INCONFUTABILE RIPROVA che gente come braiati ha REMATO CONTRO PISA E CONTRO VENTURA…..mi sembra evidente dalle loro dichiarazioni, in questo modo ci togliamo ogni minimo dubbio……saluti e VAMOS PISA!!!!!

  9. cuoreblufonce'

    02/03/2011 at 23:19

    cari tifosi della torre nonostante la sconfitta non sono inc…to troppo perchè almeno abbia-
    mo dato tre punti ad una squadra che ci sta simpatica!.. e spero per voi che possiate risollevarvi definitivamente!!.. però occhio che questo è un campionato “strano”..
    per quanto riguarda noi.. siamo arrabbbiati e inc…..ti perchè abbiamo perso tanti punti
    per strada ed altri ce li hanno tolti!!.. ma noi abbiamo la “pelle” dura e la venderemo cara
    sino all’ultima giornata!!.. e se poi questo non basta saremo ancora più agguerriti l’anno
    prossimo per un pronto ritorno in C1!.. d’altronde noi il ns. campionato lo abbiamo già
    vinto quest’estate con quel miracolo fatto dell’iscrizione in zona “cesarini” e quella UNITA’
    e COMPATEZZA mai registrata neanche da tifoserie più blasonate, mettendoci le mani
    in tasca e facendo FATTI e non chiacchiere!!… in bocca al lupo al Pisa e
    FORZA CAVESE SEMPRE ora più che mai non sarai mai sola! FORZA VECCHIO CUORE BLUFONCE’! …

  10. andrea2

    02/03/2011 at 22:15

    Bravo Massimiliano, Braglia e Baggio (nessuno puo’ dire il contrario) rappresentano gli ultimi interpreti di un calcio (e uno stile di vita in generale) che non esiste piu’.
    Purtroppo oggi nel giro di pochi mesi si “santifica” (non solo nel calcio) personaggi che si sanno vendere al “popolino”, che poi siamo tutti noi.
    Il mio disprezzo piu’ grande e’ rivolto ai vari alvarez,degano,d’anna etc…. ma anche il sig.
    Ventura da Genova e’ molto “meno” di quello che ha voluto far intendere.
    Questi “squallidi” figuri dichiarano amore eterno per maglie e bandiere di ogni citta’/squadra che cambiano………………………………………..
    Braglia(ricordate l’intervista mentre si cambiava sugli scalini del pulmann?) era triste il giorno della promozione in B…………………………..perche’ sapeva gia’ che avrebbe lasciato Pisa.
    Lo scorso anno ci ha “aspettato” fino in fondo “fregandosene” delle tante sirene che lo circondavano.
    Edy Baggio ha praticamente appeso le scarpette al chiodo dopo Pisa e…………….solo la Nord
    (Edy Baggio go sciala lalalalalalal….ricordate) gli ha tributato il giusto merito.
    E’ brutto dirlo ma personaggi del genere non esistono piu'(e’ il mondo stesso che lo impedisce) e i tempi dei vari Di Prete, Bergreen,Mannini………….non torneranno mai piu’.
    Possiamo solo sperare che al sig.Camilli tornino i conti…………………e poi magari potremo vedere qualche bel campionato.
    Pero’ l’unica “bandiera” che oggi possiamo riconoscere e’ “il tifoso del Pisa”,quello vero,quello che quando da bimbetto gli chiedevano di quale squadra era rispondeva “der pisa”…………………..in culo alla Juve all’Inter al Milan etc…………………………

  11. Marco

    02/03/2011 at 22:02

    Allora è meglio offenderli tutti , anche se non sono colpevoli. Ma Che cervello avete!

  12. mrc

    02/03/2011 at 21:51

    via tutti sono innocenti, cicciolina è vergine e il bari vince lo scudetto

  13. un tifoso nerazzurro

    02/03/2011 at 21:01

    L’esonero dell’ultimo capitano Giampiero Ventura ha aperto la strada al fallimento calcistico del Pisa , ma peggio ha fermato il battito del vecchio cuore nerazzurro. La piazza non è stata aiutata da nessuno a capire la situazione, e tantomeno ci si poteva aspettate da giocatori che erano poco più che ragazzi ( spero per la loro coscienza in buona fede) che risolvessero problemi più grandi di loro .
    Personalmente di quella squadra vorrei rivedere a Pisa solo Zavagno e Genevier , gli unici degni di indossare ancora la maglia nerazzurra.

  14. massimiliano

    02/03/2011 at 21:01

    …e poi non rompo piu’ i coglioni….due soli grandi uomini del recente passato PISANO…..PIERINO(in bocca al lupo per la serie B)e EDDY BAGGIO………quando si parla di UOMINI,altro che faccine piangenti!!!!..
    Promesso..non rompo piu’

  15. massimiliano

    02/03/2011 at 20:37

    p.s. quel signore del nostro ex allenatore….uomo piu’silenzioso della terra quando ce stato da chiacchera’…..BER MI PIERINO…ce ne fusse d’OMINI come lui…..!!!..a giro tante mezze seghe…e parecchi ciui arricchiti…

  16. massimiliano

    02/03/2011 at 20:26

    Branco di ncazzate(scusa il francesismo redazione)……ma figuriamoci se il giornalismo vicino al PISA avrebbe impedito di far fare una conferenza per spiegare cosa succedeva!!!…roba da querela…..igiornalisti vicino al PISA sappiamo chi sono,e neanche troppo velatamente gente come braiati e trevisan sostengono di aver avuto l’out out dal farsi sentire…molto bene…allora vediamo se oltre a dichiarare bischerate hanno anche il coraggio di dire NOMI,COGNOMI E SITUAZIONI DOVE E’STATO IMPEDITA UNA LORO ESTERNAZIONE!!!!!
    Ripeto….vada per le famiglie pisane,mogli,fidanzate etc…..ma sarebbe bene che oltre far una retorica del c…o e sapienti lacrime di coccodrillo,facessero davvero nomi di chi gli ha impedito di parlare!!!!!In Italia cazzate se ne sentano…in ambito calcistico a PISA si bette i record!!!
    Ripeto(non me voglia…ci ruzzo per la grande stima)verra’fori che siam falliti per colpa di VOCINA!!….ma che si levino davvero di ulo…..

  17. cri

    02/03/2011 at 19:45

    Sarebbe bene anche sentì chi sono stati quei bravi giornalisti che non gli fecero fà la conferenza stampa ! Credo che siano credibili ( sia trevisan che braiati) quando dicono che i giocatori che mancarono furono sopratutto i giocatori che vennero in prestito , sopratutto quelli che ,quando hanno voluto, hanno fatto la differenza ; vedi su tutti Alvarez che solo un anno dopo è stato tra i migliori esterni della serie A !

  18. Alessandro

    02/03/2011 at 19:28

    Piovanelli santo, Braiati Santo, Trevisan Santo, Giordano Santo, Idem Gasparetto, Viviani Birindelli per non parlare di Degano che addirittura si dice sorpreso dell’accoglienza (parole sue nell’intervisate post partita Pisa-Cosenza)… ma insomma ma col brescia in campo chi c’era.
    Sarebbe meglio si tappassero tutti la bocca… basta dare spazio a gente che pensa solo ai soldi…. Nessuno dirrà mai come stanno le cose. Il calcio è un mondo piccolo e prima o poi si ritrovano quindi bene tenersi tutti buoni.
    Che Pomponi fosse un prestanome sqauttrinato si sapeva ma da li a santificare Covarelli come stanno facendo ce ne passa.

  19. luca

    02/03/2011 at 19:18

    allora facciamo un po’ di ordine
    1) NON SPARINO CAZZATE!!!!!!! Se mi vengono a di che un potevano parlà mi incazzo.
    Se dicono dal momento che vogliamo rimanere nel giro del calcio non si puo sputtanare tutto e tutti perchè ti fai terra bruciata intorno, allora ci credo.
    2) Che qualcuno si sia impegnato e altri no mi sembra palese e per questo che vorrei la verità per stringere la mano a qualcuno e altri “mandall’inculo”
    3) Certo che se qualcuno avesse cantato allora credo che oggi a PISA si sarebbe accolto volentieri (VEDI IL RITORNO DI SIMONE CALORI) perchè a PISA chi sputa l’anima per la squadra è sempre graditoa dispetto dei risultati

  20. andrea

    02/03/2011 at 18:47

    per favore basta, non devono più avere nulla a che fare con pisa e col pisa, hanno già fatto troppe cose vergognose rovinando calcisticamente un’intera città.

  21. Nico

    02/03/2011 at 16:51

    ma io un ci credo a questa gente che si spacciano per benefattori ma in verità s’importano solamente dei loro interessi,facendo anche bene a fare cosi a mio modo di vedere.
    Ma non devono venire a prenderci per il c… dicendo che loro sono attaccati alla città e tutti i discorsi inutili che fanno queste persone.

  22. paolo

    02/03/2011 at 16:38

    Marco bel pensierino stile politichese. Siccome noi siamo zucconi spiegaci con parole tue (MA CHIARE) cosa si doveva capire. La verità è che “avrei voluto parlare ma non è stato possibile” o addirittura “i giornalisti non hanno voluto sentire” sono tutte fandonie. Qeste cose quando si vogliono fare si fanno. Si va dall’Orsini. Un li sarebbe parso ir vero!!!

  23. marko

    02/03/2011 at 16:37

    Abbiamo capito che il gruppo formato da Trevisan, Braiati compreso piovanelli racconta la solita versione aggiungendo a loro Birindelli-Gasparetto-Viaviani e altri, ora però sarebbe bello sentire anche la campana del gruppo dei giocatori “detti”in prestito tipo D’anna(chiamato in causa da Braiati), Alvarez,Degano(che secondo me piu falso di lui ce ne vole), e la mia idea che gli unici completamente puliti di questa storia sono Genevier(che continuò a giocare bene e prendendo la responsabilità di calciare i rigori nonostante era già d’accordo con il siena) e Zavagno che si incazzò con degano quando fece finta di farsi male dopo appena 5 minuti dal suo ingresso in campo con il brescia.
    poi non ci scordiamo che cmq Braiati e anche Trevisan tirano l’acqua al su mulino visto che hanno fidanzate di Pisa e quindi tastano il terreno x sape come sarebbero accolti….
    CMQ OLTRE ALLE CURIOSITà DEL PASSATO E’ MEGLIO PENSARE AL PRESENTE!!!
    FORZA PISA

  24. Marco C.

    02/03/2011 at 16:20

    La rubrica, nonostante le critiche, per me è interessante. Se non altro per capire alcune cose che possono essere valide anche oggi e domani.
    Si può dire che la colpa delle numerose prestazioni scandalose di quell’anno è di chi andava in campo ma è anche vero che da tutti quelli intervistati emerge una società assente o peggio ancora minata da gravi conflitti interni: persone incompetenti, invidiose, menefreghiste…mi sembra ce ne sia per tutti i gusti.
    Mi viene quasi spontaneo di costruire una storia, basata sulla mia fantasia, ma mi sembra abbastanza verosimile per darmi una spiegazione su quello che è successo tra l’estate del 2008 e 2009.
    Il [moderato] di covarelli aveva deciso di andare a Perugina, e visto i buchi che aveva fatto a Pisa, nessuno aveva voglia di avvicinarsi alla nostra squadra. Allora chi scegliere tra quei loschi personaggi che girano nel mondo dei furbetti del quartierino; magari uno che aveva già debiti con lui?: io ti regalo il debito Pisa, tu fai il presidente, magari ci guadagni anche qualche soldo( perché in serie B si può anche fare) e tra me e te siamo pari o quasi. Così il locco di turno prende il Pisa, diventa il presidente e pensa anche di guadagnarci: vende Castillo, compra giocatori comprimari e si va avanti. Ma la serie B non è quella fonte di guadagni che pensava: a dicembre occorre vendere Raimondi per una cifra definita importante (mi sembra di ricordare 60.000 euro….., sono 4.000 biglietti di gradinata…), non basta e quindi capisce che con il Pisa non può guadagnarci e quindi molla tutto da bravo coniglio ed arrivare a maggio in quelle condizioni è solo una logica conseguenza, anche se ci si fosse salvati sul campo, secondo me nessuno ci salvava dal fallimento.
    Ripeto: i giocatori sono colpevoli ma forse il male era più in alto di loro; si sa tutti i giocatori, che si dicono essere professionisti, di professionista non hanno niente, tranne lo stipendio; quindi senza una guida, un punto di riferimento i valori che emergono nella squadra non sono sudore ed impegno ma macchine donne ecc…..e Ventura in palese contrasto con la dirigenza non poteva fare i miracoli tutti i giorni o le settimane; agli occhi della squadra non aveva più alcuna autorità.
    Qualcuno ha definito il perugino il boia e il romano il becchino: per me li ha fotografati perfettamente.
    La colpa dei nostri giornalisti non è tanto quella di non aver dato voce ai vari giocatori ma quella di non aver mai chiesto al sindaco se, quando nell’estate 2008 ha dato le chiavi della società a quell’individuo, aveva fatto le opportune ricerche e aveva capito che razza di fantoccio aveva di fronte? Anche perchè dopo un anno il nostro sindaco era sempre li che cercava di dare a qualcuno queste benedette chiavi……
    Questa è la spiegazione che mi sono dato per dare una logica a quello che è successo.

    Parlando poi della particolare intervista a Trevisan non ha chiarito bene perché con Ventura non scendeva più in campo anche se rimaneva come ultimo difensore disponibile e invece con giordano si? Poteva essere interessante capire che cosa di tanto grave aveva fatto agli occhi del mister.

    Saluti a tutti e sempre forzaPISA
    pisanoalluscio

  25. francesco

    02/03/2011 at 16:14

    Marco,mi spiegheresti per cortesia il senso del tuo intervento?
    Leggendolo mi sembra che manchi la seconda parte,quella dove spieghi cosa non abbiamo letto e soprattutto “capito” dell’intervista.Grazie

  26. claudio

    02/03/2011 at 15:48

    A sentirli parlare sono tutti santi!!!!
    I signori santi Braiati e Trevisan mettono in risalto come abbiano riscosso gli stipendi fino a gennaio e poi più niente. Ma l’avete capito che siamo retrocessi perchè non li pagavano????? E che ci abbiamo rimesso noi appassionati e “malati” del Pisa.
    Quell’anno erano tutte [moderato] i pisani.
    Comunque io intervisterei volentieri anche Mr. Ventura.
    E’ un bel venditore di fumo!!!!!
    A Pisa ha fatto bene il girone di andata del 1° anno, il ritorno media salvezza
    Il 2° anno ha perso lo spogliatoio ed è stato esonerato
    Stesso discorso ha fatto lo scorso anno a Bari; bene l’andata male il ritorno
    Quest’anno esonerato e spogliatoio spaccato!!!!!!
    Lo stesso aveva fatto a Cagliari ed Udine (andate a vedere)
    A Pisa, io compreso, lo consideravamo un Signore; credo che invece sia un bel genovese attaccato soprattutto ai soldi.

  27. Marco

    02/03/2011 at 15:44

    Ma prima di scrivere leggete e soprattutto capite quello che leggete, oppure scrivete parole a vanvera spinti solo dalla frustrazione e dall’odio.

  28. Fabio

    02/03/2011 at 15:28

    Io dico solo una cosa: se uno di questi mercenari avesse davvero voluto bene al Pisa,sarebbe dovuto andare in una trasmissione o direttamente in curva a parlare ai pisani di cosa stava succedendo… ma non dopo due anni dalla disfatta,bensì 2-3 mesi prima del disastro!!
    Troppo facile parlare adesso…quindi… fuori da Pisa!!non siete i benvenuti!!

  29. Lou

    02/03/2011 at 14:31

    Quindi Braiati non c’entra Trevisan non c’entra Birindelli non c’entra Viviani non c’entra Gasparetto non c’entra Degano non c’entra Bruno Giordano non c’entra… mmm chi resta? Alvarez, D’anna,Bonucci,Joelson,Job,Morello,Genevier,Antenucci e qualche ragazzino…mmmm….S’è vinto con il Livorno,il Parma e l’ Empoli lo stesso anno… secondo me c’è di più… non è possibile che la gente se ne sia semplicemente sbattuta… cmq beati i santi salvatori di Pisa a cui Pisa ha dato il c..o e in cambio ha ricevuto meno della m…da :) Grazie a Ilpisasiamonoi perchè ci aiutano a capire cosa è successo in quel periodo avete il dovere di continuare le interviste!!!

  30. massimiliano

    02/03/2011 at 14:17

    Lasciamo perde’…tutti santi ed innamorati di PISA e del PISA!!!!…Oe’…ma quale impedimento nel parla’????….di questo passo si scoprira’che le colpe son state dei giornalisti che hanno fatto oscurantismo modello sovietico e di qualche magazziniere che remava contro!!!!
    Ma che si levino di ulo…..da che mondo e’mondo io se voglio urla’le mi ragioni URLO…figuriamoci se non lo potevan fare i suddetti signori anche in via informale per mette’in allerta la piazza!!!…Mi sembra uno scarica barile dove scopriremo che i signorini son state vittime tutte del mitico VOCINA(non me ne voglia…si fa per ruzza’).
    Sul fatto delle brave persone mi vien da ride’….e tanto si parla di delinquenti…..!!!

  31. france

    02/03/2011 at 10:03

    Gasparetto sicuramente una brava persona, ma de … fallo anche esse’ cattivo … ‘un faceva gò nemmeno con le mani a porta vota.

    Riguardo alle parole di Trevisan,
    mi garberebbe sapè di chi erano le finte lacrimuccie perchè io mi ricordo bene quelle di morello e la finta disperazione di viviani … quell’altri scapparono tutti e di corsa anche.
    Di trevor ricordo con piacere il gò al suo rientro in campo in casa contro l’ancona, dopo un periodo di tribuna e di difficoltà e la sua esultanza.
    In quel momento l’ancona era spacciato e noi eravamo certi di salvarci ….
    beh … non ci pensiamo.

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