Il Pisa Siamo Noi

Perché Qui, a Pisa, Funziona Così!

Splendor

Il Varese dopo aver fatto rientrare alla base Andrea Barberis pensava di girarlo nuovamente in prestito in Lega Pro, molte squadre, fra cui il Perugia, si erano fatte avanti, ma dopo alcuni allenamenti, la società lombarda ha deciso di tenersi il ragazzo ben stretto. Emanuele Suagher giocherà la prossima stagione con la maglia del Crotone, Luca Rizzo si è accasato al Modena. Gatto al Lanciano e Leo Perez al Cittadella (in comproprietà con il Pisa).

Cinque “ragazzotti” che nella scorsa stagione vestivano la maglia del Pisa, che hanno dimostrato di essere cresciuti e di meritare la categoria superiore.

Peccato che il salto non sia avvenuto con lo stemma Rossocrociato sul petto, ma questo non vuol essere un articolo di rimpianti e nostalgia, nel calcio questi sentimenti servono a poco o a niente, ma bensì vuol essere un monito e un richiamo all’attenzione, prima di fare valutazioni approssimative e affrettate.

E’ abbastanza facile fare un passo indietro con la memoria e riportare alla luce lo scetticismo di coloro che, di fronte all’arrivo di questa truppa di giovanotti, storcevano il naso, sottolineando che la maggior parte di loro non aveva esperienza fra i professionisti, rincarando poi la dose aggiungendo che…se era bòno non giocava nella Trituim…e così via…

E’ poi altresì facile fare un ulteriore passo indietro e ricordare quando all’inizio del campionato 2007/08 i mormorii della piazza mettevano in evidenza opinioni del tipo: “Non si può fare la B con uno svincolato della Sangiovannese” (Genevier) … “In tutto l’anno ha fatto solo 5 gol a Frosinone” (Castillo) … “Sarebbe anche forte, ma è una testa matta e ‘un ci tiri fòri nulla” (Cerci).

Chiaramente il periodo del calciomercato porta tutti gli appassionati a volere il meglio, perché, in un certo senso, è il periodo più bello e romantico dell’anno, in cui ci si può divertire a sognare e a mettere in campo l’undici perfetto, quello che dominerebbe il campionato a mani basse.

Ma, ahimè, poi bisogna fare i conti con la realtà e l’undici perfetto non si riesce quasi mai a realizzarlo e, spesso, chi è convinto di averlo è costretto a bruschi e brutti risvegli…Benevento e Nocerina insegnano.

E’ molto difficile, anche per gli addetti ai lavori, assemblare una squadra, capire quali giovani siano pronti al grande salto e quali siano le caratteristiche tecnico tattiche che si sposano bene fra loro. Inoltre, non di minore importanza sono le qualità morali, perché se da un centinaio di anni viene ripetuta la litania che avere un buon gruppo è fondamentale, qualcosa vorrà pur dire.

Quindi che cosa fare…

A mio avviso non di certo smettere di fare gli allenatori, come ognuno di noi è abituato, da sempre, a fare. Il piccolo Nereo Rocco che vive in ognuno di noi ne rimarrebbe fortemente deluso e poi, ammettiamolo, provare a capire quali potrebbero essere le mosse giuste da fare durante una partita o quale coppia di attacco potrebbe essere la migliore è di una bellezza sconvolgente e inaudita.

Ma, di sicuro, serve maggiore fiducia nei confronti di una Società che ha già dimostrato di saper costruire una squadra competitiva e fatta di veri uomini. Di sicuro, serve imparare a storcere un po’ meno il naso quando chi arriva non è l’uomo da titolo a nove colonne. Di sicuro, serve rendersi conto del momento storico nel quale viviamo e, se tutti noi siamo costretti a tirare un po’ la cinghia, anche le squadre di calcio, vivendo in questa stessa realtà, sono costrette a fare altrettanto.

In ogni caso la cosa più importante da 104 anni a questa rimane sempre la stessa, continuare a trepidare, appoggiare e sostenere questi colori, come Pisa sa fare. Trasmettere ai molti nuovi arrivati la grinta, l’entusiasmo e lo spirito che questa città porta con se da tempo immemorabile. Continuare sulle ali dell’entusiasmo con cui si era chiusa la passata stagione e riuscire a far innamorare di questi colori e di questa città un altro gruppo di ragazzi.

Un’altra stagione è, finalmente, cominciata, da Sabato cominceremo anche a veder “ruzzolare” il pallone contro degli avversari e noi dovremo essere lì a sostenerli, dal primo minuto della prima amichevole fino al triplice fischio che chiude la stagione, fra gioie, amarezze…speriamo poche…sussulti, brividi e tutto quello che una stagione calcistica porta con sé.

Pronti a Riscattar il Tuo Splendor…

…e pronti a soffrire e a sudarsi tutto fino all’ultimo respiro.

Perché qui, a Pisa, funziona così!

Senio Calvetti

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4 Comments

  1. PAOLO

    06/08/2013 at 08:22

    Per fortuna sembra che la tendenza prestiti per un anno e via sia alle spalle. Non conosco il motivo di questo cambio di rotta ma mi voglio godere la sensazione di appartenenza che potranno avere i nuovi acquisti importanti portati a Pisa a titolo definitivo. Questo darà di sicuro quel qualcosa in piu’ e sarà forse sufficiente a far si che si ottenga quel risultato che tutti ci auguriamo. Bravo Lucchesi. Grazie Battini. Forza Pagliari

  2. andrea elbano

    22/07/2013 at 16:31

    Sono in pieno accordo con Senio anche se reputo giusto che anche noi semplici tifosi possiamo diventare allenatori immaginari spinti dal grande amore per il Pisa.Di sicuro la lega Pro è un calvario per i tifosi Pisani, stimolati dai successi calcistici degli odiati vicini( Viola e Labronici), ma deve essere accettata perché è la realtà con la quale ci dobbiamo confrontare attualmente.Solo uniti ne usciremo vincitori e potremo aspirare ai traguardi che più ci competono

  3. andrea

    22/07/2013 at 14:09

    Il fatto di vedere giocare i 5ragazzotti in b a me non interessa minimamente. Mi interessa solo di perez visto che per la metà è ancora nostro. bisogna incominciare a pensare solo al bene del pisa!a creare entusiasmo comprando giocatori di categoria o investendo soldi su giovani di proprietà del pisa.
    E se questo battini non è in grado di farlo e se nessuno prenderà il suo posto per farlo il pisa sarà costretto per sempre a vivacchiare,a sperare tutti gli anni nell’ aver azzeccato il giovane giusto e sperare di entrare almeno nei play off.

    E così facendo il pisa continuerà a vivere di ricordi e di speranze!

  4. andrea

    22/07/2013 at 13:35

    siamo giustamente ai minimi storici a livello di entusiasmo. la maggior parte dei tifosi non ne può più di vedere il pisa in lega pro. un pisa privo di identità,un pisa che cambia puntualmente pelle ogni anno restituendo(dopo averli valorizati )i giovani ai grandi club.il calcio di lega pro toglie l’identità a una squadra come quella del pisa.una squadra con una proprietà che non investe sul futuro.la gente ormai non riempe più l’arena se non sente profumo di b.gli abbonamenti lo dimostrano.

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