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Paganese – Pisa 0-1…Un Commento alla Partita e le Pagelle

Pagelle

Come nella mitica trasferta di Pagani, datata 9 Giugno 1979, la gara fra Paganese e Pisa si decide al 63′ minuto, 35 anni fa fu un diagonale di Barbana a deciderla, oggi, un calcio di rigore concesso per un ingenuo atterramento di Napoli da parte del portiere Volturo. La cosa più importante sono i 3 punti conquistati, perché, viste le pessime condizioni del terreno del Torre, parlare di schemi e tattica è praticamente impossibile. La Paganese si era presentata in campo , disattendendo le aspettative della vigilia, con un 4-4-2, anziché con il suo consueto 3-5-2. In avvio di gara Belardi prova subito a scaldare i guanti di Provedel con un bel rasoterra, su cui il giovane portiere di proprietà del Chievo si fa trovare pronto, poi, per tutto il primo tempo, succede poco o niente: qualche angolo per il Pisa, una bella discesa di Pellegrini, ma soprattutto molte difficoltà per tutti i giocatori in campo nel mantenere l’equilibrio e nel controllare la palla. L’unica colpa del Pisa nella prima frazione di gara è forse quella di essersi adagiato sui ritmi blandi e compassati degli avversari, senza forzare o aggredire veementemente gli avversari.

Nella ripresa, a causa della pioggia, le condizioni del terreno peggiorano ulteriormente e giocare a calcio sembra sempre più un’utopia. Cozza decide di mandare in campo Forte al posto di Parfait, mettendo più forza e fisico e sbilanciando la squadra in avanti. La mossa funziona, il Pisa guadagna campo e riesce a farsi più pericoloso, fino a quando, al fatidico 63′ minuto, Volturo atterra Napoli che stava uscendo dall’area, commettendo un’imperdonabile leggerezza. L’arbitro decreta il rigore, Arma trasforma con freddezza e la gara, considerando anche la non pervenuta reazione dei padroni di casa, si chiude praticamente qui. Tre punti dovevano essere e tre punti sono stati, il Pisa scavalca ilBenevento e si porta al quarto posto in attesa dell’incontro di domenica prossima contro il Gubbio all’Arena Garibaldi.

Provedel 6: Bravo a non farsi trovare impreparato sull’insidiosa conclusione di Velardi dopo pochi secondi di gioco, svolge con attenzione i compiti di ordinaria amministrazione.

Pellegrini 6: Prova a spingere nonostante le proibitive condizioni del terreno e si rende protagonista di un paio di belle discese e un buon cross dalla trequarti, praticamente mai sollecitato in fase difensiva.

Sabato 6: Gara ordinata e concreta, non cerca quasi mai l’affondo, ma non concede quasi niente a Lanteri.

Mingazzini 6: Prezioso in mezzo al campo riesce a schermare la difesa con costanza ed efficacia, tentando anche qualche buon lancio in avanti.

Rozzio 6: Decisivo quando sul finale di gara blocca William, bravo a farsi trovare pronto in una gara che lo ha visto molto poco impegnato.

Goldaniga 6,5: Ottima, come sempre, l’interpretazione della gara, capisce subito che il terreno non consente finezze e si adegua immediatamente con efficacia. Riesce anche a rendersi pericoloso in avanti sui calci piazzati.

Mannini 6: Poche possibilità, visto l’infame terreno, di compiere le sue progressioni palla al piede, per lui un bel cross dalla destra e la capacità di sapersi rendere molto utile in fase difensiva nel finale di gara.

Parfait 5,5: Poco presente e quasi mai nel vivo del gioco, in una gara che, vista la sua straripante fisicità, avrebbe dovuto vederlo fra i protagonisti.

Arma 6: Ha il merito di trasformare il rigore con algida determinazione, poco concreto nella protezione della palla, spara alle stelle l’unica vera palla gol che gli capita fra i piedi. Le sue esili leve mal si adattano a questi tipi di terreno.

Cia 6,5: Attento, presente ed incisivo sia in fase difensiva che quando si tratta di portarsi avanti è lui a fornire a Arma quella che può essere considerata l’unica vera palla gol della gara. Sempre più positivo e decisivo il suo apporto in questo “nuovo” ruolo.

Napoli 6,5: Conquista il rigore, si muove molto e pressa chiunque gli capiti a tiro, anche se spesso è troppo falloso, regalando preziose punizioni ad avversari che altrimenti si sarebbero ritrovati in grande difficoltà.

Sampietro 6: Entra bene in gara e si mette a far legna in mezzo al campo con buoni risultati.

Forte 6: E’ la mossa vincente di Cozza, non tanto per il suo apporto, ma soprattutto perché il suo ingresso dà forza e centimetri all’attacco Nerazzurro.

Cozza 7: Dopo un primo tempo totalmente piatto capisce che bisogna osare di più e lo fa nel modo e nei tempi giusti. Sbilancia la squadra in avanti, segna e poi si rimette ad aspettare gli avversari.

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4 Comments

  1. andrea elbano

    24/02/2014 at 18:13

    Sicuramente con i terreni asciutti avremo più possibilità sempre che i giocatori tecnici si facciano trovare pronti, vero Giovinco???

  2. Ale da La Vettola

    24/02/2014 at 11:01

    Probabilmente questa è la migliore formazione del Pisa.

  3. rik

    23/02/2014 at 21:28

    Peccato non vedere Martella ma quando i campi saranno asciutti ne avremo bisogno

  4. miky

    23/02/2014 at 18:19

    partita noiosa; solo in parte valide le giustificazioni per il campo e le condizioni meteo.
    Napoli e Cia i migliori del Pisa, Mannini c’era?

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