Il Pisa Siamo Noi

Lettera Aperta al Presidente Battini di Giuliano Fontani

Lettera

Caro Presidente,
spero mi sia consentito rivolgermi ancora a te con tono amichevole,
anche se – per dirla con il Giusti – ho l’impressione che Vostra
eccellenza mi stia in cagnesco. Mi rimproveri, mi dicono, di aver dato
visibilità alle pretese del dottor Fabio Petroni, patron di
Terravision, di comprare il “tuo” Pisa. Alcuni colleghi,
successivamente, hanno ripreso quell’intervista e l’hanno riproposta
sui loro giornali con grande evidenza. Di questa lamentela, non altro,
ti riconosco una ragione: avrebbero potuto facilmente farla loro
quell’intervista, senza limitarsi a riproporla ai loro lettori come si
fosse trattato di un dovere di cronaca e non di un diritto. Altri
l’hanno del tutto ignorata e sono liberi di farlo ma ti posso
assicurare che chi ti scodinzola alle gambe in attesa di un osso da
rosicare, oggi in prima fila nel servo encomio è già pronto – e te lo
potrei documentare – al codardo oltraggio Del resto, sgtoricamente, è
sempre andata così fra le itale genti..
L’intervista a Petroni, da cui si fanno discendere le successiva
contestazioni alla tua persona, era un mio diritto e l’ho esercitato
senza riserve mentali e senza altri fini che non quello di informare i
pisani e in particolare i
tifosi del Pisa che negli uffici romani della Terravision c’era (c’è) un
signore disposto a cacciare dei bei soldini per comprare la
maggioranza delle azioni del club nerazzurro con la speranza di farlo
salire di categoria. Ho dato la voce a lui
come l’avrei data a qualsiasi altro imprenditore, italiano o
straniero, che avesse palesato una simile intenzione. Del resto i suoi
intendimenti erano noti da tempo, come nota la tua avversione a
vendergli la società. Ma questa tua avversione mi avrebbe dovuto
impedire di far conoscere i suoi progetti corredati da altri
argomenti, anche assai suggestivi?
Qui viene il bello. A sentire la tua reazione (e quella di tua
figlia) avrei compiuto un’operazione contro il Pisa forse perché tu e
lei vi identificate talmente nella proprietà da sentirvi voi stessi il
Pisa, un po’ come Luigi XIV nei confronti del suoi sudditi: l’Etat
c’est moi. Ma tu, caro Presidente, non sei “il Pisa”. Ne sei soltanto
proprietario perché il Pisa è la passione di quanti lo seguono (merce
non in vendita), e non a caso questo sito ce lo ricorda fin dal nome:
Il Pisa siamo noi.
,Così hai tentato di farmi passare per anti-pisano e qui si
ritorna al Giusti, gabellato per antitedesco per quei pochi scherzucci
di dozzina ai germanici dai baffi di sego… Ma io sono più pisano di
te, se proprio mi vuoi sfidare
all’esame del sangue e ne ho vista di roba e di acqua passare sotto i
ponti della città, portata dalle piene
dell’Arno. Nè, io, ho fatto l’esame del sangue al dottor Petroni per
stabilire se è un imprenditore valido e ben animato. Mi è sono
limitato a constatare che si è laureato con il massimo dei voti, ha
fatto esperienze politiche e istituzionali, ha insegnato
all’università di Roma La Sapienza, ha messo insieme un’azienda
presente in tante metropoli europee, con 80 dipendenti, tre milioni di
passeggeri al giorno e una trentina di milioni di fatturato l’anno. Se
tu o qualcun altro sa qualcosa di diverso lo dica, senza aspettare che
i taccuini siano richiusi e i registratori spenti. Oppure, come
direbbe il prete all’altare, taccia per sempre.
Le mie colpe – se si tratta di colpe – iniziano e finiscono qui. Ho
intervistato Petroni con la stessa curiosità e le stesse motivazioni
di quando ti venni a trovare la prima volta nel tuo ufficio che a quel
tempo era a Santa Croce, per presentare ai pisani l’uomo che insieme a
Cammilli aveva assunto il timone del Pisa. Lasciami dire che il
tentativo di presentarmi come un guastatore schierato sulle posizioni
(o forse venduto) al patron della Terravision non funziona. Ho fatto
solo il giornalista che ha ritenuto di intervistare un personaggio in
grado di far sognare i tifosi del Pisa. Il gjornalismo è fatto di
poche regole, che però non sono aggirabili. Nessun professionista che
fa questo mestiere ha mai pensato che intervistare Bin Laden
all’indomani della strage delle Torri Gemelle significasse aderire
alle posizioni dei terroristi talebani. Nessuno ha mai pensato che
pubblicare una dichiarazione di Totò Riina equivalesse a passare per
mafioso. Ora, prima che si generino spiacevoli equivoci, lasciami
precisare che Petroni non è un mafioso e neppure un terrorista, anche
se mi sembra che le sue dichiarazioni ti abbiano causato parecchi
scompensi.
Caro Presidente, ti posso dare anche una rassicurazione. Nessuno ti
obbligherà a vendere il Pisa a Petroni e a nessun altro se non lo
vorrai. Certo che la strategia che stai praticando per respingere il
tentativo non è delle
migliori. Perché squalificare l’interlocutore con frasi offensive del
tipo “io sono una persona seria e non voglio associare il mio nome  a
quello di Petroni e della Terravision”?. Vuoi dire che il dottor
Petroni non è una persona seria? Ma allora perché pochi giorni prima
sei andato a Firenze per incontrarlo e trattare con lui? Perché il
“tuo Pisa” alla fine della riunione ha stilato un comunicato ufficiale
in cui l’incontro veniva definito “molto cordiale e interlocutorio?”.
Da questa affermazione è nato il mio interesse ad ascoltare il dottor
Petroni.
In secondo luogo è molto probabile
che personaggi del mondo degli affari e della finanza si possano fare
vivi anche in futuro se continui a rappresentare la gestione del Pisa
come “un bagno di sangue” costellato di continui sacrifici economici.
Cosa, peraltro, spesso contraddetta da
quanti dicono che il direttore generale Fabrizio Lucchesi sia così
bravo da portare a Pisa giocatori che stipendiano le società di
appartenenza, le quali  ti pagano anche i diritti di
valorizzazione e ti fanno riscuotere gli incentivi per l’impiego dei giovani.
Non ti devi meravigliare, infine, se nella tifoseria montano le
contestazioni nei confronti della tua gestione. Da tempo il Pisa non
la fa più sognare, non le promette niente di più di un semplice
vivacchiare in terza serie. Angelo Moratti, l’uomo dell’Inter di
Helenio Herrera, per intenderci, una volta disse che il Presidente di
una squadra di calcio deve essere “un distributore di felicità”. E’ la
feliciità semplice, spicciola, della comunità che si ritrova intorno
alla squadra della propria città, ai suoi colori, alla sua identità
storica e culturale. Oggi, caro Battini, la nostra è una comunità
avvilita, anche divisa e lacerata da sterili polemiche sugli
allenatori e i giocatori, ma non per questo ancora
rassegnata. Ed è per questo che oltre un certo limite ha ancora la
forza per protestare. Io, sinceramente, vorrei che non ce ne fosse
bisogno, vorrei vederla gioire e esultare insieme a te e alla tua
famiglia per i successi del Pisa . Ma se proprio non sarà possibile
spero sappia contenere la
sua rabbia nei limiti della ragione e della civiltà.
Non mi aspetto da parte tua una risposta, anche se mi farebbe
piacere se intonata
allo stesso rispetto che ho usato a te . Mi basta una tua riflessione,
anche silenziosa, ma serena.

GIULIANO FONTANI

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18 Comments

  1. angiovar

    24/01/2014 at 17:35

    Giuliano, complimenti per modi e contenuti, sintomo di una persona equilibrata. Battini, hai fatto tanto e questo ti sarà sempre riconosciuto, ma se oltre a quello di buono che hai fatto, non riesci ad andare, fai un atto di generosità verso la società ma soprattutto la città ed i suoi tifosi. Chi vuole il bene del Pisa e di Pisa, deve sempre ragionare in questa ottica. Dare il proprio contributo ad andare più in alto ma quando si raggiunge il limite se ne prende atto e si passa la palla a chi pensa e aspira a fare meglio. Non accettare i propri limiti sarebbe un errore che offuscherebbe anche i meriti che ci si è guadagnati oltrepassando i limiti dei propri predecessori. Fai questa valutazione e se pensi sia giunto il momento fai un gesto che sarà apprezzato da tutti, sostenitori e detrattori, perchè anche i detrattori riconoscono i meriti, quando si dichiara il proprio limite.

  2. Marco

    22/01/2014 at 14:24

    Anoig che ne pensi??

  3. Marco

    22/01/2014 at 14:22

    Ambasciatore inglese consigliere di letta……. Sveglia ragazzi

  4. Marco

    22/01/2014 at 14:21

    Del14-12-13

  5. Marco

    22/01/2014 at 14:19

    Si è svolta oggi, presso l’Associazione della Stampa Estera a Roma, la presentazione di Thaz Italia, l’iniziativa più ambiziosa ed innovativa in ambito turistico mai immaginata a livello nazionale ed internazionale, nata dall’intuizione di Terravision Group in collaborazione con AssoLowcost. La presentazione, moderata da Giuseppe Mazzei, è stata effettuata da Fabio Petroni e Yakuta Rajabali per Terravision Group e da Andrea Cinosi per AssoLowcost. All’incontro hanno partecipato l’Ambasciatore Britannico Cristopher Prentice ed Alessandro Aresu consigliere del Presidente Enrico Letta per il piano “Destinazione Italia”. Inoltre vi hanno preso parte numerosi sindaci dei comuni coinvolti nel progetto, Flavia Coccia per l’Isnart, nonché diversi consiglieri regionali tra cui Daniele Leodori, Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, che ha portato il saluto della regione ospitante. L’ambizioso progetto THAZ Italia è incentrato sulla valorizzazione di piccoli centri storici caratteristici, con l’obiettivo di creare una rete di circa 400 Comuni, per un totale di 80.000 posti letto in 3 anni, da offrire sul mercato nazionale ed internazionale a partire da 14€ al giorno (prima colazione inclusa).
    L’iniziativa prevede investimenti in Italia pari a €300.000.000, per arrivare a generare un indotto turistico diretto sul territorio di €1.000.000.000 e la creazione di 40.000 nuovi posti di lavoro. L’offerta si arricchisce di pacchetti che valorizzeranno le tradizioni locali, anche attraverso l’istituzione di corsi formativi volti all’acquisizione di competenze professionali legate alle arti ed ai mestieri della tradizione italiana. L’iniziativa mira a creare una nuova domanda ed un nuovo segmento di mercato, così come avvenne negli anni ‘90 con la nascita delle compagnie aeree Low Cost.
    La proposta Thaz Italia permetterà di:
    – dare centralità al turismo, alle tradizioni e all’enogastronomia, per rilanciare il Paese in questo periodo di crisi;
    – stimolare un indotto turistico a livello locale, e favorire la ripresa dell’occupazione grazie alla creazione di posti di lavoro nei singoli Comuni;
    – far vivere un’experience di soggiorno ad alto valore aggiunto, unica, emozionante, intelligente ed utile;
    – far conoscere un’Italia al di fuori dei tradizionali circuiti turistici, ma fortemente ricca di contenuti;
    – far raggiungere le grandi città d’arte in un tempo ridotto.
    Thaz Italia rappresenta per i Comuni aderenti, così come per le Regioni e per l’intera economia del Paese, uno stimolo per la crescita socio-economica del territorio e la premessa per un’importante riqualificazione territoriale. Il progetto si basa quindi su una stretta collaborazione tra Terravision Group, il Governo nazionale, le amministrazioni regionali e comunali e le intere collettività locali.
    Le Regioni italiane protagoniste dello start up di Thaz Italia sono: Lazio, Lombardia, Toscana e Veneto. I paesi target su cui si concentreranno inizialmente le attività per la promozione del Bel Paese saranno: UK, Germania, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Finlandia. F.Petroni, Fondatore e Presidente Terravision Group ha commentato: “l’obiettivo del progetto Thaz Italia è dare una risposta ad una fortissima domanda latente, a livello internazionale, di soggiorni a prezzi contenuti ma ad alto livello valoriale, di spessore, intelligenti perché collegati a saperi e mestieri unici al mondo ed in contesti altrettanto unici. Come in altre circostanze dimostreremo che ad un prezzo low-cost può corrispondere un prodotto di alto profilo”. Y. Rajabali, Vice Presidente Terravision Group & CEO Thaz Italia ha commentato: “Il Gruppo Terravision, che negli ultimi 12 anni si è affermato come brand leader nel transfer aeroportuale, ha elaborato il progetto Thaz Italia con l’obiettivo di rappresentare una vera innovazione che coniugherà experience, professionalità e la grande ricchezza di cui l’Italia dispone. In un momento congiunturale quale quello attuale in cui gran parte dei consumatori italiani ed europei hanno mutato il proprio stile di consumo, Thaz Italia rappresenta la risposta alle nuova tendenze di mercato.”
    A.Cinosi, Presidente AssoLowCost: “Il Low Cost di Qualità, è un nuovo modo di fare impresa basato sull’ottimizzazione del rapporto tra valore dell’offerta e prezzo. Esso rappresenta una delle poche vie d’uscita da una crisi devastante quale quella attuale. Il progetto Thaz Italia, è costruito secondo i criteri che hanno generato il successo dei più noti brand internazionali del settore e rappresenta una nuova grande opportunità di crescita economica e occupazionale per l’Italia. Assolowcost condivide la visione e gli obiettivi di THAZ ITALIA e darà pieno supporto a Terravision Group mettendo a disposizione il proprio know-how per la costruzione della filiera Low Cost nei comuni e per l’ottimizzazione dell’intero progetto.”

  6. paul

    22/01/2014 at 10:03

    bravo fontani un esempio di chiarezza e comunicazione cose totalmente sconosciute alla famiglia battini……………se non vogliono vendere alla terravision sono liberi di farlo ma devono spiegare perchè e devono dire cosa intendono fare e questo, per rispetto a una città e ai suoi tifosi.

  7. filippo

    22/01/2014 at 07:17

    Con Battini non c’è futuro……Avanti Petroni….

  8. Vituperio

    22/01/2014 at 01:08

    Meno chiacchiere e più fatti

  9. Moreno Meucci

    21/01/2014 at 21:52

    I fatti più di mille parole……Il Battini ha sempre chiesto aiuti.
    Si sono presentati Sponsor e ora anche Terravision……e il Battini ??
    Ora tocca a lui dimostrare la bontá e l’efficacia del suo operato…..con i FATTI.
    Mi auguro solo che le ragioni di un presidente o di chiunque altro portino il Pisa sempre più in alto e soprattutto piú gente e passione nell arena….
    Bravissimo Fontana…!! Approvo e condivido.

  10. Conte Ugolino

    21/01/2014 at 19:29

    X la Terravision parla il giornale sole 24 ore… e mi sembra molto bene!

  11. Stefano

    21/01/2014 at 19:26

    Non conosco personalmente Giuliano Fontani, ma queste righe bastano per dimostrarne l’assoluta onestà e competenza, professionale ed umana.
    Penso che testimoni bene come la questione sia più seria e grave di una semplice discussione riguardo i contenuti di una compravendita societaria.

  12. roberto della maggiora

    21/01/2014 at 19:23

    l’immancabile polverone non giova a nessuno!!
    Non dimentichiamo che l’unico che ha portato avanti il Pisa è stato Battini, e se non era per lui e la sua famiglia non oso immaginare come poteva andare a finire.
    Comunque, momme77, la penso come te al 100 per 100, i discorsi servono a poco ma contano i fatti come hai detto tu.
    Voglio poi sperare che queste storie “casalinghe” non influiscano più di tanto su giocatori e tecnici perché a noi tifosi interessa essere in armonia con tutto l’ambiente Pisa, divertirci la domenica, lasciarci alle spalle per 90 minuti problemi ben più importanti e infine, batterci per riprenderci la B.
    Questo è quello che conta.

  13. kit69

    21/01/2014 at 19:17

    momme ma che dici se quello chiede 5 milioni per nulla loro glieli regalano?? ovvia dai nemmeno lo sceicco del brunei darebbe 5 milioni al battini per il pisa non vale nulla nemmeno il marchio vale di piu’ il vecchio pisa sc va be’ che lo vogliano comprare ma mica hanno l’anello al naso

  14. momme77

    21/01/2014 at 18:25

    scusatemi, ma non so con chi stare!!! l’unica cosa è che se vogliono comprare il PISA fanno come fece MIAN…. vanno da Battini gli danno i soldi e lo comprano…..ciao a tutti e FORZA PISA

  15. David

    21/01/2014 at 18:12

    Bellissima lettera del Fontani, bravo, sperando che sortisca i frutti

  16. paolo

    21/01/2014 at 17:10

    chapeau.

  17. andrea elbano

    21/01/2014 at 17:09

    Bravo Fontani sei stato chiaro e propositivo, senza essere presuntuoso e maleducato. La tua lettera ESIGE una risposta altrettanto chiara e educata nel rispetto delle regole e soprattutto dei tanti tifosi Pisani. Purtroppo credo che difficilmente Battini risponderà in prima persona oppure deleghi altri a farlo, il silenzio è d’obbligo, il silenzio è d’oro come diceva un tale,il silenzio è una medicina come il tempo, serve a stemperare il dolore………..a far morire la passione dei tifosi ci ha già pensato da tempo!!!

  18. Dvdpisa

    21/01/2014 at 16:06

    Qui l’unico che non mette le carte in tavola è il Battini, e questo è un dato di fatto al di la del fatto che uno sia pro o contro terravision…

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