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Un Nerazzurro Da Raccontare – Kieft

Nerazzurro da Raccontare 5

Settima puntata di “Un Nerazzurro da Raccontare” e settimo grande giocatore nella storia del Pisa: Wim Kieft.
Willem Kieft è Olandese,infatti nasce ad Amsterdam il 12 novembre 1962.
Inizia a dare i primi calci al pallone nelle giovanili dell’Ajax, e proprio con i lancieri,dopo la solita gavetta che fanno tutti i più grandi talenti esordisce in prima squadra a soli 17 anni giocandoci per altre 4 stagioni collezionando in totale 96 presenze e 69 goal.
Kieft è una punta brevilinea con un buon senso del goal. Nella stagione 81-82 con la squadra di Amsterdam vince la Scarpa d’oro essendo andato a segno per 32 volte.
Nell’estate del 1983 viene acquistato dal Pisa di Anconetani per 1 miliardo di lire. Nonostante una squadra che se la poteva giocare con tutti i club di Serie A il Pisa arriva penultimo in classifica e retrocede così nella serie cadetta. La stagione successiva la squadra Nerazzurra è affidata a Gigi Simoni e si piazza prima con 50 punti arrivando così la promozione nella massima serie,i goal di Kieft sono 15(miglior marcatore pisano in quella stagione) dando così un grande contributo per la vittoria del campionato. Nella stagione 85-86 ancora un campionato difficile e soprattutto sfortunato quello del Pisa che chiude con 23 punti retrocedendo nuovamente perdendo nell’ultima giornata il derby contro la Fiorentina. E’ l’ultima annata di Kieft con i colori Nerazzurri addosso,infatti nell’estate del 1986 si trasferisce nel Torino,dopo aver totalizzato con la squadra della torre pendente 91 prezenze e 25 goal.
Con la maglia granata Kieft inizia nel migliore dei modi segnando gol e per alcune giornate addirittura capocannoniere di Serie A,poi però un brutto infortunio durante una partita di Coppa Uefa , lo terrà fuori per tre mesi. La stagione è così compromessa e l’Olandese collezionerà alla fine 19 presenze e 8 reti.
Nel 1987 torna in Olanda,però questa volta andrà a giocare nel PSV Eindhoven dove nella stessa stagione vincerà anche la Coppa Campioni contro il Benfica: dopo che la partita terminò 0-0 le squadre si affrontarono ai rigori dove Wim Kieft siglò il secondo dei tiri dal dischetto e la squadra Olandese vinse così per 6 a 5.
Giocherà ancora per due stagioni in Olanda giocando 82 match e realizzando 55 goal.
Nella stagione 1990-91 infatti si accaserà in Francia nel Bordeaux; non è di certo un’annata positiva dove realizzerà solamente 3 reti.
Ritorna in Olanda nuovamente al PSV dove gioca ancora per 3 stagioni,fino all’estate del 1994 chiudendo con 88 presenze e 34 goal.
Anche per un infortunio dovette chiudere la carriera prima del dovuto.
Con la Nazionale Olandese arriva a 43 presenze segnando 11 goal,uno di questi importantissimo,nel campionato d’Europa del 1988 in Germania dove segna contro l’Irlanda un gol decisivo che permette agli Orange di vincere e piazzarsi secondi in classifica aggiudicandosi così un posto in semifinale; nonostante questo goal fondamentale venne tenuto in panchina per far spazio a Marco Van Basten. Alla fine l’Olanda vincerà il l’Europeo grazie proprio a un gol dell’ex campione milanista.
Nel suo Palmares personale, oltre alla scarpa d’oro del 1982, vince con l’Ajax 3 campionati e altrettanti con il PSV,2 coppe d’Olanda con i lancieri e altre 4 sempre con il PSV e anche una Supercoppa d’Olanda (oltre al già citato Campionato Europeo del 1988), infine anche la Mitropa Cup italiana con il Pisa avendo vinto il campionato di Serie B.
Wim Kieft è attualmente un commentatore calcistico per le televisioni Sport1 e RTL. Suo figlio Robbin di 23 anni gioca in Eredivise (Serie A olandese) nel Groningen.
Ricordiamo un grande calciatore,un vero fenomeno di tecnica e polmoni che ovunque ha giocato ha sempre dato il massimo per la maglia con la quale giocava,grazie Wim per i momenti indimenticabili che ci ha fatto vivere quando eri con noi a Pisa.

Alessandro S.

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E adesso tocca a voi completare questa scheda , scrivete il vostro aneddoto o un vostro ricordo legato a questo giocatore e noi lo inseriremo qui di seguito.

I VOSTRI RICORDI

Il miglior giocatore visto a Pisa, ricordate che il Simoni in una partita mancando Giovannetti come regista arretro’ Wim in quella posizione, l’unico che sapeva d’esterno spostare il gioco da una fascia all’altra!

Ermanzo90

grazie wim!
ho iniziato a tifare il pisa soprattutto grazie a te! poi il grande romeo e i grandi giocatori degli anni ’80 hanno fatto il resto….

Massimo

Memorabile il gol in rovesciata contro il catania e pare fosse memorabile anche la moglie del buon Wim, detto anche Pennellone!

Senio

Signori qua si parla di giocatori nel senso di calciatori che sapevano giocare, non di calciatori che si vedono oggi che non sanno giocare. Scusate il … labirinto di parole, ma penso di aver reso bene l’idea, o no?
A Pisa c’è stato chi ha avuto il coraggio di criticarlo definendolo un “pennellone con la frittata in testa”. Eccezion fatta per il primo anno, Kieft a Pisa dimostrò tutto il suo valore e non può essere considerato una scoperta di Romeo, a differenza di altri grandi giocatori, in quanto l’anno prima aveva vinto la scarpa d’oro. Merito indubbio di Romeo quello di averlo portato sotto la Torre senza grossi esborsi di dollari – all’epoca gli stranieri si pagavano con i biglietti verdi -. Ricordare i goal, le giocate di Kieft fa aumentare lo sconforto per lo spettacolo offerto all’Arena dagli attuali gioc, scusate, calciatori!!

Gianpaolo

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8 Comments

  1. Andrea

    20/01/2011 at 23:03

    Grande giocatore, oltre che i gol sapeva variare il gioco con cambi di fronte su tutto il centrocampo.
    Campione d’Europa col club (PSV) e nazionale nel 1988. Tutti ricordano il gol di Van Basten in finale con la Russia, ma senza un gol di Kieft segnato allo scadere contro l’EIRE, l’Olanda non si sarebbe qualificata al primo turno e non avrebbe vinto l’Europeo.
    Ho un aneddoto su Willem a Pisa. Abitava in Via XXIV maggio in uno dei grossi condomini vicini allo stadio. Io ed un mio grande amico (Giovanni) un lunedì andammo verso le 16 a suonare al campanello dell’appartamento dove avevamo saputo risiedesse con la bellissima fidanzata mulatta olandese. Era il lunedì dopo un Catania Pisa persa 2-0 con doppietta dell’ex Aldo Cantarutti, penso l’unica vittoria del Catania in quell’annata (Pisa e Catania retrocessero entrambi, il Pisa dopo il gol di Blisset a Milano dove eravamo 10mila presenti), in cui giocavano Pedrinho e Luvanor.
    Quando suonammo, uscì la ragazza in accappatoio, dicendo che Wim era stanco per la partita ed era a letto, in realtà non era nemmeno entrato in campo dalla panchina. Chiedemmo l’autografo sul diario, lei andò in camera e tornò col diario autografato. Eravamo stracontenti ed anni dopo ridevamo della situazione che avevamo interrotto……
    So che ora fa il telecronista della nazionale olandese. Altro grande colpo di Romeo

  2. Senio

    20/01/2011 at 21:49

    Le difficoltà di wim al suo primo anno furono soprattutto dovute, secondo me, al fatto che molto spesso si trovava a fare a sportellate contro una difesa intera, poi, sul suo talento c’è poco da discutere…sapeva gioa’ e anche di morto bene…e se non si fosse fatto quel grave infortunio a Torino, probabilmente avrebbe potuto calcare palcoscenici ben più blasonati…in quel momento era in un periodo di crescita straordinaria.

    Ma vi ricordate la scaramanzia di fine riscaldamento?
    Usciva dal campo per ultimo, ma non prima di aver appoggiato la palla in rete…e allora poi, si poteva anche anda’ a cambia’!!!
    SEMPREFORZAPISA

  3. giampaolo

    20/01/2011 at 20:42

    Signori qua si parla di giocatori nel senso di calciatori che sapevano giocare, non di calciatori che si vedono oggi che non sanno giocare. Scusate il … labirinto di parole, ma penso di aver reso bene l’idea, o no?
    A Pisa c’è stato chi ha avuto il coraggio di criticarlo definendolo un “pennellone con la frittata in testa”. Eccezion fatta per il primo anno, Kieft a Pisa dimostrò tutto il suo valore e non può essere considerato una scoperta di Romeo, a differenza di altri grandi giocatori, in quanto l’anno prima aveva vinto la scarpa d’oro. Merito indubbio di Romeo quello di averlo portato sotto la Torre senza grossi esborsi di dollari – all’epoca gli stranieri si pagavano con i biglietti verdi -. Ricordare i goal, le giocate di Kieft fa aumentare lo sconforto per lo spettacolo offerto all’Arena dagli attuali gioc, scusate, calciatori!!

  4. ermanzo90

    20/01/2011 at 19:41

    Caro Senio hai perfettamente ragione e chiedo umilmente scusa ma sai ultimamente con gli anni e qualche linea di febbre ……. era GIOVANNELLI

  5. massimiliano

    20/01/2011 at 19:24

    Bella mi banana bianca o pennellone…..ma quanti n ha scoperti ROMEO?……

  6. Senio

    20/01/2011 at 15:57

    Memorabile il gol in rovesciata contro il catania e pare fosse memorabile anche la moglie del buon Wim, detto anche Pennellone!
    Comunque nel Pisa non ha mai giocato nessun Giovannetti…mi sa che intendevi quel cecinese di Giovannelli…bei piedi…ma quanto era lento…fra lo stop e il passaggio ci incastrava anda’ a prende ‘r caffè ar barrino! :-)

  7. massimo (monza)

    20/01/2011 at 15:53

    grazie wim!
    ho iniziato a tifare il pisa soprattutto grazie a te! poi il grande romeo e i grandi giocatori degli anni ’80 hanno fatto il resto….

    FORZA PISA!

  8. ermanzo90

    20/01/2011 at 15:12

    il miglior giocatore visto a Pisa, ricordate che il Simoni in una partita mancando Giovannetti come regista arretro’ Wim in quella posizione, l’unico che sapeva d’esterno spostare il gioco da una fascia all’altra!

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