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Un Nerazzurro Da Raccontare – Mario Been

Nerazzurro da raccontare 3

Per la sesta puntata di “Un Nerazzurro da Raccontare” abbiamo scelto uno degli indimenticabili giocatori nerazzurri: Mario Been.

Been nasce a Rotterdam (Olanda) l’11 dicembre 1963. Nelle file della squadra della sua città, il Feyenoord, fa tutta la trafila nelle giovanili fino ad arrivare in prima squadra dove debutta nella Eredivise (la nostra Serie A) nel settembre del 1982. E’ una delle promesse del calcio Olandese e nel 1984 viene anche premiato come giocatore dell’anno in Olanda.
Mario Been gioca nel ruolo di mezzapunta e con la maglia biancorossa disputa sei stagioni,collezionando 137 presenze e segnando 53 goal.
Nell’estate del 1988 il grande Romeo Anconetani come al solito ci vede lungo e acquista Been portandolo in Italia, a Pisa. Il primo anno in Serie A gioca al fianco di altri grandi giocatori come Faccenda,Piovanelli,Incocciati, ma purtroppo finisce con la retrocessione nella serie cadetta. La stagione seguente è quella del riscatto con la panchina pisana affidata a Luca Giannini, il Pisa ritorna nella massima serie arrivando secondo in classifica alle spalle del Torino. Been inizia anche la terza stagione con il Pisa nel 1991 ma nel novembre ritorna in patria nel Roda JC. Nonostante ciò il giocatore olandese dichiarerà che l’esperienza a Pisa è stata fantastica e che Anconetani è stata una persona incredibile,Romeo si ‘innamorò’ dell’olandese andandolo a vederlo personalmente a Rotterdam per poi portarlo in Italia; all’arrivo a Pisa un sacco di tifosi erano ad aspettarlo anche perché una tv olandese mandò in onda un video con il meglio del repertorio definendolo un vero fuoriclasse.
Nelle stagioni successive cambia diverse maglie andando a giocare nell’Heerenveen,con il Tirol Innsbruck in Austria e poi sempre in Olanda in un’altra squadra di Rotterdam, l’Excelsior concludendo la sua carriera di calciatore nel 1996 all’età di 33 anni.
Con la maglia della Nazionale Olandese viene convocato per una sola partita nel 1984.
Nel 2000 inizia la carriera di allenatore,come vice,nel Feyenoord guidato da Bert Van Marwijk (attuale allenatore dell’Olanda) vincendo anche la Coppa Uefa del 2002 nella finale contro il Borussia Dortmund.
Nella stagione 2005-2006 la sua prima esperienza come allenatore nell’Excelsior di Rotterdam vincendo subito il campionato di seconda divisione olandese.
L’anno successivo allena il NEC,squadra della città di Nimega; la allenerà per tre stagioni nella massima serie.
Nel 2009 ritorna nel suo club,il Feyenoord dove lo allena attualmente. L’unica nota stonata arriva in questa ultima stagione dove arriva la sconfitta più pesante della storia della squadra di Rotterdam: infatti il Feyenoord viene sconfitto dal Psv Eindhoven per 10 a 0. Un errore di percorso in una partita che rimarrà unica sapendo però che la squadra reagirà essendo una delle squadre più forti e importanti d’Olanda.
Noi comunque ce lo ricordiamo come un talento vero che anche se non è esploso del tutto ha dato tanto a noi tifosi del Pisa e delle squadre dove ha militato e avrebbe meritato sicuramente più fortuna,comunque rimane per tutti noi uno degli indimenticabili.

Alessandro S.

E adesso tocca a voi completare questa scheda , scrivete il vostro aneddoto o un vostro ricordo legato a questo giocatore e noi lo inseriremo qui di seguito.

I VOSTRI RICORDI

A livello tecnico, secondo me, il migliore che abbiamo mai avuto.
Mi ricordo che alla fine del campionato 87/88, Romeo lo fece venire a Pisa e prima dell’inizio di una delle ultime partite lo fece conoscere a tutti facendolo “sfilare”, insieme a lui, sulla pista d’atletica.

All’inizio della stagione successiva, giocammo in Coppa Italia contro la fiorentina…punizione dal limite dell’area…sul lato corto…e Mario lascio andare un “sassata” di esterno destro che piega le mani a landucci, lasciandolo esterefatto…ma pare si vinse 4 a 2!
il go’ da metà campo!!!!!!…che ve lo dico a fa! ;-)
Peccato che beveva come Homer…perchè poteva diventare un Grande del calcio!

Senio

D’accordo con Senio. Been venne presentato in occasione della finale della Mitropa Cup in un clima festoso per la salvezza raggiunta all’ultima giornata con il Torino e per la successiva vittoria in Coppa. Il primo anno, in A, fu un anno in chiaro (poco) scuro, ma dalla sua c’è il fatto che l’allenatore era Bolchi non certamente amante del calcio spettacolo ed effettivamente per qualche birra di troppo. Come già scritto in altro post il Pisa di quel campionato figura nei record negativi della serie A a 16 squadre per i goal fatti, solo 17, di cui 7 realizzati da Incocciati. Del Been di quell’anno ricordo, a parte il goal in Coppa con la fiorentina m…., un goal al Cesena. Sappiamo come finì quell’annata, ma la successiva, ultimo campionato di B vinto, Been fu uno dei principali artefici dall’alto della sua grande tecnica. Ricordo un goal da metà campo al Messina, con Ciucci in porta, che rimane una delle più belle reti viste all’Arena.
Sono straconvinto che se Been fosse rimasto a Pisa, dove giocò le prime partite di quello che è l’ultimo campionato in A, la storia del glorioso Sporting Club avrebbe avuto un altro epilogo invece di puntare su quel bidone di Larsen.
Su youtube c’è una bella clip a lui dedicata con i goal realizzati a Pisa.

Giampaolo

Leggendario, un altro grande artista del calcio portato da Romeo a Pisa durante quegli unici, indimenticabili, fantastici anni che, almeno a me, quasi mi spezzano il cuore tutte le volte che il pensiero corre laggiù…Certo quella magica punizione: sera di agosto, arena strapiena (20mila? va beh, niente di strano, molto spesso lo eravamo), lato gradinata, un metro dalla linea di fondo, bomba di esterno sotto la traversa e poi palla sul palo opposto, rete! Gol da antologia ai viola con portiere lucchese, 4 – 2 alla fine, che orgasmo! O perchè, quello con il Messina con tiro dalla nostra tre quarti e mega gol lato curva sud? Grande Mario, abitava dietro casa mia, in via Garibaldi, bella moglie in attesa della prima figlia che passeggiava in Via D’Achiardi con un mega Rotweiler (un vitello) e noi della strada attenti che un ni succedesse nulla.
Io ci sono ancora, ci sono ininterrottamente dal 1972, anche senza un grande come Mario Been, non mi arrendo…ma certo questa gente ci manca!

Luciano

La partita in cui lo vidi sfilare fu Pisa 1 – Ascoli 1 (che se non ricordo male un difensore dell’ascoli fece autogol. gli annullarono un gol e poi pareggiò!) partita che iniziò con gli applausi al nuovo acquisto che fece il giro di campo e finì con questo coro di constestazione “Grazie Romeo grazie..della serie B”… Oggi lo ringrazio per le serie B, le A e per avermi riempito una decina d’anni di vita con tanti ricordi ancora vivi…..tra cui quando si giocava a pallone da ragazzini c’era il “doppio passo alla Mario Been”

Jacopo

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5 Comments

  1. giampaolo

    14/01/2011 at 00:39

    D’accordo con Senio. Been venne presentato in occasione della finale della Mitropa Cup in un clima festoso per la salvezza raggiunta all’ultima giornata con il Torino e per la successiva vittoria in Coppa. Il primo anno, in A, fu un anno in chiaro (poco) scuro, ma dalla sua c’è il fatto che l’allenatore era Bolchi non certamente amante del calcio spettacolo ed effettivamente per qualche birra di troppo. Come già scritto in altro post il Pisa di quel campionato figura nei record negativi della serie A a 16 squadre per i goal fatti, solo 17, di cui 7 realizzati da Incocciati. Del Been di quell’anno ricordo, a parte il goal in Coppa con la fiorentina m…., un goal al Cesena. Sappiamo come finì quell’annata, ma la successiva, ultimo campionato di B vinto, Been fu uno dei principali artefici dall’alto della sua grande tecnica. Ricordo un goal da metà campo al Messina, con Ciucci in porta, che rimane una delle più belle reti viste all’Arena.
    Sono straconvinto che se Been fosse rimasto a Pisa, dove giocò le prime partite di quello che è l’ultimo campionato in A, la storia del glorioso Sporting Club avrebbe avuto un altro epilogo invece di puntare su quel bidone di Larsen.
    Su youtube c’è una bella clip a lui dedicata con i goal realizzati a Pisa.
    Complimenti per l’ “amarcord”, almeno possiamo ricordare e parlare SOLO di calcio.

  2. Luciano

    13/01/2011 at 23:52

    Leggendario, un altro grande artista del calcio portato da Romeo a Pisa durante quegli unici, indimenticabili, fantastici anni che, almeno a me, quasi mi spezzano il cuore tutte le volte che il pensiero corre laggiù…Certo quella magica punizione: sera di agosto, arena strapiena (20mila? va beh, niente di strano, molto spesso lo eravamo), lato gradinata, un metro dalla linea di fondo, bomba di esterno sotto la traversa e poi palla sul palo opposto, rete! Gol da antologia ai viola con portiere lucchese, 4 – 2 alla fine, che orgasmo! O perchè, quello con il Messina con tiro dalla nostra tre quarti e mega gol lato curva sud? Grande Mario, abitava dietro casa mia, in via Garibaldi, bella moglie in attesa della prima figlia che passeggiava in Via D’Achiardi con un mega Rotweiler (un vitello) e noi della strada attenti che un ni succedesse nulla.
    Io ci sono ancora, ci sono ininterrottamente dal 1972, anche senza un grande come Mario Been, non mi arrendo…ma certo questa gente ci manca!
    Saluti a tutti i Pisani di città e di provincia.

  3. Jacopo

    13/01/2011 at 22:54

    La partita in cui lo vidi sfilare fu Pisa 1 – Ascoli 1 (che se non ricordo male un difensore dell’ascoli fece autogol. gli annullarono un gol e poi pareggiò!) partita che iniziò con gli applausi al nuovo acquisto che fece il giro di campo e finì con questo coro di constestazione “Grazie Romeo grazie..della serie B”… Oggi lo ringrazio per le serie B, le A e per avermi riempito una decina d’anni di vita con tanti ricordi ancora vivi…..tra cui quando si giocava a pallone da ragazzini c’era il “doppio passo alla Mario Been”

  4. Senio

    13/01/2011 at 18:07

    A livello tecnico, secondo me, il migliore che abbiamo mai avuto.
    Mi ricordo che alla fine del campionato 87/88, Romeo lo fece venire a Pisa e prima dell’inizio di una delle ultime partite lo fece conoscere a tutti facendolo “sfilare”, insieme a lui, sulla pista d’atletica.
    All’inizio della stagione successiva, giocammo in Coppa Italia contro la fiorentina…punizione dal limite dell’area…sul lato corto…e Mario lascio andare un “sassata” di esterno destro che piega le mani a landucci, lasciandolo esterefatto…ma pare si vinse 4 a 2!
    il go’ da metà campo!!!!!!…che ve lo dico a fa! ;-)
    Peccato che beveva come Homer…perchè poteva diventare un Grande del calcio!

  5. massimiliano

    13/01/2011 at 13:53

    Era un ber fenomeno sur campo…ma anche sulle spalette davanti ar bar bosi…boia he botte!!!!

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