Il Pisa Siamo Noi

17 Giugno 2007 – Agenda Rossocrociata

Agenda Rossocrociata

Il 17 Giugno 2007 il Pisa tornò in Serie B dopo ben 13 anni di assenza, chiudendo così l’interminabile parentesi aperta con il terribile spareggio di Salerno e compiendo un’impresa che nessuno osava nemmeno pensare ad inizio stagione.

Dopo la salvezza raggiunta ben oltre la zona Cesarini nello spareggio playout contro la Massese, la società, spinta anche dalle pressioni della piazza, decise di dare un vero e proprio colpo di spugna e di ripartire praticamente da zero. Partirono moltissimi giocatori e la guida tecnica fu affidata a Piero Braglia che, insieme al Direttore Petrachi, costruì una squadra a sua immagine e somiglianza: quadrata, volitiva, mai arrendevole e pronta a tutto pur di portare a casa il risultato.

Il Pisa, nonostante una partenza a rilento con tre 0 a 0 di fila, sembrò fin da subito ben assemblato e ottimamente organizzato, non concedeva praticamente nulla agli avversari, ma doveva ancora assorbire gli schemi offensivi del nuovo allenatore. Con il passare delle giornate le cose iniziarono ad andare meglio e, come un motore che ha finito il rodaggio, la squadra iniziò a carburare a meraviglia, scalando, lentamente ma inesorabilmente, la classifica.

I ragazzi di Braglia sembravano inarrestabili e ad una giornata dalla fine avrebbero potuto addirittura vincere il campionato espugnando Venezia e sperando di ricevere buone notizie dagli altri campi, ma non andò così, il Pisa uscì sconfitto da quella partita e rimarrà per sempre impressa nella memoria dei pisani l’immagine di Gabriel Raimondi che a fine partita andò a rialzare i suoi compagni presi dallo sconforto dicendogli: Forza, andiamo a vincere i playoff!

Nella semifinale i nerazzurri eliminarono proprio il Venezia e nella gara di andata della finale vennero sconfitti per 1 a 0 dal Monza al Brianteo. Nella gara di ritorno al Pisa sarebbe bastato vincere per approdare, grazie al miglior piazzamento in classifica, in Serie B.
In città non si parlava d’altro, l’attesa era spasmodica, venivano sciorinate formazioni, statistiche, precedenti storici, buoni e cattivi presagi; persino nella sera della Luminara le chiacchiere della gente finivano inevitabilmente col parlare dell’imminente Finale.

Finalmente arrivò il tanto sospirato giorno, il popolo nerazzurro si fece trovare in massa all’albergo dove alloggiava la squadra e da lì partì un incredibile corteo di motorini che scortò i nerazzurri fino all’Arena, trasmettendo loro un’incredibile carica.
L’Arena, intanto, si affollava sempre più e al momento dell’ingresso delle squadre in campo si rivelò in tutta la sua bellezza: ai giocatori si presentò un muro biancorossoneroazzurro senza soluzione di continuità, uno spettacolo che dava ancor più carica ai nostri e che non poteva non incutere un certo timore negli avversari. Le bandiere sorrette dal vento sembravano anche loro essere in attesa dell’inizio della gara, la tensione era ben visibile negli occhi di tutti, ma ora, contava solo vincere!

Foto di Gabriele Masotti

Fin dalle primissime battute la gara palesò quello che sarebbe stato il suo copione con il Monza impegnato a non subire e a ripartire in contropiede e con il Pisa che doveva necessariamente fare la partita. Una velenosa punizione di Bolzan venne deviata in angolo da Rotoli, quindi fu Ceravolo ad impensierire la retroguardia biancorossa che, servito da De Simone, provò la battuta a rete da fuori area, ma Rotoli si fece trovare ancora una volta attento. Un paio di azioni di alleggerimento del Monza e poi i nerazzurri si fecero di nuovo sotto, prima Ferrigno ci provò su punizione e poi con uno spunto personale, interrotto in maniera fallosa appena fuori l’area di rigore.
Al quarantesimo minuto una lunga ribattuta della difesa brianzola finì sui piedi di Raimondi che, senza esitazioni, servì Ferrigno con un lancio in verticale di 30 metri, Ferrigno fece proseguire la corsa al pallone servendo Biancone, il robusto centravanti nerazzurro squarciò letteralmente in due la difesa brianzola con un preciso diagonale e smarcò, a pochi passi dal portiere, Ceravolo che con freddezza depositò in rete la palla dell’importantissimo 1 a 0. L’Arena esplose, il giovane attaccante corse a raccogliere l’ovazione del pubblico, la panchina si riversò in campo per festeggiare…con questo risultato il Pisa era in Serie B!

Foto di Giacomo Vaiani

In apertura di ripresa un’impressionante percussione di Ceravolo sulla destra per poco non portò al 2 a 0, ma il copione era cambiato e adesso era il Monza a cercare di fare la partita, con il Pisa che si difendeva in attesa dell’opportunità di sferrare il colpo del definitivo KO. Nonostante una leggera supremazia territoriale, il Pisa non corse, quasi mai, seri pericoli ed i tempi regolamentari si chiusero sul 1 a 0.
Il pubblico e i giocatori erano stremati dalla tensione e dal gran caldo, ma né l’uno, né l’altro erano disposti a cedere anche solo un centimetro agli avversari e, nonostante tornassero alla mente i brutti ricordi dei playoff precedenti, in tutti c’era la convinzione di potercela fare. Il gioco riprese, il Monza sembrava non averne più e questo lasciava ai ragazzi di Braglia la possibilità di amministrare la gara senza troppe difficoltà; il primo tempo supplementare si chiuse senza riempire ulteriormente i tabellini dei cronisti…mancavano solo 15 minuti!
Il Pisa cercava di spezzare il gioco, di perdere più tempo possibile ed esattamente alla metà del secondo tempo supplementare Braglia giocò la sua ultima carta, sostituendo D’Anna con Buzzegoli, il Monza era sulle gambe e si limitava a buttare palla in avanti sperando. A due minuti dalla fine, Braiati intercettò un passaggio filtrante dei brianzoli, servì immediatamente Biancone il quale a sua volta servì Ciotola, il piccolo fantasista nerazzurro si involò in una interminabile discesa sulla fascia, una volta entrato in area ubriacò di finte i due difensori biancorossi che gli si erano fatti incontro e con un imprevedibile guizzo li lasciò entrambi sul posto, quindi mise a sedere il portiere e con un chirurgico pallonetto depositò in rete il 2 a 0!


L’Arena era come impazzita, come se si fosse scrollata di dosso un peso che portava da tanti, troppi, lunghi anni, qualcuno preso dall’irrefrenabile gioia e credendo che la partita fosse finita invase il campo, mettendo la partita a rischio di sospensione; furono i giocatori stessi e il Direttore Petrachi ad invitare la gente a tornare sugli spalti e una volta ristabilita la calma l’Arena prese definitivamente coscienza di ciò che stava accadendo e dagli spalti si levò: “E noi ce ne andiamo in B…e noi ce ne andiamo in B…”…forte…sempre più forte…fino ad essere assordante…fino a rimanere senza voce!
Poco dopo l’arbitro decretò la fine delle ostilità e la gioia dilagò incontenibile, il campo fu invaso da più di diecimila pisani festanti, c’era chi portava via una zolla, chi la rete, qualcuno portò via perfino la porta…tutti volevano un pezzo di quel glorioso giorno! La festa proseguì sui lungarni e in tutta la città fino a notte inoltrata.

 

Braglia e i suoi ragazzi avevano compiuto un’impresa incredibile, dimostrando grinta e caparbietà, malizia e sagacia tattica, orgoglio ed attaccamento alla maglia, riportando dopo 13 anni il Pisa in Serie B, l’entusiasmo della piazza ai massimi livelli e scrivendo una pagina di storia che resterà per sempre nei cuori degli sportivi pisani.

Senio Calvetti

Il Tabellino di quel giorno:
PISA: Morello, Calori, Bolzan, Raimondi, Passiglia (29’st Braiati), Zattarin, D’Anna (7’sts Buzzegoli), Ferrigno, Biancone, De Simone, Ceravolo (17’st Ciotola). A disp. Indiveri, Baggio, Ciullo, Morfù. All. Braglia

MONZA: Rotoli,Campi, Fabiano, Zaffaroni, Barjie, oti (1’sts Bertolini), Iacopino,Menassi (26’st Montesanto), Beretta, Gentile (5’pts Tricarico), orgobello. A disp. Carrara, Guerra, Savi, Speranza. All. Sonzogni.

Arbitro: Valeri di Roma 2

Ammoniti: Ferrigno, Ciotola; Campi, Menassi

Reti: 40’pt Ceravolo, 13’sts Ciotola

Spettatori: stadio esaurito

Condividi questo articolo:
Facebook Twitter Email

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>