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Agenda Rossocrociata – 2 Dicembre 1990: Pisa – Cesena 3-2 (Video)

Padovano sistema la palla sul dischetto

Il 2 Dicembre 1990 il Pisa, guidato da Mircea Lucescu, si rese protagonista di una rimonta straordinaria contro il Cesena di Lippi, ribaltando il risultato, dallo 0 a 2 maturato nella prima mezzora, al 3 a 2 finale che regalò punti pesanti ai Nerazzurri e mandò in estasi il pubblico pisano.

Dopo lo straordinario avvio di stagione, che aveva visto la squadra di Lucescu occupare addirittura il gradino più alto della classifica, da qualche giornata il Pisa aveva iniziato ad ottenere risultati più che preoccupanti: dopo il pareggio interno con il Genoa erano giunte 5 sconfitte in 6 partite, dove l’unica eccezione era lo striminzito 1 a 0 con cui i Nerazzurri avevano liquidato il Cagliari. Le molte reti incassate (6 dall’Inter e 4 da fiorentina e sampdoria) e una classifica che iniziava a preoccupare, rendevano necessario conquistare l’intera posta in palio nello scontro salvezza con il Cesena.

Era un assolato ma freddo pomeriggio di Dicembre e, nonostante i brutti e preoccupanti risultati inanellati dalla squadra di Lucescu, la cornice di pubblico era più che buona. Il Pisa partì cercando fin da subito di imporre il proprio marchio alla partita, ma la squadra sembrava smarrita e timorosa, di conseguenza, nonostante la voglia e lo spirito di abnegazione messo in campo, ne uscì fuori solo una sterile supremazia territoriale. Al 25′ minuto il cesenate Ciocci recuperò una palla nella sua metà campo e, dopo aver eluso l’intervento di Lucarelli ed essersi “bevuto” Bosco, si involò verso la porta e una volta giunto a tu per tu con Simoni lo trafisse con un tocco rasoterra, portando gli ospiti in vantaggio, fra l’incredulità e lo sgomento del pubblico presente all’Arena. Nove minuti più tardi fu ancora Ciocci a creare scompiglio sulla fascia sinistra del Pisa e, dopo aver attirato su di sé buona parte della retroguardia Nerazzurra, mise la palla in mezzo dove a raccoglierla c’era uno smarcatissimo Silas che altro non dovette fare che depositare in rete, per quello che era lo 0 a 2 che fece scendere il gelo e il silenzio nell’Arena.

Al secondo KO i ragazzi di Lucescu ebbero un sussulto d’orgoglio e dopo neanche un minuto riuscirono a procurarsi un rigore con Padovano, abile a rendere l’intervento falloso del difensore inevitabile. Fu lo stesso attaccante ad incaricarsi della trasformazione dagli undici metri e con un preciso sinistro riaprì l’incontro e risvegliò la “torcida” pisana, portando il risultato sul 1 a 2.

Padovano trasforma il primo rigore

Mancavano pochi minuti alla fine del primo tempo e l’occasione di scendere negli spogliatoi col risultato di parità era a portata di mano; la reazione del Pisa si fece veemente e il supporto dell’Arena sempre più rumoroso ed incessante. Il Pisa chiuse il Cesena nella sua trequarti e a tre minuti dalla fine, su un cross dalla destra, fu Padovano a saltare più in alto di tutti, ma Fontana si oppose da campione ribattendo il colpo di testa dell’attaccante Nerazzurro. Dalla respinta nacque una furibonda mischia dove Padovano fu il più lesto di tutti ad avventarsi sul pallone e al volo di sinistro depositò la palla in rete realizzando la rete del 2 a 2 per il tripudio dell’Arena che galvanizzata e felice continuò ad incitare i suoi beniamini anche per tutto l’intervallo.

Alla ripresa delle ostilità in molti credevano di riuscire a fare un sol boccone dei bianconeri, ma fu ancora l’imprendibile Ciocci a far raggelare il sangue nelle vene dei pisani e, dopo essersi liberato sulla destra, costrinse Simoni ad un doppio miracoloso intervento dove anche la traversa fece la sua parte. Passata la paura, il Pisa riprese a macinare gioco, ma tutte le sue iniziative si infrangevano sul solido muro eretto dalla difesa di Lippi. A nove minuti dalla fine, quando ormai il pari sembrava inevitabile, Dolcetti, con un illuminante colpo di tacco servì in area Padovano, uno sciagurato intervento di un difensore cesenate travolse l’attaccante Nerazzurro e Magni di Bergamo decretò per la seconda volta la massima punizione.

Padovano sistema la palla sul dischetto

Sul dischetto si presentò ancora una volta Padovano; sugli spalti, nell’attesa trepidante dell’esecuzione, calò rapidamente il silenzio, i cuori in gola pulsavano come tamburi e l’adrenalina scorreva a fiumi. Padovano spiazzò Fontana e la palla scosse per la terza volta la rete: la rimonta era completata, l’Arena era in estasi e il Pisa aveva raggiunto una vittoria che restituiva morale e fiducia a tutto il gruppo.

Non era una partita da dentro o fuori, non era un derby, né tanto meno una partita contro una storica rivale, ma quella rimonta, le emozioni di quel giorno e la gioia scaturita dalla tripletta di Padovano rimarranno per sempre impressi nei ricordi e nei cuori di chi quel giorno si era dimenticato che era freddo…riscaldato dalla passione e dalle palpitazioni di quella gara.

Senio Calvetti

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