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16 Giugno 1985 – Agenda Rossocrociata

Agenda Rossocrociata

Il 16 Giugno 1985 il Pisa conquistò la Serie A pareggiando all’Arena con l’Arezzo al termine di una delle più belle e spumeggianti annate che il popolo nerazzurro ricordi.

Era stata una stagione fantastica, i ragazzi di Simoni avevano condotto un campionato di vertice fin dalle primissime battute, imponendo il loro gioco su tutti i campi, andando a segno con una facilità irrisoria e mettendo in mostra un collettivo di categoria nettamente superiore. Tuttavia, ad una giornata dalla fine, mancava ancora qualcosa e per l’esattezza mancava un punticino; infatti, le altrettanto belle stagioni di Bari, Lecce e Perugia, sommate a qualche punto perso qua e là dai nerazzurri non potevano ancora far cantar vittoria.

L’Arena si presentò all’appuntamento con il suo vestito migliore, traboccante di pubblico, rumorosa, festante, imbandierata ed emozionata. La festa cominciò ben prima dell’inizio della partita con cori e canti, con i parà che atterrarono sul campo portando un piccolo striscione, su cui era scritto “Serie A”, con i giocatori che portarono fiori al loro ingresso in campo, mentre l’Arena li accoglieva da veri beniamini.

Pisa e Arezzo iniziarono la gara all’insegna dei ritmi blandi, il gran caldo unito al fatto che anche ai granata serviva un punto per salvarsi, sconsigliava fortemente da entrambe le parti di forzare più di tanto. Intorno alla metà del primo tempo il Pisa riuscì a rompere gli equilibri portandosi in vantaggio grazie ad un “destraccio” di Giovannelli, deviato dal difensore aretino Neri, che si infilò alle spalle di Pellicanò mandando in estasi il pubblico nerazzurro. Il primo tempo si chiuse al piccolo trotto sul 1 a 0; all’avvio della ripresa le due squadre si presentarono in campo senza effettuare nessun cambio, ma dopo un quarto d’ora Mr. Rossi, allenatore dell’Arezzo, iniziò a muovere le pedine del suo scacchiere inserendo prima Bonesso per Bertoni e, otto minuti più tardi, Raggi per Miani.

Occasione per Berggreen

Quest’ultimo cambio si rivelò particolarmente azzeccato e fortunato perché il neo-entrato Raggi andò in gol due minuti più tardi riportando la gara in parità. La festa nerazzurra proseguì indisturbata, il pareggio dell’Arezzo non aveva minimamente scalfito l’entusiasmo dell’Arena e il triplice fischio di chiusura, che arrivò una ventina di minuti più tardi, fu una pura formalità, che decretava l’inizio della festa anche in campo. Il Pisa, dopo una sola stagione, era tornato in A, conquistando la promozione nella massima serie per la seconda volta nell’era Romeo; aveva chiuso al primo posto, con il miglior attacco e dimostrando una forza dirompente per tutto l’arco della stagione. I giocatori rimasero a lungo a festeggiare in campo: memorabile il giro di pista d’atletica con lo striscione nerazzurro.

Poi la festa si spostò fuori dello stadio e si unì a quella di San Ranieri, in un tripudio di gioia e senso di appartenenza, per festeggiare il più trionfale campionato di Serie B dei nerazzurri.

Senio Calvetti

La formazione di quel giorno:

Mannini, Armenise, Volpecina, Masi, Ipsaro, Caneo, Berggreen, Bernazzani (84′ Chiti), Kieft, Giovannelli, Baldieri (70′ Galli) All. Simoni

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One Comment

  1. falcao66

    16/06/2012 at 20:13

    rivivremo giornate così?

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