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Un Nerazzurro Da Raccontare – Dolcetti

Altra puntata di “Un Nerazzurro da Raccontare” ed altro giocatore indimenticabile della storia Nerazzurra: Aldo Dolcetti.
Dolcetti nasce a Salò (provincia di Brescia) il 23 ottobre 1966. Nel ruolo di centrocampista tira i primi calci al pallone nel Trino Vercellese per poi essere successivamente preso in considerazione dalla Juventus all’età di 13 anni. Nelle giovanili del club bianconero ci rimane per sei anni , tra i suoi allenatori Viola, Jacolino e Trapattoni. Nelle ultime due annate viene convocato in prima squadra per varie amichevoli, Coppa Italia,tournèe e panchine in Serie A. Nella stagione 86-87 va in prestito  al Novara in C2 per fare esperienza e in quell’annata sfiora la promozione con il club Piemontese, segnando anche 3 goal nelle 32 presenze finali.
Nel calciomercato estivo del 1987 viene preso dal Pisa che dopo tre anni riuscirà ad acquistarne l’intero cartellino. Romeo Anconetani riesce così a portare un altro buon giocatore a Pisa a cavallo tra gli anni 80 e 90; infatti Dolcetti nelle quattro stagioni in cui rimarrà nella squadra della Torre Pendente giocherà al fianco di altri grandi come Faccenda,Dunga,Sclosa,Chamot,Incocciati,Padovano,Piovanelli. Il suo primo allenatore con i colori neroblu fu Giuseppe Materazzi, che inizialmente lo impiega a partita in corso, poi piano piano diventa una pedina fondamentale dello scacchiere Nerazzurro. Segna l’unico goal nella stagione 1989-90 quando il Pisa era in Serie B e venne promosso nella massima serie dopo la seconda posizione dietro al Torino. Nella stagione 90-91 il Pisa retrocede in cadetteria e sarà l’ultima stagione per Aldo Dolcetti con il club di Romeo (118 presenze complessive e 1 goal) e sarà anche  l’ultima stagione per i nerazzurri in Serie A. Conquista la Mitropa Cup nel maggio 1988 vincendo in finale per 3 a 0 contro gli Ungheresi del Vàci Izzò.
Nell’estate del 1991 passa al Messina sempre in Serie B e non riesce ad evitare che  la squadra  retroceda malamente con un penultimo posto.
L’annata seguente lo vede ritornare in Toscana ma questa volta alla Lucchese dove disputa 19 partite segnando 1 goal prima di venire acquistato dal Cesena. Con la squadra romagnola gioca per quattro stagioni mettendo in rete la palla per 15 volte e disputando in totale 131 presenze con la maglia bianconera.
Nella prima stagione sfiora la promozione in A, giocando insieme a calciatori come Hubner,Salvetti,Ambrosini e Bianchi. Nell’ultima annata retrocede in Serie C1.
Prova un’esperienza all’estero ma alla fine va a giocare in C1 con Savoia e Avellino prima di passare nel 1999 tra i Dilettanti del Cuneo e nel 2000 in Eccellenza con la squadra della provincia di Brescia,il Sellero Novelle. Nel 2001-2002 chiude la carriera da calciatore sempre in Eccellenza con la squadra Lombarda del Darfo Boario.
Dopo aver appeso le scarpette al chiodo si dedica allo studio del calcio dal punto di vista tattico,tecnico,psicologico,manageriale; lavora anche alla Rai come commentatore per approfondimenti di trasmissioni sui Mondiali del 2002 e gli europei del 2004.
Nel 2003 viene chiamato dalla Fiorentina come vice allenatore di Alberto Cavasin, conquistando subito la promozione in Serie A dopo lo spareggio con il Perugia.
Nel 2005 fa il vice a Brescia, mentre la prima esperienza da primo allenatore la fa all’estero con la squadra ungherese di Budapest,l’Honvèd che guida per una stagione e mezzo. Per mezza stagione 2007 è sempre il vice di Cavasin ma questa volta nel Messina, prima di allenare come primo allenatore il Lecco che però prima dell’inizio del campionato rescinde il contratto.
Torna in Ungheria nel 2008 con il BFC Siofok. Nel 2008 arriva la chiamata dalla Spal in serie C1 e accetta mancando per un solo punto i paly-off; la stagione 2009/2010 inizia male e Dolcetti dopo poco più di un anno e mezzo viene esonerato dalla panchina emiliana.
E’ opinionista insieme a Vincenzo D’Amico di “90° minuto Serie B”condotto da Mario Mattioli e nel gennaio 2011 ha accettato la proposta di responsabile dell’area tecnico-tattica del settore giovanile del Milan,un grande in bocca al lupo quindi.

Abbiamo avuto la fortuna di averlo con noi a Pisa negli anni magici di Romeo insieme ad altri grandi calciatori,dimostrando di avere le potenzialità per giocare nella massima serie anche se non ha avuto tutta quella fortuna e considerazione per poter disputare tanti campionati anche in squadre importanti.

Alessandro S.

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E adesso tocca a voi  completare questa scheda , scrivete il vostro aneddoto o un vostro ricordo legato a questo giocatore e  noi lo inseriremo qui di seguito.

I VOSTRI RICORDI

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2 Comments

  1. Umberto Principe

    25/04/2011 at 20:49

    BRESSANONE – Principe (allenatore dell’AC Bressanone) . Di Aldo Dolcetti ho un caro ricordo essendo stato un compagno di un mio allievo a Torino con Viola allenatore e poi con Jacolino: Enrico De Zordo classe 1969, libero di classe e di sfortuna. preso da Wickpaleck lasciò dopo due anni per un ginocchio ballerino dopo essere stato sempre titolare. Ho la fortuna di aver filmato Aldo dopo un allenamento in un bar e per strada abbracciato a De Zordo. Il suo sorriso non lo dimentico di certo e mi prometto di incontrarlo e di dargli la testimonianza della sua giovinezza. Intanto lui mi può salutare il mio amico D’Amico, insieme a Bressanone ai tempi della Ternana del precampionato. Del suo talento parlano i fatti e sono contento di seguirlo in TV e apprezzarlo per i suoi precisi interventi. Saluti da Umberto Principe

  2. Roberto D.M.

    24/02/2011 at 11:33

    Il mio ricordo è di adesso.
    Lo stimo molto nella sua veste attuale di commentatore opinionista Tv . Conosce una marea di calciatori italiani e non ed è un valido esperto di strategie di gioco. Ho avuto il piacere di ascoltarlo anche lunedi sera su Raisat1, commentare l’incontro Spezia-Salernitana ,finito 2-1 meritatamente per la squadra di casa. Pacatamente e sempre con saggezza ha commentato le fasi di gioco, rimarcando l’ottima prestazione, con grande intesa corale dello Spezia.Chi sa perchè, ma io lo avvicino molto al grande Simoni ; che sia un suo discepolo? mi piacerebbe molto rivederlo , chissà , maestro nel nostro Pisa , magari artefice di nuovi successi.

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