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Mario Petrone : Adesso Il Pisa Può Fare Un Filotto Di Risultati Importanti

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Nel corso della puntata numero 57 di Finestra Sull’Arena è intervenuto telefonicamente l’ex allenatore del Pisa Mario Petrone : con lui si è parlato del momento che stanno attraversando i neroazzurri e di quello che sta accadendo nei tre gironi di serie C. Mario Petrone.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle dichiarazioni del tecnico campano.

Questo per me è un anno particolare : a Pisa la scorsa stagione avevo visto i presupposti per aprire un ciclo, poi c’è stata la rottura con il direttore sportivo e mi sono ritrovato senza squadra, preferendo a quel punto concentrarmi su altre situazioni quali ad esempio l’aggiornamento professionale e tutto quello che può aiutarmi a completare quelle che sono le mie qualità. Qualche squadra che mi ha cercato c’è pure stata, ma non voglio entrare in corsa in maniera frettolosa con il rischio di poter bruciare un progetto che può essere importante.

Il Pisa è una squadra che è stata rivoluzionata attraverso il mercato di gennaio, adesso tutti i ruoli sono maggiormente coperti e c’è l’importante ruolino di marcia di questo 2019 che sta a dimostrarlo. Ovviamente l’eliminazione dalla Coppa Italia ha portato dispiacere in tutto l’ambiente neroazzurro, soprattutto per come è maturata contro un avversario che da un paio di stagioni è l’autentica bestia nera per i colori neroazzurri. Ma comunque ritengo che il Pisa abbia la concreta possibilità di fare un filotto di risultati importante in questo finale di campionato – considerando un calendario assai favorevole – in modo da conquistare il secondo o il terzo posto in classifica.

Ritengo che Virtus Entella e Pordenone abbiano blindato il primo posto nei rispettivi gironi. Al sud invece la situazione della Juve Stabia è più complicata visto che la formazione campana ha messo in fila qualche pareggio di troppo ed alle sue spalle preme un Trapani che ha grande entusiasmo ; inoltre domenica prossima le vespe sono attese a Catania per uno scontro al vertice che si preannuncia assai complicato. La storia del calcio insegna che i campionati si possono perdere anche da squadra imbattuta che magari ha collezionato un po’ troppi pareggi.

La Coppa Italia è una grande possibilità per scorciare il cammino nei play off di fine stagione, anche se poi lo scorso anno a trionfare fu il Cosenza che entrò in scena già a partire dal primo turno (ma non è detto che tutti gli anni capiti la stessa cosa …). Il Pisa deve arrivare agli spareggi decisivi nelle migliori condizioni psicofisiche possibili, con in testa l’obbiettivo preciso di andare in serie B ; e non potrebbe essere altrimenti in una piazza importante quale è quella neroazzurra.

Il Monza ? Galliani e Berlusconi non li scopro certo io … hanno competenze calcistiche importanti e disponibilità economica che in serie C hanno davvero in pochi, ed a gennaio hanno speso tantissimo per provare a salire subito in serie B per poi puntare anche alla massima serie, come dichiarato dalla dirigenza biancorossa. Non voglio parlare dei presunti favori arbitrali che potrebbero avere avuto nella semifinale di Coppa Italia contro il Vicenza, gli errori dei direttori di gara fanno parte del gioco e capitano dappertutto.

Punti di penalizzazione, squadre che non riescono a finire il campionato, torneo falsato da tutte queste situazioni, … sì, tutto giusto, ma credo che si debba pensare a quello che potrà essere e non a quello che è stato ; insomma, si deve sempre guardare al futuro. Ed il Pisa ha il futuro nelle proprie mani perché come ho detto in precedenza il calendario da qui in avanti sorride ai colori neroazzurri, fatta eccezione per l’ultima di campionato contro il Novara.

Quando si cambiano così tanti uomini come ha fatto il Pisa a gennaio è per certi versi normale cambiare modulo, anche si si trattava di uno schieramento tattico assai rodato e che mister D’Angelo aveva adottato sin dalle prime amichevoli estive ; nella gara di Viterbo di ieri sera i neroazzurri sono tornati al 3-5-2 con esiti tutto sommato positivi, di certo non è stato lo schieramento tattico che ha determinato l’uscita di scena del Pisa dalla Coppa Italia.

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