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Giampaolo Piaceri: Dalla Promozione alla Serie A in 90 Giorni

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Primo capitolo della storia di uno dei protagonisti della storica promozione in A del 1968. L’avventura calcistica di Giampaolo Piaceri inizia come la favola che ogni bambino sogna di vivere.

Giampaolo Piaceri nasce a Camaiore il 28 Agosto 1939; fin da piccolo dimostra che il calcio è, senza dubbio, pane per i suoi denti, sa giocare indifferentemente sia da centravanti che da ala, ma la sua carriera stenta a decollare; infatti, a diciotto anni gioca ancora nella squadra di paese nella Promozione Toscana.

Intanto a Torino, al termine della stagione 1957/58, il Presidente Mario Rubatto rassegna le dimissioni e i granata, per la terza volta in dieci anni, si trovano ad essere guidati da un consiglio di emergenza. La società, alla ricerca disperata di fondi per poter affrontare la nuova stagione, stipula un contratto di sponsorizzazione con una nota industria di cioccolato torinese, la Talmone. L’accordo prevede che tutti i mezzi di informazione chiamino la squadra, Talmone Torino ed inoltre, sulle maglie dovrà essere presente una grande T bianca. Non è abbastanza e i granata sono costretti anche ad effettuare numerose cessioni importanti. Castelletti e Petris vengono ceduti alla Fiorentina, Giancarlo Bacci al Milan, Romano Fogli al Bologna e insieme a loro partono anche altri otto giocatori.

La rosa viene integrata con sette nuovi acquisti, alcuni sono calciatori sul viale del tramonto, come il portiere Sentimenti IV; gli altri, sono giovani promesse sconosciute ai più, fra questi c’è anche Giampaolo Piaceri che avrà finalmente la possibilità di dimostrare il suo valore in una realtà di primo livello.

Piaceri parte alla volta di Torino, dove viene immediatamente aggregato alla prima squadra, e svolge tutta la preparazione sotto l’attenta guida di Mr. Allasio. A tre giorni dall’inizio del campionato, durante la classica partitella di rifinitura, svolta rigorosamente a porte chiuse, il centravanti titolare Virgili  viene richiamato numerose volte, all’ennesimo errore si tocca la coscia e dice di avere dolore. Allasio non ci pensa due volte e lo spedisce a fare la doccia, al suo posto fa entrare Piaceri e il ragazzino si mette a fare il diavolo a quattro, accendendo la miccia dell’attacco granata e mostrando una particolare ed intesa intesa col paraguayano Arce.

Arriva la domenica e ventimila persone aspettano trepidanti che la nuova stagione abbia inizio. Al Comunale scendono in campo i grigi dell’Alessandria e Mr. Allasio spiazza tutti quanti schierando dal primo minuto il giovane Giampaolo: un giovane di cui alcuni hanno sentito parlare, ma che nessuno ha mai visto effettivamente giocare.

L’avvio dei granata è scoppiettante e, dopo solo diciannove minuti, passano in vantaggio con Arce; appena un minuto più tardi arriva il raddoppio e ad andare in rete è proprio il giovane camaiorese che realizza la sua prima rete da professionista in quella che sarà, per il Torino, una vera e propria goleada, che terminerà con un tennistico 6 a 1 e vedrà Piaceri realizzare una doppietta. Il giovane toscano, passato in soli tre mesi dalla Promozione alla Serie A, non ha mostrato il benché minimo timore reverenziale e, anche se dovrà lavorare ancora molto, ha dimostrato di avere le doti necessarie per poter giocare ai massimi livelli.

piaceri

Lo splendido debutto dei granata è quanto di più ingannevole potesse verificarsi; la squadra inizia ben presto a mostrare tutti i suoi limiti, perdendo lentamente, ma inesorabilmente, gare e posizioni in classifica. Al suo timone si alternano ben quattro allenatori, ma i risultati non cambiano e a fine stagione giunge inesorabile la prima retrocessione dei granata in Serie B. Il Torino ha chiuso il campionato all’ultimo posto, con 23 punti, a pari merito con la Triestina, ma con il poco invidiabile record di peggior difesa del campionato, con ben 72 reti incassate in 34 partite.

Le redini del Toro vengono prese da Luigi Morando, che avvia l’ennesima rivoluzione e Piaceri viene ceduto al Cagliari…continua…

Senio Calvetti

(Foto articolo tratta da La Stampa)

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3 Comments

  1. andreaelbano

    21/04/2016 at 12:44

    Piaceri era un folletto d’area di rigore,senza fisico ma scaltro!!!…prendeva molte punizioni e rigori e faceva ammonire gli avversari!!

  2. Svaghe

    21/04/2016 at 09:29

    Belle cose. Continuate così!

  3. Claudio

    20/04/2016 at 22:58

    Complimenti!!! Veramente interessante queste ricostruzioni storiche delle vicende e dei personaggi che hanno fatto la storia del Pisa continuate così….sarebbe interessante riunire tutti questi articoli e farne un libro credo che la gente lo comprerebbe, complimenti davvero e avanti così.

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