Il Pisa Siamo Noi

Giampaolo Piaceri: 14 Perle per Conquistare la A!

Pisa_1968-69

autolavaggio

Quarto appuntamento con la storia di Giampaolo Piaceri. Artefice della storica promozione del 23 Giugno 1968 e autore della prima rete in Serie A del Pisa.

…leggi il capitolo precedente…

A due giornate dal termine del campionato, una per i nerazzurri che all’ultima riposano, il Pisa è atteso a Venezia, dove potrebbe arrivare la matematica promozione in Serie A, i tifosi organizzano un vero e proprio esodo e invadono la città lagunare. Il Venezia passa in vantaggio grazie a Spagni, dopo la rete subita, il Pisa si riversa in attacco, risultando però spreciso ed “arruffone”; nei minuti finali, un bel tiro di Piaceri si infrange all’incrocio dei pali e alla fine arriva sconfitta. La voglia di Serie A è talmente tanta che al Pierluigi Penzo iniziano a circolare voci incontrollate secondo le quali il Pisa sarebbe comunque promosso, il bisogno di crederci ottenebra la mente dei pisani che, senza farsi troppe domande, iniziano a festeggiare un bellissimo sogno, dal quale però sono costretti a svegliarsi presto perché la realtà è ben altra: tutto sarà deciso all’ultima giornata.

Emblematico è il titolo, del martedì successivo del seguitissimo editoriale di Franco Petruzzelli su La Nazione: E’ rimasta la speranza. Infatti, al Pisa non è rimasto altro, perché riposando non potrà essere artefice del suo destino e sarà costretto ad affidarsi ai risultati di Perugia, dove i Grifoni sfideranno il Bari, che si trova due punti sotto al Pisa e di Ferrara, campo neutro che ospiterà la sfida fra Verona e Padova, con i gialloblu anch’essi due punti dietro ai nerazzurri. Pisa è attesa da una settimana di fuoco, di calcoli e di chiacchiere.

E’ il 23 Giugno del 1968, quello che verrà ribattezzato come “il giorno più lungo”, La Nazione ha organizzato un servizio di aggiornamento dai campi interessati e c’è anche chi, come l’allenatore Lucchi, alcuni dirigenti, giocatori e tifosi, ha deciso di recarsi in loco per bruciare i tempi dell’attesa, Pisa attende trepidante e speranzosa. Largo Ciro Menotti, dove è ubicata la sede de La Nazione, inizia lentamente ad affollarsi e all’inizio delle partite è stracolmo, così come lo sono le zone limitrofe e ogni volta che qualcuno si affaccia alla terrazza del giornale è un tuffo al cuore. Al 42′ del primo tempo, il Verona passa in vantaggio con Bonatti ed è una pessima notizia e, considerando che il Padova non ha particolari interessi di classifica, essendosi salvato alla giornata precedente, non resta che concentrarsi sul campo di Perugia dal quale, all’inizio della ripresa, giunge una fantastica notizia: i grifoni sono passati in vantaggio con Mainardi! La città esplode in un boato di gioia, ma viene raggelata poco dopo: al 20′ della ripresa Galletti ha pareggiato per i galletti baresi…mancano 25 minuti e se tutto resterà invariato sarà Serie A! Ad alimentare le speranze c’è il fatto che al Perugia quel punto serve per salvarsi e non molleranno l’osso molto facilmente, ma c’è anche la paura che il sogno possa improvvisamente tramutarsi in incubo, sono minuti interminabili!

Alle 18 e 47 qualcuno si affaccia alla terrazza, tutti sbarrano gli occhi e drizzano le orecchie, la notizia che giunge è come la più soave e trionfale delle melodie…a Perugia è finita 1 a 1 e siamo in SERIE A! La folla, impazzita di gioia, festeggia, i lungarni si riempono, urla, grida, cori, caroselli, bande che suonano e bandiere al vento invadono la città fino a notte fonda. Lucchi, Barontini, Gasparroni, Guglielmoni, Joan, Manservisi, Mascalaito, Cervetto, Gonfiantini, Federici, Ripari, Romanini e Piaceri: questi sono i nomi che per sempre resteranno scolpiti nella storia nerazzurra, i nomi di coloro che hanno compiuto un’impresa, i nomi di coloro che ci hanno riportato nella massima divisione dopo 42 anni, i nomi di coloro che ci hanno fatto gridare per la prima volta: SERIE A!

Al termine dei lunghissimi festeggiamenti si inizia a pensare alla nuova ed importantissima stagione, ovviamente gli eroi sono tutti confermatissimi, compreso il “nostro” Giampaolo, autore di una fantastica stagione e capocannoniere del Pisa con 14 reti. A dettare la strada da seguire è il Presidente Donati che, facendosi forte di un buon bilancio frutto degli ottimi incassi della stagione, dichiara che verranno acquistati almeno 4 o 5 giocatori di categoria. Iniziano a rincorrersi le voci di mercato e vengono fatti moltissimi nomi che finiscono con lo stancare la piazza che preferisce dedicarsi alla lettura della biografia dei Nerazzurri edita da La Nazione, ricca di aneddoti e curiosità: Manservisi, prima di giocare a calcio, faceva il garzone di barbiere, Gasparroni il ciabattino, Annibale è un cultore dell’eleganza e il “nostro” Giampaolo è un po’ troppo fissato sulle diete.

Alla fine del mercato, nonostante il gradito ritorno di Beppe Cosma da Vicenza, l’ingaggio dei difensori Casati, Coramini e Lenzi, la piazza è deluso, è opinione comune che manchi un centrocampista e anche qualche altro pezzo, ma Lucchi ostenta nuovamente ottimismo e dichiara che continuerà a giocare con il suo modulo sfrontato, che prevede l’impiego di tre punte e mezzo. Il Pisa esordisce a Torino venendo sconfitto di misura (1 a 0), una settimana più tardi tocca alll’Arena esordire in Serie A, a fare visita ai nerazzurri è la Roma del Sangiulianese Taccola. Dopo soltanto 13 minuti, Giampaolo Piaceri infila Pizzaballa con il suo “sinistraccio” e porta in vantaggio i nerazzurri; ma proprio Taccola pareggia per i giallorossi al 28′, che tre minuti più tardi ribaltano addirittura il risultato grazie a Salvori, lasciando il Pisa ancora fermo a zero punti.

Per il primo punto si deve attendere fino alla quarta giornata e alla quinta giunge anche la prima vittoria, i nerazzurri battono gli orobici per 1 a 0 davanti al pubblico amico; la squadra raccoglie molti complimenti per il suo gioco, ma in città sono in molti a pensare che sarebbe più conveniente essere un po’ più “bruttini” ma concreti. Inoltre, dopo le dichiarazioni del Mago Herrera secondo cui, dopo il pareggio per 1 a 1 dell’Arena, il Pisa è una buona squadra che si salverà senza problemi con qualche innesto, l’insofferenza dei tifosi non può che crescere. Oltre a qualche carenza di organico, la testardaggine di Lucchi, che continua ostinatamente a schierare la squadra in modo iperoffensivo, il Pisa è anche spesso sfortunato: pali, traverse e occasioni sfiorate negano spesso importantissime reti, mentre agli avversari va molto meglio, come in occasione del derby contro i viola dove, dopo una bellissima prestazione, i nerazzurri vengono beffati da un palo-rete di Amarildo.

Dopo questa amara sconfitta il Pisa reagisce e infila due vittorie consecutive contro Vicenza e Napoli, ma poi occorrono altre otto giornate prima di tornare a conquistare la vittoria, ottenuta espugnando il Marassi ai danni della Samp. Intanto, mentre il campionato sta entrando nella fase finale, la classifica inizia a farsi veramente pericolosa. Alla dodicesima giornata del girone di ritorno, si presenta il primo appuntamento decisivo: all’Arena scende il Bologna che, malgrado non abbia assolutamente niente da chiedere al campionato, riesce a conquistare i due punti, in un incontro dove le speranze dei pisani si infrangono ancora una volta contro un palo, colpito da Joan a pochi minuti dalla fine. Due settimane più tardi arriva il Vicenza, diretta concorrente nella corsa salvezza, la vittoria è d’obbligo per poi andare a giocarsi tutto all’ultima giornata a Napoli; ma i “ragazzi”, ormai scarichi psicologicamente dopo l’incontro col Bologna e provati dalla stagione, non riescono ad andare oltre il 2 a 2, risultato che porta con sé anche un altro amaro verdetto…dopo un solo anno, il Pisa è costretto a tornare in Serie B.

Senio Calvetti

…continua…

Condividi questo articolo:
Facebook Twitter Email

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>