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Frosinone Pisa: Post-Partita Torrido, Gattuso, Mannini e Lisuzzo Senza Peli sulla Lingua

gattuso

Ottimo risultato, ma nessuno dei ragazzi e neanche il Mister ha voglia di parlare di calcio, si parla della società e non in modo idilliaco, sia chiaro, i tanti troppi problemi evidenziati dalla gestione Petroni, rischiano di rovinare tutto. Frosinone Pisa.

Il bel, anzi, l’ottimo punto conquistato al Matusa porta ancora una volta sulla ribalta l’ottimo lavoro svolto da Gattuso e dai suoi ragazzi che, nonostante una preparazione non adeguata e nonostante una rosa molto esigua, con soltanto tre uomini a centrocampo, sono riusciti ad uscire imbattuti dal Matusa, sono la miglior difesa del campionato e veleggiano al terzo posto, grazie agli otto punti conquistati fino ad ora; ma nel dopo partita, a tener banco, non sono le questioni di campo, ma le vicende societarie. Gattuso, Mannini e Lisuzzo hanno parlato senza peli sulla lingua della paradossale situazione che stanno vivendo.

Ecco alcuni degli estratti salienti delle dichiarazioni del Mister:

“Vado avanti grazie al rapporto creato con i ragazzi e con la città, ma se vivo male la quotidianità, ditemi che senso ha continuare. Ci sono moltissimo problemi, fra i quali molta gente che lavora senza contratto ed il mio staff che da febbraio non prende neanche i rimborsi spesa. Sento che ci sono nuovi assetti societari, si fanno nomi di nuovi ingressi, ma la priorità dovrebbe essere mettere a posto i dipendenti senza contratto o le pendenze con i ragazzi. Ad alcuni di loro ho detto di andare via e invece vogliono restare a costo di abbassarsi il contratto. Sono disposto a parlare con Lorenzo Petroni, sennò, lui come nessun altro, metterà mai piede nello spogliatoio. Nei comunicati dicono che è tutto a posto, ma non è così. Anellucci, è un procuratore, non ci serve a nulla e non deve venire a fare il direttore sportivo, lo abbiamo già. Contro l’Ascoli se giocheremo a porte chiuse, spero che ci siano 20mila persone fuori lo stadio a sostenerci.”

Anche il Capitano, Daniele Mannini, ha detto la sua situazione:

“Così non si può fare calcio, la società deve venire a parlare con noi, perché siamo in una situazione che non si vede neanche in Eccellenza. Noi in campo siamo seri, lo siano anche loro. Si fa fatica a parlare di calcio con queste situazioni, ogni giorno sentiamo scuse, comunicati, e promesse che poi non vengono mantenute, ma a noi interessa solo il calcio. Entro Sabato Lorenzo Petroni dovrebbe venire a parlare con noi.”

E il Sindaco Lisuzzo non è stato da meno:

“Non abbiamo una lista di giocatori adeguata al torneo di B, le altre squadre fanno turn-over, noi abbiamo solo tre centrocampisti. Siamo ad un punto di non ritorno, vogliamo garanzie. Avere una società non vuol dire solo pagare gli stipendi. Leggiamo dai comunicati, perché nessuno viene a parlare con noi, in cui si legge che vengono inserite nell’organigramma figure nuove, ma, ribadisco, qui non si è visto nessuno. Questo gruppo è un tesoro e va tutelato. Siamo alla frutta, la tegola dello stadio è un altro problema, davvero, non si può andare avanti così.”

La situazione, dopo le parole dei diretti interessati appare letteralmente appesa ad un filo che potrebbe spezzarsi da un momento all’altro, chi è in questo momento alla guida della società, deve capire che si rischia seriamente di rovinare e buttare tutto lo splendido lavoro fatto nella scorsa stagione, un gruppo fantastico di Uomini, una sinergia unica con la città e una squadra in grado di sormontare qualsiasi ostacolo, tutto questo potrebbe presto svanire nel nulla. Quindi, ammesso, ma non concesso che interessi ai proprietari, invitiamo ed esortiamo questi ultimi a fare qualcosa affinché la situazione torni, in un modo o nell’altro, alla normalità e alla serenità che una squadra di calcio deve avere…basta comunicati, basta promesse non mantenute, basta atteggiamenti provocatori e scuse inutili…avevate promesso di trasformare il Pisa in una eccellenza calcistica, bene, se questo è quello che intendete per eccellenza, allora preferiamo la normalità!

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2 Comments

  1. Andavo a vedere il pisa ai tempi di silvestri,soldani il becchero mannocci poi dal 49 andai via da pisa ma col nerazzurro nel cuore e dove mi trovavo quando arrivava il pisa io c’ero.Dice: ma questo cosa c’entra.C’entra perchè questi ti fanno passà la passione.Va bene gli affari ma qui si esagera.Abbandonateli così falliscono.E ricominciate da zero con un nuovo sporting magari dal campo dell’abetone che non so nemmeno se esiste ancora. Saluto Pisa la mia patria.

  2. Claudio

    21/09/2016 at 14:45

    Ma io vorrei sapere se c’è’ una legge che toglie la legittima proprietà’ a gente come petroni and company magari mettendo la società all’asta così Pablo Dana potrà finalmente acquistarla!
    La situazione cari amici non è’ critica ma è’ DRAMMATICA! Continuando così io credo che il Pisa non riesca a concludere il campionato……..a questo punto non ci resta che sperare che petroni senior lo liberino dagli arresti domiciliari così riprenderà’ in pugno il suo Pisa…..il suo Pisa? Mah non scherziamo, qua c’è puzza di bruciato ovvero fallimento pilotato……che Dio c’è la mandi buona!
    E pensare che il popolo neroazzurro compreso il sottoscritto poco tempo fa’si era precipitato all’ arena per festeggiare il nuovo cambio di proprietà’ ….che enorme presa per il culo!!!!

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