Il Pisa Siamo Noi

Fermo Posta

Fermo Posta

Apriamo la nostra cassetta delle lettere virtuale per far rispondere ai vostri quesiti il nostro Giuliano Fontani. Subito dopo la richiudiamo per metterla a disposizione dei lettori per scrivere opinioni, commenti e formulare domande sull’attuale momento del Pisa. A ruota libera. Aspettiamo fiduciosi i vostri messaggi, con una raccomandazione: non abbiate paura di essere irriverenti. Le risposte, di sicuro, non lo saranno. Per inviare una domanda basta commentare questo Post oppure via email a info@ilpisasiamonoi.it

LE DOMANDE
Egregio Fontani, lei non si smuove. Si ostina a giudicare positivamente la campagna del Pisa, fatta senza sborsare un soldo. I giovani che sono venuti saranno anche bravini, ma non sono costati niente. Gli over erano tutti svincolati e senza contratto ed è per questo che hanno accettato di venire da noi. E poi si è portata avanti anche una politica contraddittoria: abbiamo dato il benservito, con la scusa dell’età, a due banidiere come Carparelli e Raimondi e poi abbiamo preso Mingazzini e Buscé che sono anche più vecchi.
Lei continua a credere e a sperare nei gol di Perez al punto da giustificare la rinuncia a un centravanti come Perna. Ma si rende conto che questo Pisa, ben che vada, è una squadra incompiuta che al massimo navigherà stancamente a centroclassifica? Battini ha il coraggio di parlare di promozione o di play off, ma la verità è che ha fatto le nozze con i fichi secchi. Come al solito.

Libero M.

La miopìa e il provincialismo di questi dirigenti del Pisa si vede anche nelle piccole cose. A parte l’amichevole con gli arabi il cartellone ha visto la presenza di squadroni tipo Pontedera, Tuttocuoio, Forcoli… Al massimo l’Empoli. E siamo riusciti a fare brutte figure anche contro questi avversari. No, il Pisa e suoi tifosi meritano di più.

Raffaele 82

A Padova, contro un avversario di rango e con la qualificazione della Coppa Italia in palio, si è visto un gran bel Pisa. Anche in 10 uomini abbiamo tenuto testa a una formazione che vuole salire in serie A. Avremmo meritato maggior fortuna ai calci di rigore. Io speravo che quel bel pareggio (due a due dopo 120 minuti) avesse riportato un po’ di entusiasmo tra i tifosi. ma non è così. Gli abbonamenti latitano, appena 700 tessere confermare rispetto all’anno scorso, così mi dicono. Ora io capisco che la serie C abbia stancato, ma la vera passione si misura in questi frangenti. Qualche volta, invece, ho la brutta sensazione che ci sia tanta voglia di parlare male, di criticare, senza alcun rispetto per chi si impegna a portare avanti il Pisa e senza neppure prendere in considerazione i dati positivi che di tanto in tanto emergono.

L. Risaliti

LE RISPOSTE

Non vorrei dimenticarmi niente delle critiche che mi rivolge Libero. Allora, vediamo: mi ostino, anzi non mi smuovo, dice lei, dal giudicare positivamente la campagna acquisti. E’ vero, è un giudizio ancora parziale perché il “mercato” non è chiuso, ma sono dell’avviso che il Pisa ne è uscito rinforzato. Non so quanto, ma di sicuro più forte dell’anno scorso. Mi piacciono, a lume di naso, i giovani che sono venuti, mi hanno fatto piacere le conferme di Benedetti, Tulli e Favasuli (di Perez dirò dopo). Che tutto questo non sia costato niente non direi, ma se così fosse sarebbe merito di Lucchesi e comunque una campagna acquisti solo in minima parte si giudica da quanto costa, altrimenti si potrebbe fare a meno di disputare il campionato e assegnare la promozione a chi ha speso di più. Vorrei ricordare, per rimanere al campionato scorso, che le due formazioni che spesero di più, Taranto e Benevento, non hanno vinto niente. Anzi, il Taranto è fallito.
Gli over. Il parallelismo con Carparelli e Raimondi è fuori luogo. Sui due giocatori, ai quali riconosco il ruolo di bandiera, hanno influito valutazioni personali (Carparelli) e fisiche (entrambi). Il Pisa ritiene che altri elementi (Mingazzini, Buscé, Sabato) abbiano ancora molto da esprimere sul piano tecnico e fisico. E questa è una valutazione soggettiva. Poi c’è il discorso dei centravanti. Perna doveva essere riscattato (50mila euro) e poi gli si sarebbe dovuto garantire un contratto da goleador consumato sulla scorta delle reti segnate nella precedente stagione. Il totale avrebbe fatto una bella cifra, che però non avrebbe tenuto conto che Perna soltanto a Pisa ha fatto l’exploit delle sedici realizzazioni, perché il suo score in carriera parla diversamente. Forse con quei soldi (o anche meno) il Pisa potrebbe giungere, prima del 31 agosto, ad un altro attaccante di valore. Infine Perez: i giudizi sul ragazzo sono vari, ma nessuno gli disconosce impegno, serietà e attaccamento alla maglia. Voglio aggiungere un’esperienza personale: ho sentito con le mie orecchie, l’anno scorso, i dirigenti del Taranto rimpiangere la cessione di Perez. Può darsi che l’erba del vicino sia sempre più verde…
Raffaele parla invece di miopìa e provincialismo dei dirigenti del Pisa per le partite amichevoli disputate e quelle in programma con le squadre del comprensorio. Mi permetto di dissentire. E anche con molta nettezza perché il Pisa fa benissimo a curare i rapporti e le relazioni con le società calcistiche della provincia. Non sarebbe male continuare durante il campionato. Portare la squadra sui campi della provincia vuol dire avvicinare i colori nerazzurri a tanta gente che, pontenzialmente, può essere portata la domenica all’Arena a tifare per il Pisa. Ed è un modo, di questi tempi, per ribadire il ruolo della città nel contesto della “propria” provincia. Facciamolo sapere anche al professor Monti. L’operazione-simpatia è cominciata a Pomarance, con il ritiro prestagionale e speriamo di vederne i frutti molto presto.
L’amico Risaliti mi riconcilia. La penso come lui. E’ l’ora di farla finita con il passato, i ricordi, le nostalgie. Il Pisa è in terza serie per una serie di motivi che tutti conoscono e che nella spacconeria, il populismo e gli sfacciati rubarizzi di certe gestioni. Atteggiamenti da nobildonne decadute sono patetici. Rimbocchiamoci le maniche, tutti insieme, e cerchiamo di vedere anche le cose che funzionano sotto la fiammella della speranza. Quelli della gradinata, quelli della curva…. Al bando le divisioni: le polemiche, le ripicche: o c’è qualcuno che si vuole dimettere dal ruolo di tifoso?

GIULIANO FONTANI

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