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26 Aprile 2008 – Agenda Rossocrociata

Agenda Rossocrociata

Il 26 Aprile del 2008 si disputava la sedicesima giornata del girone di ritorno ed il Pisa, dopo aver raccolto un prezioso punto sul difficile campo di Lecce, si apprestava ad affrontare una delle squadre più forti del campionato: il Chievo di Iachini.

Era una giornata calda ed assolata, l’Arena tracimava di pubblico, ma dopo solo due minuti il nigeriano Obinna fece scendere il gelo fra gli spalti, trafiggendo Morello con un preciso diagonale dalla destra. I Nerazzurri, schierati come di consueto con il “venturiano” 4-2-4, nonostante le numerose assenze, ebbero una reazione veemente e dopo solo una decina di minuti pervennero al pareggio con un’azione fotocopia del vantaggio clivense, che vide D’Anna andare in gol con un preciso destro.
Dopo la sfuriata iniziale le due squadre abbassarono leggermente i ritmi prestando maggiore attenzione alla fase difensiva; sulla fascia destra dei nerazzurri, schierato al posto dell’assente Cerci, c’era Denilson Gabionetta, funambolico esterno brasiliano, portato a Pisa in Gennaio dal Direttore Petrachi, a termine di un estenuante trattativa con l’Hortolandia, squadra brasiliana detentrice del cartellino.

Gabionetta in Azione (Foto di Gabriele Masotti)

Gabionetta aveva già deliziato la platea dell’Arena con giocate da vero carioca…spesso inutili, ma esteticamente impagabili…che mandavano fuori dai gangheri Mister Ventura, da sempre profeta di un calcio lineare, semplice, senza fronzoli e mirato all’efficacia assoluta. Era solito dribblare ripetutamente lo stesso avversario, fermare la palla e sfidare da fermo con finte di bacino il suo diretto marcatore e tentare tutto ciò che è esteticamente bello…insomma un vero e proprio calciatore “veneziano”.
Di lui si mormorava anche che durante gli allenamenti provasse con una certa efficacia la famosa “bicicletta” e che, nonostante i rimbrotti del Mister, avesse promesso di farla prima o poi durante una partita.

A pochi minuti dalla fine del primo tempo Gabionetta scese sulla fascia destra conquistando il fondo del campo, tentò di accentrarsi ma si vide chiuso da Italiano e Mantovani…era il momento giusto e allora…un paio di passi di preparazione e poi eccola…la bicicletta!

Dagli spalti si levò un boato di stupore e approvazione, il gesto tecnico era perfettamente riuscito e se non fosse stato per l’intervento in extremis di Mantovani, Gabionetta si sarebbe trovato a tu per tu con il portiere, nonostante questo, dopo il boato degli spalti, scrosciarono copiosi gli applausi per quella giocata così rara e sublime, in grado di soddisfare anche i palati più fini.

La Bicicletta immortalata da uno splendido e suggestivo scatto di Gabriele Masotti

Nel dopo partita, incalzato dai giornalisti locali, il giovane Denilson, con il suo italiano molto “verdeoro”, dichiarò: “…è cosa più bela di calciu…”, mostrando un evidente soddisfazione e uno smagliante sorriso; inoltre, aggiunse che aveva senso farla solo contro i più forti, perché sennò sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dell’avversario.
Ah…La partita finì 1 a 1 e il secondo tempo non regalò molte emozioni malgrado una buona intensità di gioco di entrambe le squadre, ma quella rimarrà per sempre la partita della Bicicletta di Gabionetta.

Senio Calvetti

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One Comment

  1. antonio c.

    26/04/2012 at 08:26

    Quando chiesero poi a Ventura cosa ne pensasse di gabionetta e della sua bicicletta rispose scherzosamente che non era un calciatore ma era perfetto per il circo !

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