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Alessandro Ambrosi : Il Pisa Ha Il Dovere Di Crederci Fino Alla Fine

Alessandro Ambrosi

L’ex attaccante del Pisa Alessandro Ambrosi è stato gradito ospite telefonico nel corso della puntata numero 59 di Finestra Sull’Arena : insieme a lui si è parlato del momento attuale che stanno vivendo i neroazzurri ed ovviamente si è fatto un po’ di amarcord sulle due stagioni che hanno visto il bomber laziale giocare all’ombra della Torre Pendente. Alessandro Ambrosi.

Riportiamo di seguito le dichiarazioni salienti dell’ex centravanti neroazzurro.

A Pisa ho giocato due anni una quindicina di anni fa, due stagioni assai diverse fra loro con la prima dove sfiorammo la serie B nella maledetta partita di Bergamo e con la seconda che andò diversamente ; conservo comunque un ottimo ricordo di quell’esperienza, ricordo il calcio di rigore nella semifinale play off di andata contro il Cesena che mi fecero calciare due volte ed il goal nella finale contro l’Albinoleffe, che purtroppo alla fine valse a poco. Ho sempre detto però che le coreografie che ho visto a Pisa non le ho viste da nessuna altra parte dove ho giocato, ho ancora i brividi se penso a quella dinamica proprio nella gara contro l’Albinoleffe.

La Lega Pro ha perso completamente di credibilità, sembra il torneo dei bar … squadre penalizzate, squadre che si ritirano, squadre che spariscono, squadre che iniziano a giocare a novembre e devono recuperare sei o sette partite … Il Pisa lo seguo sempre da vicino ed ho sempre creduto che fosse l’anno buono per vincere il campionato, però ci sono state grosse difficoltà iniziali ed i neroazzurri sembravano destinati a fare un campionato anonimo, ed invece ha saputo trovare compattezza nel momento topico della stagione ed adesso è terzo in classifica, a sette punti da un Entella che non ha avuto la forza di effettuare l’allungo vincente.

La situazione dei neroazzurri è analoga a quella del Catania nel girone C, non credo che per Entella ed Juve Stabia sia tranquillizzante essere tallonate da due squadre come Pisa e Catania … I neroazzurri possono avere il rammarico di non avere avuto continuità ad inizio stagione, ci sono stati troppi punti persi per strada in maniera anche evitabile nel corso del girone di andata ; ma adesso in questo finale di campionato il Pisa ha tutto da guadagnare, viene da un filotto di risultati importanti ed ora ha il dovere e l’obbligo di crederci fino alla fine, anche perché l’attuale capolista del girone non mi sembra stia attraversando un momento di forma smagliante …

La mia esperienza nei play off non è propriamente da ricordare, visto che ho perso tre finali a Pisa, a Catania ed a Taranto nonostante abbia segnato goal anche importanti nelle gare di semifinale e finale ; allora ai play off andavano soltanto quattro squadre, adesso il discorso è allargato a molte altre squadre e si parla praticamente di un altro campionato dove contano molte variabili quali ad esempio la condizione atletica ma anche quella psicologica : ci vuole il sangue freddo necessario per giocare gare così importanti e si deve essere bravi a non spendere troppe energie nervose. E poi Pisa ha dalla sua parte un pubblico che poche piazze possono vantare, e deve essere un vantaggio : ricordo ancora i dodici mila pisani presenti a Bergamo … e poi mettiamoci anche il fattore C, visto che non posso dimenticare la traversa presa contro l’Albinoleffe a tre minuti dalla fine, avremmo raccontato tutto un altro film …

Dicevano che facevo goal solo su rigore ? Io dico sempre che i rigori vanno calciati, quando l’arbitro fischia il pallone non lo mette subito a centrocampo … prima si realizza il calcio di rigore e poi si festeggia assieme ai compagni. In carriera ho calciato 71 penalty e ne ho sbagliati soltanto tre, di cui uno a Pisa nel derby contro la Lucchese. Cosa consiglierei ai giocatori del Pisa ? Di stare con i piedi per terra – cosa che va fatta sempre – ma di credere fortemente nell’obbiettivo basandosi sulla consapevolezza nei propri mezzi.

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