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Serie B 2024/2025 Pisa Cesena : Le Pagelle

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Un ottimo Pisa spazza via senza troppi complimenti il Cesena e si conferma al comando della classifica della cadetteria con pieno merito ; vendicata la sconfitta contro i romagnoli patita nel match di Coppa Italia di dieci giorni fa, dimenticato immediatamente il passo falso di Castellammare di Stabia della scorsa settimana. Pagelle Pisa Cesena.

Semper 5,5. Non particolarmente reattivo in occasione dell’uscita su Prestia che lo anticipa per poi andare a segnare il goal della bandiera per la compagine ospite ; per il resto spettatore non pagante considerando il fatto che il Cesena non tira mai in porta.

Caracciolo 7. Dimentica immediatamente il pomeriggio da incubo vissuto contro Adorante e mette la museruola a Shpendi, oltre che guidare da leader un reparto difensivo che non permette di combinare alcunché ad una delle linee offensive più forti della cadetteria.

Canestrelli 7,5. Kargbo non tocca palla, van Hooijdonk idem. Basterebbe tale dato a fotografare la sua partita, ma non contento il buon Simone decide di andare a far danni anche in area di rigore bianconera realizzando il goal del momentaneo 2 a 0 con un violento tap-in che per poco non butta giù la porta difesa da Pisseri e andando vicino alla doppietta personale in un altro paio di circostanze, quando i suoi perentori colpi di testa non inquadrano il bersaglio grosso per una questione di centimetri. Dimenticavo : da una sua perentoria discesa palla al piede nasce il goal di Touré …

Marin 7. Nonostante i dirimpettai di giornata si chiamassero Bastoni e Calò – due veterani della categoria – in mezzo al campo della Cetilar Arena garrisce decisa la bandiera rumena : giganteggia sulla linea mediana e davanti a Caracciolo e compagni alza una diga che il cavalluccio non riesce praticamente mai a superare. Imprescindibile.

Touré 7. Riportato sulla destra della linea di centrocampo torna a mettere a referto un’ottima prestazione impreziosita dal tiro cross deviato da Donnarumma che vale il goal che chiude anzitempo la contesa ; ottima pura la fase difensiva, disinnesca lo spauracchio Celia e va a raddoppiare costantemente la marcatura su Antonucci limitandone così giocate e pericolosità.

Rus 7,5. La sopresa di giornata, schierato al posto di G.Bonfanti e fin da subito attento in fase di marcatura sugli avanti ospiti che non riescono mai a scrollarselo di dosso ; i palloni alti sono tutti suoi e dal suo piede nascono calci piazzati davvero interessanti, come quello che origina l’azione che porta al goal di Canestrelli.

Beruatto 6,5. Tiene a bada Ceesay – alla fine della fiera mai pericoloso – e si spinge più di una volta in avanti ad appoggiare la manovra offensiva neroazzurra : qualche cross impreciso di troppo ma dalla sua parte il Pisa ha sempre una opzione di gioco interessante.

Arena 8. Il folletto ex Gubbio decide di prendersi il proscenio e disegna calcio per l’intera durata della partita, trasformandosi ben presto in un incubo per i difensori cesenati che non riescono a prenderlo praticamente mai. Le sue giocate sono come i quadri d’autore : staresti ad ore ad ammirarli fregandotene del rischio di cadere nella sindrome di Stendhal. Il filtrante per Lind è un colpo di genio, l’imbucata per Piccinini è qualcosa di visionario solamente a pensarla, la sponda che premia l’incursione per vie centrali di Canestrelli è una pennellata michelangiolesca, le sue accelerazioni palla al piede aprono il Cesena alla medesima maniera in cui le parole di Mosè aprirono il Mar Rosso. Tutto ciò è soltanto la punta dell’iceberg di una partita totale, una recita che vorresti non finisse mai. Piero Braglia – uno solitamente parco quando c’è da lasciarsi andare ad un complimento – in un’intervista di un paio di anni fa lo paragonò a Bernardo Silva. Ecco, oggi abbiamo capito definitivamente il perché.

Moreo 7. Non farà goal, ma li fa fare. Suo il colpo di tacco che avvia la progressione di Arena in occasione del goal di Lind, suo lo stacco aereo che rimette in mezzo il pallone dal quale si origina la rete di Canestrelli. E poi il solito moto perpetuo che va a toccare ogni centimetro del prato della Cetilar Arena, sempre a servizio dei compagni, sempre a servizio della ragion di stato, sempre a servizio della causa neroazzurra. E uno così, quando abbandona anzitempo la contesa esausto, va soltanto applaudito.

Piccinini 6,5. Schierato al fianco di Marin ci mette il solito grande dinamismo ed anestetizza così i tentativi di giocata di Calò e Bastoni : se il Cesena non tira praticamente mai in porta una bella fetta di merito va ascritta alla sua generosa prestazione. Che avrebbe potuto coronare con il goal quando una genialata di Arena lo mette a tu per tu con Pisseri il quale è bravo davvero a respingere la sua conclusione a colpo sicuro ; poco male, dal corner successivo arriverà il goal di Canestrelli.

Lind 7,5. Sostituire il capocannoniere della squadra e del campionato non è mai compito semplice, soprattutto se sei un classe 2002 e se arrivi da un calcio anni luce diverso da quello italiano. Ma dopo qualche spezzone di partita ed un problema fisico accusato nella prima parte della stagione il gigante danese parte per la prima volta titolare in cadetteria e decide di prendersi sulle possenti spalle il peso dell’attacco neroazzurro, permettendo così a Moreo di svariare come suo solito lungo tutto il fronte di attacco e ad Arena di disegnare calcio in tutta tranquillità. Il suo primo goal italiano è quindi una conseguenza naturale di una prestazione importante, un movimento da attaccante vero immediatamente premiato dalla perfetta imbucata di Arena e impreziosito dalla precisa rasoiata a fil di palo che incenerisce l’incolpevole Pisseri. E poi la ferocia con la quale gira verso la porta bianconera quel pallone vagante e che origina il goal di Canestrelli, uno strapotere fisico che i difensori ospiti – non certamente dei fuscelli – non riescono ad arginare. Lo abbiamo aspettato un paio di mesi, ma stavolta l’attesa è stata ampiamente ripagata.

N.Bonfanti 6. Sostituisce Lind e fin da subito si percepisce che non è al meglio dopo lo stato influenzale che lo ha debilitato durante la settimana ; si limita a provare a far salire la squadra, con alterne fortune.

Højholt 6,5. Gettato nella mischia al posto dell’ammonito Marin si mette a far legna nella zona nevralgica del terreno di gioco facendosi preferire in fase di non possesso rispetto a quando ha l’occasione di giocare il pallone, circostanza nella quale pecca sovente di precisione nella qualità delle giocate.

Calabresi 6. In campo gli ultimi venti minuti, alza la dia davanti a Semper per contrastare gli ultimi attacchi – neanche troppo convinti, ad onor del vero – del Cesena.

Angori S.V.

Abildgaard S.V.

Inzaghi 8. Con un reparto offensivo praticamente obbligato, con N.Bonfanti in panchina più per onor di firma che per altro, con due sconfitte rimediate in pochi giorni da dover archiviare velocemente, presenta un Pisa inizialmente riflessivo ma che quando decide di rompere gli argini non lascia scampo ad un Cesena che arrivava alla Cetilar Arena con intenzioni particolarmente bellicose e che invece nulla ha potuto contro il genio di Arena, lo strapotere fisico di Lind ed un Rus edizione deluxe che blinda a doppia mandata il reparto difensivo neroazzurro. Azzecca praticamente tutte le mosse ma soprattutto continua a far crescere un gruppo che da due mesi a questa parte primeggia in cadetteria con pieno merito dopo gli stenti patiti nelle due annate precedenti. Chi sa di calcio ama dire che a questi livelli l’allenatore conta al massimo al trenta per cento ; il vostro umile scribacchino che per fortuna di calcio non ne capisce alcunché asserisce invece che l’allenatore conta, eccome se conta. Soprattutto quando si siede in panchina con la giusta umiltà, con il livello dell’agonismo sempre al massimo e soprattutto senza la presunzione di aver inventato il gioco del calcio.

H2o

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