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Un Nerazzurro Da Raccontare – Chamot

Nerazzurro da raccontare 4

Per l’appuntamento di questa settimana della nostra rubrica “Un Nerazzurro da Raccontare”, vi vogliamo parlare di Josè Antonio Chamot.

Il 17 maggio ’69 nasce, a Concepcion del Uruguay, Josè Antonio Chamot.

Chamot, difensore centrale ed esterno, inizia a giocare a calcio nelle giovanili del sua città prima di approdare nel 1988 al Rosario Central.

Con i giallo-blu Argentini, Josè gioca due stagioni e segna tre volte in 58 presenze.

Inizia anche la terza stagione in Argentina, ma nel mercato di “riparazione” di gennaio, viene acquistato (insieme a Diego Pablo Simeone) dal Pisa di Romeo Anconetani: per l’ennesima volta, una grande scoperta da parte di Romeo. I due argentini saranno colonne portanti anche della Nazionale Albiceleste per alcuni Campionati del Mondo.

Torniamo – però – alla carriera di Chamot: per lui l’esperienza in nerazzurro inizia male. Nonostante il buon livello, la squadra, allenata prima da Lucescu e poi da Giannini, retrocede in serie cadetta. Per Chamot comunque la soddisfazione di essere sin dall’inizio titolare nello scacchiere neroblu.

Nella stagione successiva per il Pisa non avviene subito il riscatto; il club di Romeo per soli 5 punti non riesce a salire sul “treno promozione”. Josè riesce a siglare una rete.

Anche nella terza stagione il Pisa non riesce ad andare in serie A, con la guida affidata a Montefusco e nelle ultime giornate a Viviani, i neroazzurri concludono con un anonimo ottavo posto. Per Josè è l’ultima stagione a Pisa, per lui 87 presenze complessive e un goal.

Nel ’93-’94 veste la maglia rossonera del Foggia che ha come allenatore Zeman. La squadra pugliese finisce con il nono posto in serie A. Chamot da titolare arriva a toccare le 30 presenze.

Nel calciomercato del ’94 Chamot si trasferisce alla Lazio, o meglio, Zeman che è stato scelto come allenatore dei biancocelesti, se lo porta con sé. Chamot rimane nella Capitale per quattro stagioni, riesce anche a segnare un goal durante Lazio-Genoa, nella prima annata. La squadra di Cragnotti vince nel 1998 la Coppa Italia, battendo il Milan tra andata e ritorno con il risultato complessivo di 3 a 2. Grazie alle buone prestazioni, Chamot è convocato con la Nazionale Argentina e diviene anche titolare, impiegato quasi sempre sulla fascia sinistra di difesa.

Nel 1998 diviene anche cittadino italiano grazie ad un parente della moglie.

Tocca le 100 presenze prima di trasferirsi in Spagna, all’Atletico Madrid.

I colchoneros (chiamati così i giocatori dai tifosi, e curiosamente il termine significa “produttori di materassi”), sono allenati in quella stagione da Arrigo Sacchi, che seguendo sempre il campionato italiano lo conosce già bene ed essendo oltretutto affermato a livello internazionale, non ci pensa due volte a farlo giocare titolare. Per lui 33 presenze e un goal, poi nella mezza stagione fino a dicembre totalizza 12 presenze e un goal. Durante la sessione invernale del calciomercato, infatti, viene acquistato dal Milan.

Gioca per tre stagioni con i rossoneri, vince anche nella stagione 2002-2003 la “doppietta” Coppa Italia-Champions League, battendo nella coppa nazionale la Roma e nella finale europea di Manchester la Juventus.

Nell’estate 2003 viene comprato dal Leganes, squadra spagnola: la stagione è tanto deludente, con una sola presenza all’attivo, a fine stagione rescinde il contratto.

Nel 2004 coglie al volo l’occasione per tornare in Argentina: il Rosario Central, dopo 16 anni, lo compra nuovamente. Non sono il massimo della felicità queste due annate, infatti Chamot totalizza solamente 4 presenze.

Finito il campionato del 2006, Josè Antonio Chamot lascia il calcio giocato con un totale di 376 partite ufficiali giocate e 7 reti.

Con la Nazionale Argentina partecipa a tre Mondiali (1994, 1998 e 2002); ad una Coppa America (1995); alla Confederations Cup 1995 e, come fuori quota, alle Olimpiadi di Atlanta 1996. Vince l’argento alla Confederations Cup del 1995 in Arabia Saudita, perdendo la finale contro la Danimarca e argento per lui anche ad Atlanta ’96, dove perde la finale con la Nigeria.

Finita la carriera di calciatore, rimane nel mondo del calcio nel ruolo di allenatore. Attualmente è il vice allenatore del Rosario Central, squadra con cui ha iniziato e chiuso la carriera.

Gli auguriamo un grande in bocca al lupo per la carriera di allenatore, magari tra qualche anno lo vedremo su una panchina italiana.

Grazie per aver indossato e onorato la maglia del Pisa, legando il tuo sangue argentino con i nostri colori del cuore: i nerazzurri.

Alessandro S.

E adesso tocca a voi completare questa scheda , scrivete il vostro aneddoto o un vostro ricordo legato a questo giocatore e noi lo inseriremo qui di seguito.

Per leggere tutti i Nerazzurri precedenti clicca Qui !

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