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Qui Cittadella : Un Modello Che Funziona Ma Forse Solo A Queste Latitudini …

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Torna il campionato dopo la sosta per le Nazionali e per il Pisa c’è subito un impegno assai probante sul campo del Cittadella, una realtà che negli ultimi anni è stabilmente fra le più importanti del campionato di serie B e che la scorsa stagione ha davvero sfiorato lo storico approdo nella massima serie ; una partita sicuramente non facile per i neroazzurri che oltretutto dovranno fare a meno del proprio bomber Michele Marconi appiedato per un turno dal giudice sportivo dopo il cartellino rosso rimediato nel match contro lo Spezia.

Del momento che sta attraversando la compagine veneta ne abbiamo parlato con il collega Diego Zilio de Il Mattino di Padova, che gentilmente si è prestato a rispondere ad alcune nostre domande.

Il Cittadella è un po’ la squadra del momento, dopo un avvio di stagione non certo positivo dovuto a quali fattori secondo te ?

Direi un mix di cose : un po’ il contraccolpo psicologico della vecchia guardia dopo la finale play off persa in quel modo contro l’Hellas Verona, un po’ il dover integrare i nuovi arrivati in estate che come sempre accade da queste parti sono stati una dozzina almeno. Adesso però si parla di un altro Cittadella, dopo che nelle prime due partite del campionato i granata avevano subito la bellezza di sette goal … pensa te che invece nelle restanti partite di goal ne sono stati subiti solamente cinque, e che per sette gare la porta difesa da Paleari è rimasta inviolata. Questo per ribadire il concetto che i primi centottanta minuti di questo campionato fanno un po’ storia a sé.

Adesso invece i granata vanno a mille all’ora, come testimonia una classifica davvero importante …

Esatto, e se ad inizio stagione la prima pausa per le Nazionali era capitata davvero a fagiolo quest’ultimo stop del torneo per certi versi non ci voleva, visto che il Cittadella è reduce dalla miglior partita disputata questa stagione che ha consentito ai granata di espugnare con pieno merito il difficile campo del Perugia ; a fine partite l’allenatore dei grifoni Oddo ha candidamente ammesso che la sua squadra è stata annichilita dall’avversario, a testimonianza del fatto che adesso capitan Iori e compagni hanno davvero cambiato marcia.

Allora anche per questa stagione l’obbiettivo del Cittadella è quello di primeggiare e, perché no, provare a riprendersi quanto lasciato al “Bentegodi” qualche mese fa ?

Questo è un ambiente un po’ particolare, dove è davvero difficile trovare qualcuno – società, addetti ai lavori e tifosi – che si lanci in proclami particolarmente bellicosi … però è innegabile che la volontà di migliorarsi ci sia sempre, e questo fattore è sempre stato il motore del Cittadella. Se vai ad analizzare il percorso di mister Venturato sulla panchina granata capisci bene quello che voglio dire : primo anno campionato di serie C stravinto, secondo anno approdo ai play off, terzo anno approdo alla semifinale play off, quarto anno addirittura finale play off e serie A mancata per un soffio. Ogni anno è stato fatto uno step di crescita, ed il prossimo capisci bene quale possa essere …

È una leggenda metropolitana il fatto che in una piazza tranquilla come Cittadella si possa far calcio in maniera ottimale oppure c’è un fondo di verità in questa visione delle cose ?

Io credo che quello del Cittadella sia un ottimo modello di conduzione di una realtà calcistica ma che funziona bene qua e che non è detto che funzioni altrettanto bene ad altre latitudini. Certo, qua c’è una proprietà solida, un allenatore che seppur non faccia personaggio è davvero bravo, un direttore sportivo fra i migliori in Italia ed un ambiente tranquillo dove poter lavorare con serenità, ovvero dei fattori che messi tutti insieme fanno un mix davvero importante quando si parla di fare calcio. Ma ripeto : è un qualcosa che funziona in un paese di ventimila abitanti, dove praticamente nessuno chiede la luna. Ogni estate metà squadra viene cambiata nonostante gli ottimi risultati ottenuti, e per calciatori affermati che se ne vanno arrivano giocatori praticamente sconosciuti che provengono dalle formazioni Primavera oppure dalla serie C : in altre realtà ci sarebbe la piazza in rivolta …

Bravo quindi il direttore sportivo a pescare talenti in giro per l’Italia e non solo …

Lo ripeto : credo che Stefano Marchetti sia uno dei migliori DS in circolazione, capace di portare a Cittadella giocatori acquistati per un tozzo di pane per poi rivenderli dopo uno o due anni praticamente a peso d’oro. Ti faccio due nomi a caso : Kouame e Varnier (che a Pisa conoscete bene). Per non parlare poi di Alberto Paleari, un portiere che credo da ormai un paio di stagioni sia il miglior estremo difensore della categoria ; questa estate era praticamente fatta per il suo approdo a Torino per fare il vice a Sirigu, ma l’eliminazione dei granata dall’Europa League ha convinto il presidente Cairo a virare su Samir Ujkani, con buona pace di Paleari che è così rimasto a difendere la porta del Cittadella per un’altra stagione.

Con quale undici iniziale i granata affronteranno il Pisa nel match di domani pomeriggio ?

Difficilmente mister Roberto Venturato rinuncerà al 4-3-1-2 adoperato finora, un modulo che come già detto sta dando frutti importanti soprattutto nelle ultime settimane. C’è sostanzialmente un ballottaggio per reparto : in difesa Perticone sembra favorito su Frare per una maglia da titolare, a centrocampo l’esperienza di Iori potrebbe essere preferita alla freschezza di Pavan mentre in attacco alla fine dovrebbe toccare a Luppi fare da spalla a Diaz, con Celar – lo scorso anno devastante nella Primavaera della Roma – e Rosafio pronti a dare una mano a partita in corso. Per un Cittadella che quindi potrebbe affrontare i neroazzurri con la formazione iniziale schematizzata nella grafica seguente :

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