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Pisa Ternana : Il Racconto Del Match E La Lavagna Tattica

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Come contro il Cittadella il Pisa esulta per un goal al novantesimo e festeggia per la prima volta in questo campionato la seconda vittoria consecutiva che proietta i neroazzurri addirittura in zona play off e comunque a distanza di sicurezza dalla zona rossa di una classifica ancora incredibilmente corta ; dopo Barbieri tocca a Moreo mettere a referto un goal che vale tre punti d’oro al termine di una partita assai complicata nell’economia della quale la Ternana avrebbe meritato ad onor del vero molto più di una sconfitta assolutamente beffarda. Una sconfitta, quelle delle fere, che ricorda molto da vicino tante partite precedenti di un Pisa che finora aveva raccolto molto meno di quanto seminato.

MISTER AQUILANI RIPARTE DA CITTADELLA. Senza Bonfanti e Torregrossa ancora ai box per i rispettivi guai muscolari mister Alberto Aquilani decide di ripartire sostanzialmente da dove si era fermato sei giorni fa in quel di Cittadella : solito 3-4-2-1 con Esteves confermato sulla linea mediana al fianco di Marin, Barbieri e Lisandru Tramoni a spingere sulle corsie laterali e Touré ed Arena a supporto di Moreo scelto come riferimento offensivo in luogo di Mlakar nonostante una vistosa fasciatura al braccio sinistro, antipatica eredità della gara in terra veneta.

UNA TERNANA SENZA IL PROPRIO BOMBER. Grossa sorpresa nella formazione iniziale delle fere : non c’è il bomber da trasferta Raimondo – nove goal in campionato tutti segnati lontano dal “Liberati” – sostituito dal pisano Favilli che fa coppia con l’ex Cagliari Pereiro nel solito 3-5-2 di mister Roberto Breda che in difesa recupera Lucchesi dopo lo stop per infortunio. Linea mediana particolarmente folta quella degli umbri, con l’ex Primavera viola Amatucci schierato davanti alla difesa e con Luperini e Pyyhtia mezzali capaci di pericolosi inserimenti negli ultimi sedici metri avversari.

UN MATCH EQUILIBRATO. Sin dalle prime battute di gioco è evidente l’equilibrio che regna sovrano sul rettangolo verde, con una Ternana niente affatto rinunciataria e che prova a fare la partita al cospetto di un Pisa che inizia la contesa abbastanza guardingo e che prova a cogliere di sorpresa gli avversari attraverso verticalizzazioni improvvise. Ed è proprio una perfetta imbucata di Touré che premia il taglio per vie centrali di Lisandru Tramoni che da posizione assai favorevole non riesce ad eludere l’intervento in uscita di Iannarilli il quale si conferma ancora una volta uno dei migliori portieri della categoria. E’ l’unico lampo offensivo dei neroazzurri che sembrano soffrire non poco l’assenza di un attaccante puro, con Moreo che come sempre si sfianca a tutto campo in un lavoro oscuro di pressing sui portatori di palla avversari.

LA TRAVERSA SALVA I NEROAZZURRI. Lo schema di gioco della Ternana è ben chiaro : lancio dalle retrovie per Favilli che viene incontro e funge da boa, scaricando palla sugli esterni dove Casasola da una parte e Carboni dall’altra puntano decidi l’area di rigore avversaria per poi andare al cross nella speranza di premiare gli inserimenti di Pyyhtia e Luperini o dello stesso Favilli. Ed è proprio un’azione del genere che permette a Luperini di colpire di testa indisturbato a pochi passi da Loria sfruttando il bel cross dalla destra di Casasola ma l’incornata del giocatore pisano manda la sfera a stamparsi sulla traversa con Loria ormai fuori causa ; resterà l’occasione da rete più importante dei primi quarantacinque minuti di gioco, da una parte e dall’altra.

LA TERNANA ASSUME IL COMANDO DELLE OPERAZIONI. La ripresa si apre con Valoti in campo al posto di Lisandru Tramoni e l’ex Monza per poco non mette subito la sua firma sulla contesa con una deviazione sotto misura sul cross dalla corsia mancina di Arena prolungato dal colpo di testa di Touré, ma il tocco di Capuano è decisivo per salvare la porta ospite dalla capitolazione. Scampato il pericolo la Ternana aumenta i giri del motore ed il Pisa inizia a perdere metri sul terreno di gioco, facendo presagire un secondo tempo di sofferenza al cospetto di un avversario che sembra più in palla fisicamente e soprattutto molto più cattivo nel contendere i palloni vaganti rispetto a capitan Caracciolo e compagni.

LORIA PROTAGONISTA. Rischia più volte di capitolare la porta neroazzurra, con Loria inizialmente salvato dal palo alla sua sinistra sulla precisa rasoiata mancina di un indemoniato Favilli ottimamente pescato dal lancio illuminante di Casasola ; e quando non è il palo è l’estremo difensore neroazzurro a negare la gioia del goal all’attaccante pisano che scarica il sinistro dai sedici metri ma trova il colpo di reni del portiere ex Frosinone a sbarrargli la strada. Si ripete Loria pochi minuti dopo sulla girata da posizione assai favorevole di Pyyhtia, altro riflesso importante a salvare un Pisa che sembra il pugile barcollante in attesa del colpo del K.O. ma che strenuamente resta in piedi nella speranza di essere salvato dal gong che segna la fine del round.

MOREO, GOAL ED ESTASI. Mister Aquilani prova a corroborare una squadra a corto di energie gettando nella mischia Beruatto, D’Alessandro e Veloso al posto di Calabresi, Arena ed Esteves ma è la Ternana che continua ad attaccare forte dell’ingresso sul terreno di gioco di Raimondo in luogo di un esausto Favilli ; ma quando Luperini a pochi passi da Loria non trova il giusto impatto con il pallone sull’ennesimo cross dell’inesauribile Casasola inizia a serpeggiare la convinzione che per le fere non sia proprio giornata. Convinzione che diventa certezza quando Moreo fa esplodere l’Arena Garibaldi ad un amen dal novantesimo andando a trasformare in oro il corner calciato alla perfezione da Veloso con una deviazione di testa all’altezza del primo palo che non lascia scampo al malcapitato Iannarilli.

IL CUORE OLTRE L’ILLOGICITA’. Succede quindi che il Pisa ottenga la seconda vittoria consecutiva per la prima volta in questa stagione. Succede che il Pisa ottenga tale importante risultato nella serata dove meno di sempre lo avrebbe meritato. Succede che capitan Caracciolo e compagni capitalizzino al massimo una mole di gioco assolutamente inferiore rispetto a gare precedenti ricche di occasioni da rete create ed alla fine mestamente perdute. Succede che dopo dodici e più chilometri corsi a perdifiato a tutto campo Moreo trovi l’incornata vincente proprio mentre Mlakar era già pronto a sostituirlo. Succede che in quindici giorni i neroazzurri passino dalle porte dell’inferno alle soglie del paradiso. Succede tutto questo nell’economia del campionato di serie B più pazzo ed equilibrato di sempre, con nove squadre racchiuse nello spazio di quattro punti. Succede sul prato dell’Arena Garibaldi tutto ed il contrario di tutto in un caldo pomeriggio di inizio marzo. Succede che l’illogico spazzi via la logica e tutti i ragionamenti da essa dettati. Succede che di colpo chi ama i colori neroazzurri riscopra il piacere di sognare qualcosa di bello e qualcosa di grande. Succede a chi scrive queste righe di ritrovarsi a pensare ad un film caposaldo della sua fanciullezza. La Storia Infinita. La storia di un mondo fantastico divorato dal Nulla ovvero dall’incapacità degli uomini di sognare. E saranno proprio i sogni di un bambino a salvare il mondo di Fantasia dalla distruzione. Ecco, mi piace pensare che allo stesso modo sarà il sogno di poter raggiungere qualcosa di bello e qualcosa di grande a dare un senso tutto nuovo al finale di stagione di un Pisa finalmente libero da timori e paure. Un sogno collettivo che deve riguardare tutti coloro che hanno a cuore questi colori. Per cui salite sul vostro Fortunadrago. Chiamatelo Falcor o come caspita volete voi. Immaginatelo dipinto di neroazzurro librarsi alto nel cielo. E sognate. Perché chi tifa Pisa e non è più capace di sognare … beh … per certi versi è bello che morto.

H2o

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