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Cittadella Pisa : Il Racconto Del Match E La Lavagna Tattica

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Stavolta il tramonto della partita arride al Pisa che grazie ad una rasoiata di Barbieri ad un amen dal novantesimo espugna il “Tombolato” e conquista tre punti d’oro per il morale e per una classifica che da stasera fa un po’ meno paura ; match certamente non memorabile quello disputato contro un Cittadella in crisi, con l’importanza della posta in palio che ha per certi versi frenato due squadre convalescenti ma alla fine ha vinto chi ci ha creduto maggiormente.

AQUILANI CAMBIA ANCORA. La terza gara da disputare nell’arco di otto giorni e alcune defezioni importanti consigliano mister Alberto Aquilani a cambiare ancora l’undici iniziale : si torna al 3-4-2-1 con la linea di difesa confermata in toto – Loria compreso fra i pali – e con Esteves schierato sulla linea mediana al fianco di Marin mentre a Barbieri e a Lisandru Tramoni sono consegnate le corsie laterali ; in attacco spazio a Moreo che funge da centravanti di riferimento con alle spalle Arena e Mlakar.

IL SOLITO CITTADELLA. Nessuna rivoluzione in casa Cittadella, con mister Edoardo Gorini fedele al suo 4-3-1-2 e che sceglie gli uomini migliori per fermare l’emorragia di risultati registrata negli ultimi due mesi ; Negro affianca Frare in mezzo alla difesa, a centrocampo torna capitan Branca in mezzo a Tessiore ed Amatucci mentre il peso dell’attacco è sulle spalle di Pittarello e Pandolfi con Cassano in appoggio sulla trequarti.

UN PRIMO TEMPO DI RARA BRUTTEZZA. Che fossero due squadre con dei problemi lo diceva già il tabellino di marcia dell’ultimo periodo ed i primi quarantacinque minuti di gioco lo certificano senza tema di smentita. Cittadella evidentemente attanagliato dalla paura di perdere l’ottava partita di fila e assolutamente nullo negli ultimi sedici metri, Pisa che prova a far leva su una costruzione dal basso spesso confusa e sovente imprecisa ; il risultato è che i due portieri sono praticamente spettatori non paganti ed il taccuino dei cronisti resta desolatamente vuoto.

MLAKAR, COSA MI COMBINI ? C’è da aspettare gli ultimi minuti del primo tempo per vedere finalmente qualcosa di interessante, ed è un qualcosa di marca neroazzurra. Prima è un’azione alla mano ispirata da Barbieri e rifinita da Moreo con un bel colpo di tacco ad armate il mancino di Arena che da ottima posizione spara troppo centrale e permette a Kastrati di respingere la minaccia. Poi è Branca che perde un pallone sanguinoso nel contrasto con Lisandru Tramoni il quale si invola verso la porta granata per poi scaricare la sfera a Mlakar che tutto solo davanti a Kastrati ciabatta malamente la conclusione sparando malamente sul fondo, un errore davvero da matita blu quello messo a referto dal calciatore sloveno.

BONFANTI ALZA SUBITO BANDIERA BIANCA. La ripresa si apre con Beruatto e Bonfanti in campo al posto di Calabresi e Mlakar, ma la partita dell’ex attaccante del Modena dura poco più di dieci minuti, il tempo di gettare alle ortiche una ghiotta occasione nata da un rinvio sgangherato di Kastrati. Noie muscolari per il buon Nicolas, sostituito da Touré con Moreo che torna così a fare il riferimento offensivo ; continua purtroppo a non trovare continuità di minutaggio l’attaccante nato calcisticamente nella Primavera dell’Inter, vittima degli stessi problemi che lo avevano frenato nell’ultimo periodo della sua esperienza in Emilia.

PICCININI SFORTUNATO. Mister Aquilani cerca di dare nuova sostanza al proprio centrocampo inserendo Piccinini per un evanescente Lisandru Tramoni, con Arena che si sposta sulla corsia di destra ; e per poco l’ex Fiorenzuola non porta in vantaggio i neroazzurri con un tap-in a botta sicura utile a sfruttare al meglio la goffa uscita di Kastrati, ma Rizza sulla linea di porta salva la causa granata strozzando l’urlo in gola ai quattrocento tifosi pisani giunti fino in Veneto. E’ comunque un Pisa che ci crede e continua a fare la partita al cospetto di un avversario che nonostante le sostituzioni decise da mister Gorini continua a difendersi strenuamente dando l’idea di non disdegnare affatto il pareggio casalingo.

IL LAMPO DI BARBIERI. L’ultima carta in casa neroazzurra è il rientro in campo di D’Alessandro (fuori Arena) che prova subito a forzare il meccanismo difensivo del Cittadella ma senza particolare fortuna ; ma quando tutto sembra far pensare ad un equilibrio immutabile ci pensa Barbieri a far saltare il banco ricevendo il pallone a seguito di un calcio di punizione battuto corto da Beruatto e scaricando dai venti metri una rasoiata all’angolino dove Kastrati non può arrivare. E stavolta i minuti di recupero sono gestiti bene da capitan Caracciolo e compagni, che portano in fondo una vittoria di capitale importanza per il prosieguo della stagione senza particolari patemi e con Loria che alla fine della fiera non dove compiere nessuna parata degna di tal nome.

UN GRUPPO VERO. Ma forse le immagini più belle sono quelle che accadono subito dopo il triplice fischio dell’ottimo signor Ghersini. Con Masucci che per poco non stritola mister Aquilani in un abbraccio catartico. Con Moreo che nonostante un braccio offeso e novanta minuti passati a correre a tutto campo trova comunque la forza di gettarsi in mezzo al mucchio selvaggio che i giocatori del Pisa creano in mezzo al campo. Con Touré che prima lancia la propria maglietta in tribuna e poi a torso nudo parte come un forsennato per andare a scaricare la propria gioia sotto il settore occupato dai tifosi neroazzurri. Con tutta la squadra che prima di abbandonare il terreno di gioco forma un gruppo lacoontico intorno alla maglietta numero 51 dello sfortunatissimo Andrea Barberis, assente più che giustificato dopo il grave infortunio al ginocchio rimediato nel match di mercoledì scorso contro il Modena. Quattro fotografie che sono la risposta migliore alle troppe cazzate che spuntano come funghi dopo qualche risultato negativo di troppo. Perché questi ragazzi potranno pure sbagliare un goal di troppo, una parata di troppo, un passaggio di troppo, un cross di troppo. Ma sul fatto che siano uomini veri non deve sussistere discussione alcuna.

H2o

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