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Como Pisa : Il Racconto Del Match E La Lavagna Tattica

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Cade il Pisa al “Sinigaglia” sotto i colpi di un Como più forte e dopo aver messo a referto un avvio di gara da incubo che ha trasformato una gara già di per sé complicata in una montagna impossibile da scalare. Finisce la striscia positiva dei neroazzurri, incapaci di sfruttare al meglio una rinnovata fiducia ed una classifica finalmente tranquilla dopo le due vittorie ottenute contro Cittadella e Ternana.

AQUILANI CAMBIA MODULO. Un po’ a sorpresa mister Alberto Aquilani torna alla difesa a quattro abbassando Barbieri nel ruolo di terzino destro e rilanciando dal primo minuto Beruatto sulla corsia opposta ; nel 4-2-3-1 dei neroazzurri c’è una maglia da titolare per Veloso mentre il peso dell’attacco è sulle spalle di Moreo con Mlakar, Arena e Touré a supporto sulla trequarti. Per Valoti invece neppure la panchina : un attacco influenzale mette K.O. l’ex Monza.

LE SCELTE DI ROBERTS. Nonostante le importanti defezioni con le quali è costretto a fare i conti è un Como che non snatura il proprio credo tattico : solito 4-2-3-1 per i lariani con Braunoder e Gioacchini che sostituiscono gli squalificati Abildgaard e Strefezza mentre c’è la panchina per Cutrone con Gabrielloni scelto per sostenere il peso dell’attacco dei padroni di casa.

DIECI MINUTI DA INCUBO. I primi minuti della contesa sono un autentico calvario per capitan Caracciolo e compagni. Pronti, via e la conclusione dalla distanza di Braunoder costringe Loria a salvarsi in corner con un intervento non perfetto ; dalla bandierina va lo stesso Braunoder che pesca all’altezza del secondo palo Gabrielloni che con un preciso colpo di testa porta in vantaggio i suoi dopo appena un minuto di gioco. Continua a piovere sul bagnato per la difesa ospite : Gioacchini brucia Barbieri e si presenta solo davanti a Loria che in uscita disperata tocca il pallone e salva la situazione, con il VAR che corregge la decisione della signora Ferrieri Caputi che in prima battuta aveva decretato il penalty in favore dei padroni di casa. Pericolo scampato ma per poco : pasticcio colossale fra Loria e Marin con il calciatore rumeno che dosa male il retropassaggio e manda la sfera sul palo tagliando fuori il proprio portiere, tocca a Bellemo con il piu facile dei tap-in depositare la sfera nella porta rimasta ormai sguarnita.

COME IL GATTO CON IL TOPO. Forte di un doppio vantaggio conseguito dopo appena dieci minuti di gioco il Como abbassa i ritmi ed inizia a gestire il risultato al cospetto di un Pisa evidente frastornato che fa una fatica del diavolo a rendersi pericolosa dalle parti di un inoperoso Sempre. Il portiere dei lariani deve soltanto intercettare una rasoiata centrale di Beruatto prima di limitarsi ad osservare i tentativi fuori misura di Moreo e Barbieri ; davvero troppo poco per pensare di rientrare in partita, nell’economia di un primo tempo fra i più brutti della stagione per quanto riguarda i neroazzurri.

LA RIAPRE BARBIERI. La ripresa inizia con Esteves e D’Alessandro in campo al posto di Veloso e Touré, entrambi assai deludenti nella prima frazione di gioco. Prova a premere il Pisa ma il Como si difende con ordine e non rischia nulla fino al momento in cui Esteves pesca in corridoio Beruatto il cui cross dalla corsia mancina viene allungato da Moreo con un pregevole colpo di tacco che favorisce all’altezza del secondo palo Barbieri il cui tap-in trova la miracolosa respinta di Semper quando il pallone ha però gia superato la linea bianca. Ci vuole la conferma del VAR, ma la notizia è che i neroazzurri sono rientrati in partita.

IL PISA NON PUNGE, IL COMO LA CHIUDE. Ti aspetti un Pisa rinfrancato dal goal trovato e finalmente arrembante ma rimarrà un’utopia ; nonostante gli ingressi in campo di Bonfanti e Lisandru Tramoni al posto degli impalpabili Mlakar ed Arena la porta difesa da Semper resta una chimera ed il Como pian piano si riorganizza per provare a chiudere i giochi anzitempo. Ed i padroni di casa ci riescono a dieci minuti dal novantesimo : sugli sviluppi di un corner in favore dei neroazzurri Barbieri perde un pallone sanguinoso e dà il via al micidiale contropiede dei lariani, con i due nuovi entrati Fumagalli (assist) e Cutrone (goal) che capitalizzano al meglio la perfetta interdizione di Bellemo confezionando la rete che rappresenta la scritta game over sulla contesa.

UN RITORNO ALLA DURA REALTÀ. Nonostante l’ingresso in campo di Masucci (fuori Barbieri) non succede praticamente più niente fino al triplice fischio dell’ottima signora Ferrieri Caputi ; anzi, ad onor del vero è il Como ad andare in un paio di circostanze assai vicino al goal del 4 a 1 ma gli avanti lariani peccano di precisione in area di rigore neroazzurra. Non cambia comunque la sostanza di un match vinto con pieno merito dai padroni di casa, inaspettatamente agevolati nel proprio compito da una avversario in vena di regali e che ha completamente sbagliato l’approccio alla gara. Un approccio che doveva essere agevolato da una rinnovata tranquillità e da una nuova consapevolezza nata dopo le vittorie ottenute nelle ultime due settimane ; ed invece al “Sinigaglia” si è visto un Pisa timoroso e niente affatto tranquillo, quasi scherzato da un Como che ha giocato larghi tratti del match con la marcia bassa inserita e che nonostante ciò ha controllato gioco e risultato senza neanche sudare troppo. Difficile trovare poi un calciatore neroazzurro sopra la sufficienza, eccezion fatta per il sempre generoso Moreo e per un Esteves entrato forse troppo tardi ; troppi giocatori hanno messo a referto un rendimento assolutamente deficitario e quando ciò accade è praticamente impossibile fare un risultato positivo contro una delle corazzate del campionato cadetto. Tre schiaffi rimediati sulle sponde del Lario che significano un brusco risveglio anche per coloro che si erano concessi il lusso di sognare qualcosa di più di una semplice salvaguardia della categoria. Evidentemente quest’anno i sogni non abitano all’ombra della Torre Pendente, è bene farsene quanto prima una ragione.

H2o

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