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Pisa SC 2022-2023 : Il Film Della Stagione – Capitolo 6

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TRE MESI DA INCUBO PER I COLORI NEROAZZURRI

Forte dei sei punti conquistati nelle due giornate precedenti il Pisa ospita un Palermo a caccia di una posizione nei play off ; mister Luca D’Angelo decide di giocarsela con una formazione iper offensiva ma così facendo consegna il centrocampo ai rosanero che sbagliano un calcio di rigore, passano in vantaggio e gettano alle ortiche almeno altre due palle goal clamorose per chiudere anzitempo la contesa.
Ci pensa Giuseppe Sibilli con un eurogoal dei suoi a togliere le castagne dal fuoco per i neroazzurri e garantire un pareggio che profuma di vittoria per quanto visto sul terreno di gioco.
La trasferta di Modena contro un avversario reduce da tre sconfitte consecutive sembra l’occasione propizia per riprendere la marcia ma il goal in avvio di gara dell’ex Strizzolo condanna il Pisa alla prima sconfitta in trasferta da quando mister Luca D’Angelo è tornato sulla panchina neroazzurra ; è un K.O. neanche troppo meritato ma che fa male ad un ambiente che inizia a nutrire dei dubbi circa le possibilità del Pisa di andare a riprendere il duo di testa del campionato.
Arrivano comunque i tre punti nel match successivo contro il pericolante Benevento : il primo goal con la nuova maglia di Stefano Moreo e l’acuto di Matteo Tramoni sembrano rimettere le cose sul binario giusto, ma l’infortunio di Idrissa Touré getta un velo di preoccupazione sul prosieguo della stagione ; ed infatti il gigante tedesco non rientrerà più, vittima della frattura del perone.
E’ un Pisa assai raffazzonato quello che scende in Calabria per affrontare un Cosenza affamato di punti vitali per il mantenimento della categoria, mister Luca D’Angelo è costretto a varara una formazione per certi versi sperimentale ed il risultato non è quello sperato, il goal di Nasti condanna i neroazzurri alla seconda sconfitta consecutiva lontano dall’Arena Garibaldi.
Nel giorno di Pasquetta non è resurrezione completa contro un Cagliari rivitalizzato dalla cura Ranieri ma lo 0 a 0 finale è comunque un risultato da non disprezzare, ottenuto al termine di una prestazione attenta chiusa dall’occasionissima di Giuseppe Sibilli che si vede respingere la conclusione a botta sicura dal solito Radunovic.
Ma i problemi dei neroazzurri in questa parte finale di stagione sono soprattutto in trasferta e si palesano in maniera violenta contro una Ternana in caduta libera : neanche il goal iniziale di Stefano Moreo dà fiducia ad una squadra che sembra essersi tutto a un tratto smarrita, le fere la ribaltano con merito nel secondo tempo al cospetto di un avversario che dopo venti minuti esce praticamente dalla partita senza più riuscire a rientrarvi.
Si chiede a gran voce una reazione d’orgoglio contro il Bari terza forza del campionato ma l’espulsione in avvio di gara di Adam Nagy complica non poco i piani dei neroazzurri costretti a giocare in inferiorità numerica praticamente per tutta la partita ; Ernesto Torregrossa chiama – su penalty da lui stesso conquistato – ed Esposito risponde, il match sembra scivolare via sul risultato di 1 a 1 ma nel finale c’è un calcio di rigore in favore dei galletti che condanna i padroni di casa all’ennesima sconfitta di un periodo a dir poco complicato.
Ma nella circostanza desta scalpore l’episodio che vede protagonista il direttore di gara : il signor Colombo intercetta infatti in maniera evidente il pallone che dà poi il là all’azione che porta al penalty che decide la partita.
La società neroazzurra presenta reclamo per quello che assomiglia terribilmente ad un errore tecnico dell’arbitro per poi fare marcia indietro quando c’è da presentare il ricorso : un atteggiamento questo che lascia perplessi molti tifosi che avrebbero voluto una maggiore risolutezza da parte del sodalizio di via Cesare Battisti.
Con il dente ancora avvelenato il Pisa arriva quindi nella Marche per affrontare un Ascoli che ancora strizza l’occhio ai play off, ed infatti i bianconeri vincono il match e con i tre punti agganciano in classifica proprio i neroazzurri il cui unico segno di vita è il goal nel finale di un Gaetano Masucci che sembra essere l’unico calciatore a non voler alzare ancora bandiera bianca.
Anche perché il campionato sembra aver deciso di aspettare il Pisa, in zona play off nessuno riesce a piazzare l’allungo decisivo ed il match casalingo contro il già promosso Frosinone sembra fatto apposta per tornare alla vittoria e conquistare così l’accesso agli spareggi promozione post stagione regolare.
Il bel goal di Ettore Gliozzi dopo un minuto di gioco sembra essere il preludio ad un pomeriggio di soddisfazione, sarà invece una gigantesca illusione ; sì, perchè ancora una volta il Pisa si squaglia come neve al sole e viene condannato da incredibili errori individuali dei singoli calciatori – nella fattispecie Adrian Rus, Nicolas e Marius Marin – che spianano la strada ai leoni ciociari che non erano certo scesi in campo per fare la guerra ai neroazzurri.
Con il morale ormai sotto i tacchi c’è da affrontare la trasferta di Brescia : le Rondinelle giocano per il mantenimento della categoria, il goal di capitan Bisoli sembra essere la pietra tombale sulla stagione dei neroazzurri ma quando tutto sembra ormai perduto dalla panchina si alza Gaetano Masucci che regala a tutta la città altri novanta minuti di speranza.
Sì, perché i risultati dagli altri campi sono tutti favorevoli al Pisa e la sensazione è che vincere all’Arena Garibaldi contro la già retrocessa SPAL possa essere sufficiente per conquistare l’accesso ai play off.
Ed infatti nell’ultima giornata del campionato il Venezia perde a Parma ed il Palermo non va oltre il pareggio casalingo contro il Brescia ; il problema è che il Pisa si suicida cadendo clamorosamente al cospetto di una squadra già in serie C e con ben altri problemi da risolvere, a niente vale il goal di Matteo Tramoni che non riesce a dare il via ad una rimonta che avrebbe significato poter continuare a sognare qualcosa di importante.
Finisce invece fra i fischi di un’Arena Garibaldi per certi versi incredula, per certi versi disillusa da tre mesi surreali che hanno cancellato quanto di buono i neroazzurri erano riusciti a fare da quando mister Luca D’Angelo aveva sostituito in panchina Rolando Maran.
Inizia invece un’estate di riflessioni e di decisioni importanti dalle parti di via Cesare Battisti, necessarie a gettare basi solide per la stagione sportiva 2023/2024.
Ma questa è un altra storia.

FINE.

H2o

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