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Pisa – Spal: Momenti Nerazzurri

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CADE IL SIPARIO SUL TEATRO NERAZZURRO

Lo riapriremo col prossimo torneo che sarà il sesto consecutivo di Terza Serie e, con grande rinnovata curiosità, vedremo come sarà riorganizzata la squadra e con quale Proprietà.

Non era pensabile, di passare dalla bella, grintosa, convincente partita di Reggio, dove se avessimo vinto nessun avversario avrebbe avuto da lamentarsi e dove lo stesso allenatore Alberto Colombo, dopo l’ncontro conclusosi in parità ha dichiarato:< Il Pisa è la più forte squadra del torneo>, di passare dicevo, alla solita “zuppa” in casa con la Spal dove siamo tornati ad essere gli inconcludenti attori casalinghi: è stata la sesta sconfitta interna, da zona retrocessione e non da play-out.

 

A suo tempo, Braglia aveva inquadrato bene il problema del Pisa di quest’anno: < gente, abbiamo solo un uomo che può fare gol, Arma e se non va lui son dolori>.

Sacrosanta verità, Arma, purtroppo, e i motivi non ci sono chiari, ha timbrato ben poco: dalla 23.a giornata di Pisa – Savona 2-0 con un suo gol su rigore, si è fatto vivo solo nella 31.A a Lucca, partita persa 2-1, con un altro rigore. Due reti in 8 partite e con parecchi gol che si è mangiato di fronte ai portieri. Non è stato veramente da lui questo basso rendimento. Inutile girarci intorno, anche l’apporto dal mercato di Gennaio, Arrighini, Floriano (un po’ Meglio), Caponi, e con Morrone, che poi se n’è andato, hanno determinato la perdita considerevole di punti classifica non facendoci fare quel salto di qualità che ci  saremmo logicamente aspettati.

Fatto è che senza un attacco con almeno un paio di punte pericolose, capaci di risolvere le partite saltando le difese centrando la porta avversaria, non si vincono i campionati. Questo è successo a noi: Il reparto difensivo ha ben funzionato con un ottimo portiere, dei buoni terzini e mediani, anche se in ultimo ci son pesate le assenze di Rozzio e Di Cuonzo, in parte Lisuzzo.

Abbiamo visto con la Spal come con un’unica azione di rilancio, in due, Finotto e Zigoni ci hanno beffato in modo esemplare. Più volte, specialmente nelle ultime partite, il Pisa è caduto in questo modo, TANTO FUMO E POCO ARROSTO, come si dice. Agli altri bastava una discesa ben organizzata per fregarci. Ma non sarebbe stato un problema qualora avessimo avuto dei registi suggeritori e delle punte in grado di segnare un bel po’ di reti, Qust’anno abbiamo subito poco ma realizzato non in proporzione ma in modo deficitario.

Bè, è fatta, questo torneo, il sesto consecutivo in Serie C, è stato davvero il più sconcertante e deludentente e posso capire, dopo sette anni, la profonda delusione, amarezza con cui Battini si trovi adesso a pensare cosa fare, se salutare il calcio come ha ventilato o riprovare. Vedremo a breve l’evoluzione dei fatti e cosa ci riserverà il futuro calcistico Rossocrociato. A noi “non ci resta che…sperare ancora che il conduttore generale, se non sarà Battini, non perda la convinzione di potercela finalmente fare; ma una cosa rimarrà sempre, i fedelissimi di ogni settore dell’Arena non moriranno mai.

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One Comment

  1. Beppe

    06/06/2015 at 07:49

    Bene si riparte, e come di prassi è necessaria una attenta analisi degli sbagli compiuti in una annata sciagurata, sperando di migliorarsi dove è possibile…la prima mossa che poi vale il 50% di una buona programmazione è stata del presidente che forse attribuendo alla altura i deficit di preparazione della sua squadra, ha pensato bene di scegliere Bientina come sede del ritiro estivo…avrà scelto bene o male, chissà…di certo c’è che il suo portafoglio per il momento non piange e poi quest’anno si spera che le zanzare punzecchiando le natiche dei giocatori li faccia correre correre correre….sempre forza Pisa anche nel padule!

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