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Pisa Modena : Il Racconto Del Match E La Lavagna Tattica

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Con le unghie e con i denti il Pisa strappa un punto nel match casalingo contro il Modena, rimontando il goal di vantaggio dei canarini nonostante l’inferiorità numerica ; un risultato da accettare di buon grado per come si era messa la partita ma che non può soddisfare in pieno capitan Caracciolo e compagni, ancora pericolosamente vicini alla zona play out. E alla fine nonostante il pareggio ottenuto ci sono i fischi del (poco) pubblico presente all’Arena Garibaldi, con mister Alberto Aquilani bersaglio principale degli strali dei tifosi neroazzurri.

UNA MEZZA RIVOLUZIONE IN CASA PISA. Un mister Alberto Aquilani che sorprende un po’ tutti già dalla lettura delle formazioni iniziali : neroazzurri che tornano al 4-2-3-1 e che vedono il rientro nella formazione titolare di Loria, Beruatto, Piccinini, Barberis, Mlakar e Lisandru Tramoni con l’ex di turno Bonfanti schierato come centravanti di riferimento. Stupisce soprattutto la composizione della linea mediana, con Valoti chiamato a fare quel lavoro di raccordo con la trequarti che nelle ultime partite era stato chiesto a Touré ; stupisce pure l’assenza fra i giocatori a disposizione del tecnico romano di Arena mentre si rivede dopo un mese di assenza per infortunio D’Alessandro.

NESSUNA SORPRESA IN CASA MODENA. Dall’altra parte mister Paolo Bianco rinuncia al turn over nonostante le tre gare da disputare nell’arco di una settimana e si affida al solito undici iniziale delle ultime settimane, con l’unica vera novità di Riccio schierato nel terzetto difensivo assieme a Zaro e Cauz ; canarini che scendono in campo con il 3-5-2 e con Abiuso a far coppia in attacco con l’ex neroazzurro Gliozzi, mentre sulla linea mediana tocca a capitan Gerli dettare i tempi di gioco ed a Battistella e Palumbo fungere da guastatori nella metà campo avversaria.

LORIA SALVA I NEROAZZURRI. Partono decisamente meglio gli ospiti e per Loria c’è subito da sudare per salvare la propria porta dalla capitolazione : passano due minuti e il cross di Palumbo è arpionato in qualche modo da Gliozzi che rimette in mezzo un pallone che sembrava destinato a perdersi sul fondo e che invece diventa un assist d’oro per l’accorrente Abiuso che spara forte da posizione ottimale trovando il riflesso miracoloso dell’estremo difensore di casa ; il quale si ripete dopo una ventina di minuti sull’acrobazia da posizione impossibile di Gliozzi che stava per mettere a referto il classico goal dell’ex, ma ancora una volta l’opposizione del sostituto di Nicolas è di quelle da applausi. I due interventi da applausi del buon Loria non mascherano però le difficoltà di un Pisa sceso in campo con addosso un timore eccessivo e che fa una fatica del diavolo a rendersi pericoloso dalle parti di Seculin, in alcuni frangenti addirittura irretito dalla manovra tutt’altro che trascendentale di un Modena sovente eccessivamente lezioso.

MLAKAR, UN LAMPO NEL BUIO. I neroazzurri perdono per infortunio Barberis – problema al ginocchio per l’ex Monza costretto ad abbandonare il campo in barella, in bocca al lupo … – e mister Aquilani è costretto ad inserire un Veloso evidentemente ancora provato dalla battaglia contro il Venezia di sabato scorso ; ma anche i nuovi innesti fanno assai fatica a mettersi in evidenza, con Lisandru Tramoni particolarmente evanescente e Valoti che non riesce a trovare una posizione ottimale sul terreno di gioco mentre Bonfanti è lasciato desolatamente solo a combattere contro Zaro e compagni. Ciò nonostante i canarini sembrano giocare in punta di piedi e non approfittano di un avversario che a tratti sembra essere addirittura spaesato ma che nei minuti finali del primo tempo trova un pizzico di coraggio e con esso la rete dell’insperato vantaggio, dopo che Seculin con un riflesso da campione aveva respinto l’incornata a botta sicura di Canestrelli ; ci pensa Mlakar a portare in vantaggio i padroni di casa capitalizzando al meglio il lancio dalle retrovie di Caracciolo e soprattutto la marcatura assai rivedibile di Riccio e la mancata uscita di Seculin.

IL MODENA LA PAREGGIA SUBITO. Ma il vantaggio del Pisa dura giusto il tempo dell’intervallo, perché ad inizio ripresa un rinvio di Seculin trova Canestrelli impreparato nella marcatura su Abiuso che può così involarsi indisturbato verso Loria in uscita disperata, beffato dal preciso tocco del numero 90 in maglia bianca ; decisivo nella circostanza il contributo del vento che inizia a spazzare con decisione il terreno di gioco e che soffia alle spalle della compagine ospite, un fattore che accompagnerà tutte le azioni della ripresa e che di certo non aiuterà la fase difensiva di un Pisa costretto a ricominciare tutto daccapo.

VALOTI SI FA ESPELLERE, PISA IN INFERIORITA’ NUMERICA. Come se non bastasse i neroazzurri perdono pure un uomo quando il già ammonito Valoti interviene in ritardo su Zaro guadagnandosi così il secondo cartellino giallo e la doccia anticipata ; da sottolineare però la solerzia con la quale l’indisponente signor Minelli prende una decisione così importante nell’economia della contesa, una solerzia ben diversa da quella non dimostrata in precedenza quando il giù ammonito Santoro abbatteva sotto gli occhi del primo assistente il malcapitato Beruatto … Ma tant’è : Pisa in dieci uomini e Modena che inizia a credere nella rimonta, con mister Bianco che inizia a mandare in campo tutte le bocche da fuoco a propria disposizione – Strizzolo, Duca e Manconi mentre mister Aquilani prova a rafforzare gli ormeggi gettando nella mischia Touré e Barbieri in luogo di Lisandru Tramoni e Beruatto.

IL SOLITO STRIZZOLO PUNISCE I NEROAZZURRI. Come sempre ci pensa Strizzolo a dare un dispiacere alla sua ex squadra, riuscendo addirittura da terra a scagliare una sassata all’incrocio dei pali che incenerisce l’incolpevole Loria ; singolare il fatto che il signor Minelli prima annulli la rete per gioco pericoloso commesso dallo stesso Strizzolo ai danni di Barbieri salvo poi essere richiamato al monitor dal signor Irrati che lo costringe a tornare sulla propria decisione … Sotto di un goal e di un uomo e con il morale sotto i tacchetti il Pisa sembra non averne più, con mister Aquilani che si gioca le carte della disperazione Masucci e Moreo (fuori Bonfanti e Piccinini) nella speranza che possa accadere qualcosa nei minuti finali della contesa.

LA RIPRENDE CANESTRELLI. E qualcosa effettivamente succede : corner calciato alla perfezione da Veloso e Canestrelli con una poderosa incornata non lascia scampo a Seculin rimettendo il match in parità. Alla fine della fiera rimarrà l’unica vera occasione da rete creata dal Pisa nei secondi quarantacinque minuti di gioco, troppo poco per sperare in qualcosa di più di un pareggio al cospetto di un avversario tutt’altro che trascendentale ma che ha cercato la vittoria con maggiore veemenza rispetto ai padroni di casa costretti a giocare in inferiorità numerica per oltre mezz’ora.

IL MODENA RECRIMINA IN UN FINALE THRILLER. E come accade praticamente sempre quando in campo ci sono i neroazzurri i minuti di recupero si trasformano in un romanzo d’appendice. Attanagliati dal timore dell’ennesima beffa capitan Caracciolo e compagni si arroccano in difesa a protezione del risultato ed il Modena recrimina per un contatto assai sospetto fra Strizzolo e Calabresi a pochi metri dalla porta difesa da Loria sul quale il signor Minelli decide di non intervenire ; ed all’ultimo respiro sull’ultimo cross della partita i canarini troverebbero pure il goal vittoria con Duca vanificato da una posizione di fuorigioco segnalata dal signor Vivenzi e ratificata dal check del VAR che salva così il Pisa dal terzo goal consecutivo subito ben oltre il novantesimo minuto. Una sorta di record al contrario del quale non c’è da andare particolarmente fieri …

PAURA, FISCHI E CONTESTAZIONE. Quando pareggi in inferiorità numerica una gara che ha seriamente rischiato di perdere a cose normali ci sarebbe da esserne contenti, ma evidentemente a Pisa le cose normali non sono di casa … ecco quindi che il 2 a 2 contro il Modena non è sufficiente a placare la delusione di un pubblico che continua a vedere annaspare la propria squadra del cuore. Che guarda la classifica e deve convivere con un fastidioso brivido di paura dietro la schiena. Che dopo novanta e più minuti trascorsi in silenzio ritrova di colpo la voce e rivolge un coro davvero poco lusinghiero nei confronti di mister Aquilani. Che fischia una squadra ancora una volta dubbiosa sul da farsi in mezzo al campo e che alla fine rientra velocemente negli spogliatoi a capo chino. Che torna a casa con un punto in saccoccia al quale non riesce a dare la giusta interpretazione. Fa classifica ? Fa morale ? E’ il miglior viatico possibile per affrontare l’insidiosa trasferta di Cittadella di domenica prossima, con i granata veneti reduci da sette sconfitte consecutive ? Oppure è un prolungamento di un’agonia che sembra non aver mai fine ? Domande lecite che rimbombano forte nella testa di ogni tifoso e che meriterebbero una risposta, una spiegazione, una speranza, una parola. Ed invece ancora una volta è soltanto silenzio, che piaccia o meno. Imposto dalle alte sfere a guisa di panacea di tutti i mali che ammorbano l’universo neroazzurro. Un silenzio assordante che fa da contraltare ad un chiassoso dissenso. Ed è per certi versi buffo constatare come due situazioni così agli antipodi siano in grado di mettere a referto il medesimo rumore : quello di un qualcosa che si è rotto. La speranza è che non sia troppo tardi per rimettere assieme i cocci.

H2o

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