Il Pisa Siamo Noi

Pisa Frosinone : Il Commento, Chi Sale, Chi Scende

E084D81E-3240-447E-9B4B-00E0EF06A105

TifoPisa_Logo

Inizia male il 2022 per il Pisa che termina il girone di andata con la prima sconfitta casalinga di questo campionato, sconfitta che comunque non pregiudica il titolo di campione di inverno che i neroazzurri avevano già conquistato matematicamente dopo la vittoria ottenuta in quel di Cosenza. Il Frosinone espugna con merito l’Arena Garibaldi, sfruttando al meglio le evidenti difficoltà di un avversario che ha pagato un tributo davvero pesante al Covid-19 che ormai da un mese non dà tregua a capitan Gucher e compagni.

PRIMO TEMPO. Pisa che soltanto sulla carta ha recuperato tutti i propri effettivi per la gara contro i leoni ciociari : Lucca neanche in panchina, prima da titolare in questo campionato per Siega, Marin va in cabina di regia al posto di Nagy ed in attacco ci sono Marsura e Masucci supportati da Mastinu ; Frosinone invece in formazione tipo, con Ciano che vince il ballottaggio con Novakovich per il ruolo di centravanti.

Ospiti che sin da subito appaiono molto più in palla dei padroni di casa e che hanno subito una grande occasione per passare in vantaggio grazie al penalty assegnato dal signor Cosso per un fallo di Leverbe ai danni di Garritano : dal dischetto va Ciano che però si lascia ipnotizzare da uno strepitoso Nicolas che salva così la porta neroazzurra. Lo scampato pericolo non scuote però più di tanto il Pisa che fa una fatica immane a costruire qualcosa di importante dalle parti di Ravaglia, con il Frosinone che continua a tenere in mano il pallino del gioco al cospetto di un avversario che sembra avere davvero poca benzina nelle gambe.

La partita si mantiene agonisticamente vibrante e si sblocca in maniera anche inaspettata ad un amen dall’intervallo : il solito monumentale Masucci prima si libera del proprio marcatore con uno splendido colpo di tacco e quindi si inventa una sventagliata al bacio per Marsura che messo a tu per tu con Ravaglia non deve far altro che superarlo con una conclusione a botta sicura. Sembra essere il viatico ideale per disputare la ripresa, ma purtroppo così non sarà.

SECONDO TEMPO. Pronti, via ed il Frosinone pareggia : il tremebondo signor Cosso sorvola su un’evidente trattenuta ai danni di Marsura, l’azione prosegue ed il pallone arriva a Zerbin che salta secco Hermannsson e indovina il destro a giro che non lascia scampo a Nicolas. Mister D’Angelo prova ad affidarsi alla panchina, inserendo prima Gucher e Birindelli e quindi Cohen e Sibilli, ma i neroazzurri dimostrano di non averne praticamente più e si consegnano ad un avversario bravo a fiutare la grande occasione.

Ci mette una pezza gigantesca Nicolas sul colpo di testa da zero metri del neo entrato Novakovich, ma il portiere brasiliano non può nulla quando la conclusione volante dell’indemoniato Zerbin trova la deviazione di Birindelli tanto fortuita quanto decisiva che sostanzialmente scrive la parola fine sulla contesa ; c’è ancora il tempo per l’erroraccio di Leverbe che spalanca la via della rete a Novakovich che fissa il risultato finale sull’1 a 3 in favore dei gialloblu laziali.

Peccato, ci sarebbe voluto il miglior Pisa per affrontare un Frosinone che si è dimostrato essere avversario di grande valore, ma purtroppo così non è potuto essere ; adesso c’è da sperare di lasciarsi alle spalle il prima possibile gli strascichi di questo maledetto virus in modo da preparare al meglio la non facile trasferta di Ferrara di sabato prossimo, prima gara di un girone di ritorno che i neroazzurri hanno tutte le intenzioni di vivere da protagonisti.

CHI SALE. Vediamo quali sono stati i tre giocatori del Pisa che più si sono distinti nel corso del match.

NICOLAS. Para il parabile ed anche di più : reattivo al massimo sul penalty calciato da Ciano in maniera non troppo angolata, addirittura miracoloso sul colpo di testa a botta sicura di Novakovich. Incolpevole sui tre goal subiti, dove viene “tradito” da Birindelli prima e da Leverbe poi.

MASUCCI. Stretto nella morsa di Gatti e Szyminski si mette a lottare da par suo su ogni pallone, facendosi valere nel gioco di testa e conquistando calci di punizione utili per far rifiatare la squdra. Sontuoso in occasione del goal di Marsura, quando prima si libera del marcatore diretto con un colpo di tacco d’alta scuola e quindi mette il compagno di reparto nelle migliori condizioni possibili per battere Ravaglia con una sventagliata alla Beckam di rara bellezza e precisione : l’ennesima gemma da incastonare in una preziosa collana che va allungandosi a dismisura con il passare delle settimane.

MARSURA. Anche se la condizione atletica non sembra essere quella dei tempi migliori ha l’indubbio merito di provare a saltare sempre gli avversari, che su di lui non lesinano interventi ai limiti del regolamento come testimoniano i molti cartellini gialli che fa piovere sulla testa dei calciatori ospiti. Puntuale quando c’è da sfruttare al meglio la gran giocata di Masucci, forse ingenuo quando si ferma dopo essere stato vistosamente trattenuto per la maglia in attesa di un fischio del direttore di gara che purtroppo non arriva : è l’inizio della fine per i sogni di gloria dei neroazzurri, almeno per quel che concerne questo pomeriggio.

CHI SCENDE. Vediamo invece i tre calciatori neroazzurri che più hanno faticato in questa partita.

LEVERBE. Dopo diciotto partite disputate rasentando la perfezione calcistica incappa in un pomeriggio da dimenticare, con evidenti responsabilità di una condizione atletica assolutamente deficitaria ; errori assolutamente non da lui in occasione del calcio di rigore concesso dal signor Cosso per un suo ingenuo fallo ai danni di Garritano e del goal di Novakovich che chiude anzitempo i giochi, dove il suo scivolone è perfino grottesco nella dinamica. Nel mezzo una sensazione di non sicurezza alla quale non eravamo affatto abituati.

TOURE’. Quando il gigante tedesco perde praticamente tutti i contrasti ed è costantemente tagliato fuori dal fraseggio dei centrocampisti avversari, beh, significa che davvero qualcosa non funziona ; uno dei più in difficoltà dal punto di vista fisico, incapace di fare tutto quello che ha fatto finora e che lo ha eletto a beniamino incontrastato dell’Arena Garibaldi. La sua partita è il perfetto termometro della condizione generale nella quale il Pisa ha dovuto affrontare il Frosinone.

HERMANNSSON. In costante difficoltà contro uno Zerbin che contro i neroazzurri conferma di essere uno dei giocatori più interessanti di questo campionato : il numero 24 ospite lo salta secco senza soluzione di continuità e da quella parte arrivano sempre i pericoli maggiori per la porta difesa da Nicolas. Ad onor del vero molto poco aiutato da Touré che proprio non ce la fa ad interpretare correttamente la fase di non possesso.

H2o

Condividi questo articolo:
Facebook Twitter Email

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>