Il Pisa Siamo Noi

Lettera A Romeo

romeoanconetani

Romeo, così ti chiamavamo, per nome…non Anconetani, né tanto meno Presidente, solo e semplicemente Romeo, come si chiama un amico, un fratello, un po’ burbero, severo, ma sempre giusto.
Quando ti proposero di guidare il Pisa, la prendesti a ridere credendo che fosse uno scherzo, ma dopo aver deciso di intraprendere l’avventura ci fu ben poco da scherzare, anzi molto seriamente dichiarasti che saremmo andati subito in B. Fu presa come una sparata da sbruffone, una goliardata, ma al ritorno da Pagani, quando ti inginocchiasti sul suolo pisano, ben presto tutta la città si rese conto che non eri tu in ginocchio davanti a Pisa, ma Pisa in ginocchio davanti a te, ai tuoi piedi.

Un paio di campionati di B e tornasti nuovamente a tuonare che sarebbe stata promozione e così fu, in soli 4 anni dalla C, dove da troppo tempo ristagnavamo, alla Serie A.

Un sogno diventato realtà che ci proiettava nel campionato più bello del mondo da protagonisti e tutto grazie a te e, con una conduzione del vascello nerazzurro degna del più grande dei condottieri, ci hai fatto restare nelle acque del calcio che conta per molti anni, portando sotto la Torre fior di campioni in erba come Berggreen, Kieft,, Simeone, Chamot, Dunga, che a Pisa hanno conosciuto il loro trampolino di lancio e facendoci ammirare da avversari campioni come Maradona, Platini, Zico, Falcao.

Eri un profondo e fine conoscitore di ogni sfaccettatura, di ogni meandro, di ogni piega del calcio e ne eri ben consapevole, tant’è che quando ti chiesero come si fa a portare avanti il Pisa senza una grossa azienda alle spalle e con pochi sponsor rispondesti: “Bisogna essere intelligenti e forti…come sono io!”. Ma malgrado questa tua consapevolezza non potevi fare a meno di affidarti in modo quasi maniacale, ossessivo alla scaramanzia, spargendo chili e chili di sale all’Arena, portando sempre lo stesso vestito in trasferta e non separandoti mai dai tuo ninnoli, amuleti e rituali vari.

In modo quasi incredibile riuscivi a fare e ad essere tutto: Presidente, osservatore, a volte allenatore, giornalista ed editorialista per il Nerazzurro, ti vedevamo, un giorno a fianco dei potenti del calcio nelle partite della Nazionale e il giorno dopo in sede a staccare biglietti per la partita, in curva coi ragazzi della Nord e in televisione pronto a rispondere a chiunque, mettendoci per primo la faccia in una trasmissione in cui il titolo diceva tutto: Parliamo con Romeo.

Eh sì…Parliamo con Romeo, perché se si parlava del Pisa non si poteva non parlare di e con te, perché il Pisa era Tuo e solo Tuo, fatto a tua immagine e somiglianza. “In Italia comanda l’Avvocato Agnelli, a Pisa comando io!” tuonasti un giorno. E per il Pisa, il Tuo Pisa eri pronto ad ingaggiare furenti litigi con chiunque ti desse anche solo l’impressione di andare contro gli interessi della società: la Lega; gli altri Presidenti; il Sindaco, che facesti scappare dall’Arena ancor prima dell’inizio di una partita; gli allenatori, ai quali non dicevi che non davi ordini su chi schierare, solo consigli, poi stava a loro scegliere se seguirli o meno; i giocatori, ricordo quando a Spagnulo dicesti che se il suo rendimento non fosse salito avrebbe potuto aspirare al massimo a fare il portiere d’albergo e anche con noi, come quando dichiarasti che eravamo da prendere tutti a schiaffi per il poco incitamento dato alla squadra.

Disposto ad andare contro tutto e contro tutti, senza temer tempesta, senza mai fare un passo indietro, perché eri nato per pugnare e vincere.

Ma, malgrado le arrabbiature e le litigate, noi avevamo ben chiaro che tutto quello che facevi, lo facevi sempre e solo per il bene del Pisa e le gioie che ci regalavi facevano passare tutti questi piccoli screzi in secondo piano, anzi finivano proprio nel “dimenticatoio”.

Grazie a te e con te abbiamo vissuto il periodo più glorioso della storia nerazzurra, dagli anni ’20 in poi, ci hai regalato anni indimenticabili, ricordi indelebili, giornate e momenti da ricordare e raccontare: la vittoria sul campo di S.Siro a spese dell’Inter, grazie ad un gol di Pasqualino “Settebellezze” Casale, al primo anno di A; le due vittorie ottenute (sul campo!) contro il Napoli di Maradona; la vittoria contro l’Inter in 10 contro 11 con uno strepitoso gol di Paolino Baldieri e quella ottenuta grazie all’eurogol di Dunga, con Zenga che è ancora lì che cerca la palla! L’indimenticabile 2 a 0 del Piova a Cremona; la doppietta di Marione Faccenda contro il Torino con la quale ci garantimmo un altro anno di Serie A; le tre promozioni in cinque anni, che sono ancora un record e le due vittorie della Coppa più antica d’Europa…Grazie di tutto questo con tutto il cuore!

Unico, geniale, furbo, astuto, intelligente, acuto, dispotico, irascibile, furente, scaramantico, tifoso, Presidente, giornalista, allenatore, osservatore, cuoco, amico, nemico, fratello, padre, padrone, qui a Pisa sei stato tutto ma per noi sarai sempre solo e semplicemente Romeo…il solo…il grande…l’unico!

Romeo, ci manchi!

 

…butta un po’ di sale che ce n’è bisogno…

 

Senio Calvetti

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19 Comments

  1. paul

    04/11/2015 at 10:23

    Avevo 17 anni quando arrivò ROMEO a Pisa, ho avuto questa grande fortuna rispetto a chi non ha vissuto quel periodo. Con lui si viveva il Pisa 24 ore su 24, abitavo a porta a lucca vicino a lui e si andava allo stadio a mezzogiorno in una calca incredibile, era bellissimo, ancora oggi a distanza di tanti anni quando rivedo vecchi filmati o interviste o feste di promozione mi vengono i brividi. Nessuno riuscirà a entrare nel cuore dei pisani come lui, la storia del Pisa ha un solo nome, ROMEO.

  2. manuel73

    03/11/2015 at 22:48

    hai fatto sognare e innamorare del Pisa tanti ragazzi di allora come me,

    prima della partita all’Arena facevi sempre il giro di campo e ti prendevi tanti meritatissimi applausi!

    sempre grazie Romeo

  3. Andrea Bettini

    03/11/2015 at 21:38

    Che dire la lettera e’ un emblema racchiuso di quello che e’ stato Romeo per i pisani e per me , che dalla trasferta di Pagani a 14 anni ho seguito , finche’ ho potuto le sorti dei neroazzurri. Il presidente carismatico Romeo non esistera’ piu’ , anche se qualcuno negli anni , specialmente alla fine lo contestava , ma vi giuro che nella mie memorie portero’ sempre quelle Domeniche dove si andava allo stadio alle 12.00 per prendre i posti, quella calca fantastica di appartenenza che ancora oggi ci contraddistingue da molte altre tifoserie . Forza Pisa Sempre e che Romeo ci dia una mano!

  4. bruno56

    03/11/2015 at 13:56

    GRAZIE GRANDISSIMO PRESIDENTE,
    CUORE DI PISA E PROVINCIA,
    PER I MERAVIGLIOSI ANNI
    CHE CI HAI FATTO VIVERE,
    SEI E RIMARRAI PER SEMPRE NEI NOSTRI CUORI.

  5. David

    03/11/2013 at 13:06

    Senio, grazie per il bellissimo ricordo di Romeo, per chi come me ultra 40 enne ha avuto la fortuna di vivere tutta la sua era.
    Purtroppo insieme a lui se nè andata anche la nostra gioventù. Forse x quelli della nostra generazione è ancora peggio perchè rivivere un periodo come quello sarà comunque impossibile.
    Ciao Romeo e grazie di tutto

  6. renato

    10/11/2011 at 14:02

    grande romeo unico e grande presidente non ti scorderemo mai ci hai fatto vivere momenti magici con il nosto pisa ricordo quando ci aspettasti a pagani lungo la ferrovia e per le vie della città ci accompagnasti allo stadio la gente ti tirava i fiori dai balconi e dalle finestre e noi eravamo orgogliosi di avere un presidente così eccezionale

  7. Emiliano

    05/11/2011 at 03:46

    Grazie di tutto Romeo!!!
    Quanto ci manchi!!!!!
    Spero solo che un giorno i miei figli possano godere dello spettacolo calcistico che hai regalato alla mia generazione (avevo 8 anni quando conquistammo la A con Agroppi e poi mi sono goduto tutto lo spettacolo fino a quel tremendo spareggio di Salerno: che dolore vederti soffrire in quel modo!!!!)

  8. giampaolo

    04/11/2011 at 23:39

    Stasera mi sono ricollegato e sono venuto a leggere i nuovi commenti alla bella lettera di Senio. Non nascondo che ho un groppo in gola! I ricordi personali si sussuegono nella mente. Per lavoro mi sposto spesso nel centro Italia e parte del nord. In quegli anni programmavo il lavoro anche in base alle trasferte del Pisa. Ho fatto spostare riunionioni aziendali a Bergamo o a Roma, anche di 15 giorni se il Pisa era di scena su quei campi. Naturalmente per essere “fresco” alla riunione, partivo il giorno prima!!! Il ricordo più vivido è la trasferta a Perugia l’anno della promozione in A con Agroppi. Parto la mattina e verso le 11 sono vicino Perugia, esattamente a Corciano. Qua nella corsia di uscita vedo una auto ferma ed un “individuo” che si sbracciava in mezzo alla carreggiata cercando di fermare le auto in transito. Il primo pensiero fu: “ma che cazz fa quel bischero?” Quando vidi che era Romeo con manovra al limite del codice stradale svoltai verso l’uscita e mi fermai sulla rampa. Romeo venne verso di me chiedendomi, veramente sarebbe più giusto dire intimandomi una volta riconosciutomi, di accompagnarlo all’albergo dove era la squadra. Non essendoci ancora i cellulari avrebbe mandato qualcuno a recuperare l’auto ed il passeggero! Nonostante fossi in ritardo, dovevo incontrarmi con amici di Perugia, l’accompagnai chiedendogli in pegno la vittoria al Curi. Lui rise e disse “Oggi vinciamo 2 a 0!!”. Azzeccò anche il risultato!!!!!
    Era la domenica che esordivamo con lo sponsor sulle maglie: Fruttosello.
    Altri tempi, altro calcio, ma soprattutto altri Presidenti!!!

  9. Roberto

    04/11/2011 at 19:13

    Ciao Romeo
    Riposa in pace.

  10. massimiliano

    04/11/2011 at 14:53

    Un grandissimo plauso all’autore della lettera..veramente bella e vera!!
    Noi Pisani siam innamorati della nostra citta’e l’abbiamo sempre vissuta con passione e con occhio rivolto anche alla nostra storia….beh..una cosa e’certa….chi come me(43 anni…che segue il PISA da sempre)puo’ritenersi davvero orgoglioso di aver vissuto PISA nel periodo di ROMEO,potendo sostenere di aver vissuto direttamente un altro pezzetto di storia della nostra citta’!!!
    ROMEO non e’stato solo la storia calcistica di PISA…ROMEO e’stato ed e’uno spezzato importante della nostra terra!!!
    Ci manchi..

  11. simone

    04/11/2011 at 14:23

    Giampaolo,
    come me hai avuto la fortuna di vivere l’Era Romeo e come me eri ad accompagnarlo fine in fondo come un familiare….quindi penso che non servano altre parole.
    La verità che hai scritto e cioè che Romeo sia stato il primo a soffrirne penso che sia incontrovertibile, nonostante ci sia stata tanta gente che o per eccessivo dolore (voglio dargli un’attenuante) o per pura vigliaccheria è arrivata a sputargli addosso……………..

    Spero che un mio amico mi perdoni se riporto un’aneddoto da lui raccontatomi…………………….un giorno, a distanza temporale dal fallimento, Romeo passò in strada davanti al suo giardino mentre stava innaffiando il prato. Appena vide il “suo presidente” gli andò incontro per salutarlo, in maniera così decisa che Romeo si spaventò, ritraendosi inizialmente. Non appena questo mio amico gli chiese se lo stesse riconoscendo (lo aveva invitato anche al suo matrimonio), Romeo, una volta capito chi aveva di fronte e le sue intenzioni, pianse………..
    Pianse perché TROPPA GENTE lo aveva ingiuriato, accusandolo di tutto (di averci mangiato e via dicendo) nonostante anche lui avesse perso il suon bene più caro (e questa perdita lo ha portato ancor prima alla tomba,) e quindi ricevere un gesto di affetto lo toccò dentro……..
    Basta parole…….. CIAO NONNO di molti di noi

  12. Ale

    04/11/2011 at 12:42

    Gran bell’omaggio a Romeo. Purtroppo non ho potuto esserci in quell’anni di A e B e invidio all’infinito le persone che potevano essere lì presenti a vivere quei momenti,immagino la città in festa la Domenica quando il pisa era all’Arena ma anche nei giorni della settimana,penso che l’entusiasmo era a 1000,avere in squadra grandi giocatori,alcuni che si sono poi tagliati un pezzo di storia del calcio (vedi Dunga,Simeone,Vieri per direne alcuni). Vedere poi Maradona,Platini,Voller,Van Basten,Gullit,Baggio ecc ecc lì sul nostro manto erboso e provare (a volte inutilmente) a intimidirli con fischi. Ho potuto vivere “solo” la promozione in B del 2007 e poi l’anno successivo incredibile. Spero veramente che Dio ci mandi in terra uno simile a Romeo che faccia stare Pisa e il Pisa dove merita, perchè vedere il Chievo in A, il Sassuolo,il Grosseto,L’Albinoleffe in B è veramente triste. Grazie Romeo,cuore di Pisa,un giorno ti conoscerò anche io. FORZA PISA!!!

  13. gianluca

    04/11/2011 at 01:21

    COMPLIMENTI…bellissima lettera….chi la legge e non ha conosciuto ROMEO..in queste righe cè scritto tutto di lui che meglio “un si pò” io per fortuna lo conoscevo…. e sono stato fortunato a vivere il calcio ..di ROMEO….sei e rimmarrai …UNICO!!!!!!!!

  14. giampaolo

    04/11/2011 at 00:21

    Dodici anni, il tempo vola. Ricordo quei giorni con grande tristezza. Il giorno del funerale ero presente come si fa per un familiare, sia fuori della gremitissima chiesa di Santo Stefano che sui gradoni della curva per rendere l’ultimo omaggio a chi ai colori nerazzurri aveva dato tanto. I fatti parlano chiaro: non c’è stato nessuno, né prima né dopo, che ha portato in alto il Pisa come Romeo. Di Romeo mi piace ricordare soprattutto le frequentazioni, in particolar modo il primo anno della Sua gestione, al bar di via XXIV Maggio: in genere arrivava verso le 23.30, parcheggiava la Alfasud color crema e per una mezz’ora si intratteneva a parlare: Il bar era frequentato da Franco Meciani, dal Talamucci, da Formaggino ed altri dell’entourage della società. Vedeva sempre positivo anche se in alcuni momenti la squadra sembrava in difficoltà: bastava dicesse “domenica vinciamo” che i timori svanivano di colpo. E di solito aveva ragione lui! C’era così tanta fiducia nella persona che in più di una occasione rinnovavi l’abbonamento a campionato in corso senza conoscere la categoria dell’anno successivo: A o B non aveva importanza, perchè se fosse stata B era soltanto di passaggio! I 16 anni di Romeo alla guida del Pisa ci hanno fatto vivere il calcio da protagonisti, anche quando l’epilogo di un campionato era la retrocessione. Ma, ripeto, non aveva importanza, perchè era certa la risalita. Nei miei quasi 50 anni di militanza nerazzurra, non ho mai provato le emozioni e l’orgoglio di appartenere ai colori nerazzurri, come nel periodo 1978/1994. Non c’è mai stato risentimento nei suoi confronti per il fallimento, perchè ero e sono convinto che il primo a soffrirne fu proprio lui. I suoi successori non hanno avuto e non potranno avere i prossimi, lo stesso carisma la stessa forza di coinvolgimento, perchè Romeo è stato e sempre sarà l’unico Presidente.
    Ciao Romeo, grazie e riposa in pace.

  15. ale61

    03/11/2011 at 23:52

    Complimenti per la bella lettera dedicata al grande Romeo ed un po anche a tutta la nostra generazione che ha vissuto in pieno l’era Anconetani . Ricordo anch’io che il primo anno (1978/1979) Romeo dichiarò da subito che l’unico obiettivo era arrivare ad ogni costo subito alla serie B ed in quell’epoca che precedeva di poco quella delle TV locali arringava i tifosi nel cinema di Riglione (dagli anni 80 sarebbero partite le emittenti locali quindi il ‘parliamo con Romeo’). Ricordo che la partita della svolta fu la vittoria a Livorno nel Dicembre ’78 con gol di Barbana su assist di Di Prete sotto la curva dei pisani che esplose in un boato. L’ultimo atto fu la celeberrima vittoria a Pagani e poi cominciarono gli anni d’oro con la serie B e la serie A alla quale riapprodammo proprio l’anno del mundial spagnolo da campioni del mondo. Credo inoltre che chi era a Cremona in quella giornata di sole del Giugno dll’87 porterà con se per sempre quelle emozioni. Insomma la nostra generazione non potrà mai considerare come un punto d’arrivo il passare dall’anno di transizione 1 all’anno di transizione 2 come ci sta accadendo adesso. Quindi continuiamo ad incitare gli attuali ragazzotti ma non accontentiamoci mai della mediocrità confidando che presto anche i tifosi di adesso possano tornare ,come accadeva a noi, ad essere orgogliosi di portare i colori del Pisa in Italia e nel mondo.

  16. aless

    03/11/2011 at 11:43

    bellissima questa lettera

  17. claudio

    03/11/2011 at 11:29

    Bellissimo articolo, da leggere, rileggere, rileggere ancora, stampare e conservare. Complimenti. Io, che ho avuto la fortuna di vivere tutta l’epopea Romeiana, posso vantarmi nei confronti delle generazioni attuali, di averla vissuta. Romeo ci ha insegnato ad amare il Pisa e Pisa, ci ha insegnato ad essere tifosi e sportivi (sempre con le mani in tasca) come diceva lui. Ricordo in una trasmissione con Massimo Marini quando disse: “l’abitudine dei tifosi ad abbattersi dopo un goal subito non mi piace…. da domenica prossima dopo un goal subito voglio sentire più tifo che mai…. e così da quel giorno è sempre successo. Perchè LUI ha sempre avuto un’ascendente nei confronti di tutti noi!!!! Il martedì sera aspettavamo la trasmissione per sentire la voce della società perchè Lui non scappava mai, nè nel momento della vittoria nè tantomeno nel momento della sconfitta.
    Sono tanti i ricordi; uno dei più belli fu il discorso sulla balaustra della tribuna coperta dopo la vittoria di Cremona quando invitò tutti ad andare alla stazione ad aspettare i treni (cinque). Io ero sul quarto e trovare tutta la città alla stazione fu memorabile.
    Romeo sei stato mitico, grande, eroico; in una sola parola sei stato UNICO!!!!!
    Nessuna sarà mai come TE!!! Grazie di essere esistito e di averci fatto vivere tutte quelle emozioni.
    Claudio Tramonte

  18. Roberto D.M.

    03/11/2011 at 11:00

    Veramente un bell’omaggio per 12° anniversario della sua scomparsa, complimenti.
    Mi associo , come peso tutti i tifosi e mi viene spontaneo pensare che sarebbe oramai tempo anche per un “piccolo Romeo ” ma capace di riportare il nostro Pisa verso gli splendori calcistici dei suoi periodi.

  19. antonio cassisa

    03/11/2011 at 08:27

    Cuore di Pisa.
    bei ricordi.
    Fortunato e onorato di averti conosciuto.
    ciao Romeo.

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