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Paolo Bergamo : A Cittadella Arbitro E VAR Hanno Commesso Errori Tecnici Clamorosi

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Nel corso della prima puntata de “Il Neroazzurro di Massimo Marini” – programma in onda ogni martedì a partire dalle ore 21.30 sulle frequenze di Granducato TV (canale 15 del Digitale Terrestre) – è intervenuto telefonicamente l’ex arbitro internazionale ed ex designatore Paolo Bergamo : impossibile non tornare a quanto successo sabato scorso a Cittadella per provare a capire quanto il VAR effettivamente abbia migliorato il gioco del calcio in generale ed il rendimento della classe arbitrale in particolare. Paolo Bergamo.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle dichiarazioni dell’ex fischietto toscano.

All’AIA stanno cercando di trovare dei rimedi circa l’utilizzo del VAR : in serie A sono arrivati sette professionisti del mezzo tecnologico, in serie B purtroppo davanti al monitor siedono personaggi che non sono all’altezza ed anche in campo in cadetteria vediamo direttori di gara non ancora pronti come il signor Zufferli … mancano le competenze, questa è la verità, perché a Cittadella sono stati commessi errori tecnici clamorosi sia al VAR che in campo.

Il regolamento parla chiaro : il fallo di mano sanzionabile deve essere volontario, quelli sanzionati a Cittadella non lo erano assolutamente e quindi siamo di fronte a degli arbitri che ancora non hanno assimilato il regolamento. Purtroppo non c’è un numero di direttori di gara sufficienti a coprire in maniera importante anche la serie B nonostante tutti gli sforzi fatti dalla CAN in questi ultimi mesi … si sta provando a lavorare partendo dal settore giovanile, ma la realtà è che molti arbitri che adesso gravitano in serie B non sono in grado di arbitrare in cadetteria.

Ci vuole coraggio, ci vogliono insegnanti che vanno a correggere gli errori commessi durante le partite altrimenti non si va da nessuna parte. Il VAR è stato richiesto perché non c’erano arbitri all’altezza della situazione e capaci di stare al passo con i cambiamenti che ha vissuto il calcio negli ultimi dieci anni ; il problema è che la tecnologia ha addirittura peggiorato la situazione, perché non si riesce a mettere insieme quello che non vedono gli arbitri in campo a quello che vede l’arbitro al VAR. Siamo in una terra di mezzo dove i problemi sono addirittura peggiorati e sabato a Cittadella ne abbiamo avuto l’ennesima riprova.

Si parla di un problema risolvibile ? Io sono sempre stato dell’avviso che si doveva migliorare le conoscenze degli arbitri che dirigono le gare sul campo attraverso nozioni ben precise ed ore e ore passate in aula a studiare le regole di un calcio che diventa sempre più moderno ; si doveva investire per migliorare la qualità della classe arbitrale, così facendo ritengo che non ci sarebbe stato bisogno della tecnologia. O per lo meno la tecnologia doveva essere applicata solamente per il goal – non goal e per il fuorigioco, ovvero per cose oggettive e non soggettive perché il VAR dovrebbe rimanere legato soltanto all’obbiettività.

Come si fa ad interpretare l’entità di un fallo al VAR ? Non si può analizzare con la tecnologia la violenza di un’entrata, c’è l’arbitro in campo che è preposto a farlo e non può essere sostituito dal direttore di gara che è davanti ad un monitor. Il VAR non può sostituirsi all’arbitro per quel che concerne le situazioni di gioco, si rischia di dar vita ad incongruenze pericolose che possono causare addirittura l’allontanamento di imprenditori importanti dal mondo del calcio ed infatti negli ultimi anni ci sono sempre più imprenditori stranieri e sempre meno imprenditori italiani.

Così il calcio non è più un gioco, rischia di diventare una PlayStation che non attira più chi vuole investire dei soldi. So che c’è un grosso impegno da parte dell’AIA per migliorare la situazione ma tale miglioramento si vedrà fra dieci anni … è il meccanismo infernale del VAR che attualmente non funziona ed il cui utilizzo è stato completamente travisato negli ultimi anni, trasformandolo in uno strumento decisionale che è una decisione che non sta né in cielo né in terra : così non è più calcio.

H2o

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