Il Pisa Siamo Noi

Pagelle Pisa SPAL

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Un Pisa più forte delle difficoltà del momento fa un sol boccone della malcapitata SPAL e si rilancia alla grande in chiave play off ; una vittoria anche più ampia di quanto già dice il risultato finale, al cospetto di un avversario forte ma che non è mai stato in grado di impensierire davvero la porta neroazzurra. Di Marsura, Mazzitelli e Siega i goal che proiettano gli uomini di mister D’Angelo verso un finale di campionato da vivere da protagonisti. Pagelle Pisa SPAL.

Gori 6,5 : Per più di ottanta minuti è chiamato in causa soltanto nelle uscite alte, fondamentale dove giganteggia al cospetto degli avanti ospiti ; reattivo quindi a dire di no a Floccari proteggendo benissimo il primo palo e respingendo la forte conclusione dell’ex attaccante della Lazio.

Birindelli 6,5 : Gara diligente sulla corsia di competenza, improntata soprattutto a contrastare le accelerazioni di Sala prima e di Strefezza poi ; minor fortuna quando c’è da spingersi in avanti, cosa che fa non così spesso come nelle precedenti gare, ma l’equilibrio che dà alla squadra dalla sua parte è un fattore da non sottovalutare affatto.

Marin 7,5 : Ci sono quei giocatori che magari non ti riempiono l’occhio con giocate esteticamente importanti ma che nell’economia di una squadra hanno un ruolo di assoluto rilievo : ecco, il buon Marius è senza dubbio uno di questi. Anche contro la SPAL non si contano i chilometri macinati a tutto campo, i palloni sradicati ai centrocampisti avversari, le giocate sporcate a Missiroli e compagni ; non sprecasse un paio di ripartenze potenzialmente letali con passaggi fuori misura la sua partita rasenterebbe la perfezione calcistica.

Quaini 8 : Pronti, via e Strefezza lo calpesta in malo modo procurandogli una ferita alla gamba con un entrata killer che avrebbe senz’altro meritato il cartellino rosso ; il giocatore ospite viene invece graziato dal direttore di gara mentre l’ex Albinoleffe prima sembra costretto ad alzare bandiera bianca, quindi rientra in campo vistosamente claudicante tanto da far temere un’imminente sostituzione. Ed invece con il trascorrere dei minuti il buon Alessandro prende in mano le operazioni a centrocampo e non sbaglia una giocata, né in fase di possesso né tantomeno in fase di non possesso dove non lesina affatto entrate anche ruvide sui giocatori avversari ; con il pallone fra i piedi poi fa vedere le cose migliori, capendo sempre quando optare per la giocata semplice sul compagno meglio piazzato e quando invece provare la verticalizzazione improvvisa per Marsura e Marconi. A D’Angelo hanno dato un ragazzo che aveva sempre giocato fra serie C e serie D, tempo sei mesi ed è venuto fuori un giocatore che giganteggia in serie B in un ruolo fra i più complicati : applausi.

Lisi 6,5 : Spinge a più riprese sulla corsia mancina, Dickmann contro di lui ha vita davvero difficile sia quando deve contrastarne l’incedere sia quando deve scrollarselo di dosso per provare a far qualcosa di buono dalle parti di Gori. Troppo precipitoso e confusionario quando c’è da fare la giocata decisiva, sia questa il tiro in porta oppure il passaggio in the box ; soltanto in un occasione un suo tiro cross mette Gucher nelle migliori condizioni possibili per battere a rete e chiamare Berisha all’intervento miracoloso con il piede.

Gucher 6,5 : Non ha lo smalto dei tempi migliori – cosa oltretutto comprensibile visto che è tre stagioni consecutive che tira la carretta quasi ininterrottamente … – ma la sua presenza nella zona nevralgica del terreno di gioco è comunque importante per i compagni ; non si tira indietro quando c’è da battagliare per il possesso del pallone e va pure vicino al goal negatogli dal miracolo di Berisha. Vince alla distanza il duello con Missiroli, uno che qualche partita importante in carriera l’ha pure giocata …

De Vitis 8 : Non che ce ne fosse bisogno dopo tutti questi anni, ma la partita di stasera conferma una volta di più che il buon Alessandro con un fisico meno capriccioso avrebbe fatto la muffa in serie A … perché ritornare a fare il difensore centrale nella difesa a quattro dopo così tanto tempo e farlo con la naturalezza e l’efficacia dimostrate per novanta e più minuti di gioco, beh, è stato un qualcosa che ha fatto bene agli occhi ed al cuore di ogni tifoso neroazzurro degno di tale qualifica. Non sbaglia un intervento, un’uscita palla al piede, un anticipo, un contrasto, un tackle, un intervento aereo ; coadiuva alla perfezione Benedetti che il difensore centrale lo fa di mestiere e non fa praticamente toccare palla ad ogni attaccante della SPAL che si trovi a gravitare dalle sue parti. E quando ha il pallone fra i piedi ti ricordi che si sta parlando di un centrocampista prestato al ruolo per ragione di stato : la sfera inizia a girare già dalle retrovie che è una meraviglia. Bravo Ale, sembravi Caracciolo ! E mentre ti mangio con gli occhi sorrido al pensiero che con un difensore come te da superare tuo padre Totò di goal ne avrebbe segnati tanti meno …

Marconi 7 : In una serata dove le luci della ribalta se le prende il compagno di reparto Marsura al bomber neroazzurro non resta che guerreggiare contro Vicari e compagni e provare a conquistare palloni importanti dai quali far partire le offensive alla porta difesa da Berisha. Partita da centravanti di manovra, e la interpreta al meglio ; lo scotto da pagare è la scarsa pericolosità negli ultimi sedici metri, ma è un particolare sul quale stavolta soprassediamo volentieri anche perché su un pallone conteso di testa a Okoli nasce il goal di Marsura che stappa la contesa.

Benedetti 7,5 : Asencio chi ? L’ex di turno, quello con il dente costantemente avvelenato nei confronti dei colori neroazzurri, quello in lacrime ai microfoni di DAZN che si lagnava che a Pisa era stato trattato male, quello che dopo il goal segnato a Gori con la maglia del Cosenza aveva scomodato aiuti divini, insomma, lui, questa volta dovrà chiedere lumi ai compagni per sapere di che colore fosse il pallone. Perché il buon Simone non gliela fa vedere davvero mai ; non contento si mette ad impostare il gioco dalle retrovie come il compagno di reparto De Vitis e quando ne ha la possibilità si spinge in avanti in cerca di fortuna, risultando assai fastidioso da contrastare in area di rigore estense ; per par condicio – perché alla fine si parla di un bravo ragazzo – riserva il medesimo trattamento a Tumminello e Floccari che entrano nel secondo tempo e per i quali l’area di rigore neroazzurra rimane territorio off limits. In una parola : insuperabile. Non resta altro da fare che provare a vedere se alla PlayStation le cose vanno diversamente …

Mazzitelli 8 : Quando il centrocampista scuola Sassuolo ha queste giornate in categoria non ce n’è per nessuno, inutile fare tanti altri discorsi ; oltretutto i dirimpettai erano giocatori di levatura assoluta – Mora, Segre, e Missiroli – ma ciò nonostante il numero 36 in maglia neroazzurra li sovrasta in entrambe le fasi di gioco, risultando a tratti addirittura maramaldeggiante nella zona nevralgica del terreno di gioco. Ciliegina sulla torta di una prestazione super è il morbido colpo di testa con il quale chiude i giochi anzitempo, un goal che finalmente vale tre punti e non uno soltanto come nelle tre occasioni precedenti che lo avevano visto andare a rete in tre partite finite 2 a 2 : stavolta la gioia è da vivere al cento per cento.

Marsura 8 : L’inizio non sembra essere dei migliori, sbatte spesso contro Tomovic che sembra avergli preso le misure ; ma poi il numero 4 ospite si fa male ed al suo posto entra Ranieri e le cose per l’ex Livorno migliorano, visto che né il nuovo entrato né tantomeno Okoli sembrano leggere i suoi spunti offensivi. A fine primo tempo segna un goal da rapace d’area di rigore, arrivando per primo su un pallone vagante e facendo secco Berisha con un sinistro di rara violenza ; nella ripresa orchestra alla perfezione il contropiede che porta al goal di Mazzitelli, impreziosito da un cross con il mancino che è un arabesco di rara bellezza. E pensare che su di lui facevano ironia soggetti la cui squadra del cuore sono ormai due anni che casca dal giornale … i misteri del giuoco del calcio …

Belli 6 : Ultimi minuti in campo per arginare le ultime iniziative di Strefezza, sicuramente il più attivo in casa SPAL : missione compiuta.

Palombi 6 : Neanche dieci minuti per lui ma sufficienti per sfiorare il goal al termine di uno dei tanti contropiede messi a referto dai neroazzurri nella ripresa : il suo tocco non ha la precisione necessaria per superare Berisha.

Siega 7 : Segue come il più consumato degli attaccanti il coast to coast di Pisano e si fa trovare perfettamente appostato sulla linea di porta per realizzare di testa il goal che è il punto esclamativo di una serata da incorniciare per i colori neroazzurri.

Pisano 7 : Non fa in tempo ad entrare che si fa tutto il campo in ripartenza per poi mettere in mezzo un pallone che sporcato da Vicari diventa oro per Siega : quando si dice subentrare con lo spirito giusto …

D’Angelo 9 : Ma guarda un po’ cosa ti combina un allenatore che tre giorni fa era bollito, in confusione, stanco di guidare il Pisa, avente fatto il suo tempo, da esonerare se si vuole puntare a qualcosa di meglio (tanto per riportare una minima parte delle cazzate apparse sui social dopo la sconfitta di Cittadella) … Senza una delle armi migliori a disposizione – ovvero la turnazione di uomini ed energie che in questi tre anni ha fatto spesso le fortune del suo Pisa – conferma in larga parte l’undici iniziale di venerdì scorso ma riesce a mandare in campo una squadra da battaglia che annienta il più quotato avversario, incapace per novanta e più minuti di gioco di trovare il bandolo della matassa. SPAL surclassata sotto tutti gli aspetti, mosse azzeccate in toto, sostituzioni fatte addirittura dopo l’ottantesimo e comunque decisive : leggi Pisano e Siega che confezionano il terzo goal. Anche stasera i neroazzurri erano in emergenza totale, ma non se ne è accorto nessuno ; a testimonianza che come sempre questo gruppo di lavoro riesce ad esaltarsi quando le difficoltà appaiono insormontabili, perché è composto da uomini veri guidati da un allenatore che in categoria ha davvero pochi eguali. Spiegatelo voi allo spettatore occasionale che quello con alle spalle centinaia di panchine in serie A era Marino, che io proprio non ci riesco …

H2o

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