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(Non) Pagelle Cittadella Pisa

Pagelle

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Non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta.

Una delle frasi maggiormente usate (ed abusate) quando si racconta lo sport in generale ed il calcio in particolare.

Ed in terra veneta il Pisa ha lottato al massimo di quelle che erano le proprie possibilità in questo momento così particolare, dove infortuni e positività al Covid-19 la fanno da padrone all’interno del gruppo squadra neroazzurro.

Il Cittadella è avversario tosto e rodato per la categoria ed avrebbe senza dubbio meritato di essere affrontato nel pieno delle proprie possibilità : purtroppo questo non è accaduto ed i motivi sono ben noti e non meritano ulteriori approfondimenti.

La vittoria dei granata è stata netta, al cospetto di un Pisa che è riuscito a rimanere comunque dentro la partita senza però trovare il verso di minacciare più di tanto la porta difesa da Kastrati.

Come se non bastasse l’impegno ravvicinato contro la SPAL di lunedì prossimo ha senza dubbio condizionato le scelte di mister D’Angelo che per l’occasione si è riscoperto alchimista alle prese con le energie dei suoi ragazzi da centellinare scientificamente, operazione questa che a qualcuno ha magari fatto storcere la bocca ma che è stata assolutamente necessaria per non compromettere in partenza la gara contro la compagine estense.

Fra esordienti più o meno totali, calciatori rispolverati per l’occasione e giocatori in campo per novanta e più minuti nonostante la spia della riserva fosse ben accesa sul cruscotto neroazzurro contro il Cittadella si è fatto quello che si è potuto fare, rimediando alla fine una resa ma con l’onore delle armi.

Non me la sento quindi di dare i soliti numeri del dopo partita che rischierebbero in qualche modo di mortificare l’impegno che tutti i calciatori in maglia neroazzurra hanno saputo mettere contro il Cittadella, impegno che sarebbe da dieci in pagella per tutti coloro che sono scesi in campo nonostante il fantasma del Covid-19 bussasse loro costantemente sulla spalla con fare assai maleducato ed irrispettoso.

L’unico numero, l’unico voto che mi sento di dare è a quel destino che ha molto poco democraticamente deciso che il Pisa dovesse affrontare tre gare chiave della propria stagione – Reggina, Cittadella e SPAL – nelle peggiori condizioni possibili.

Perché la rincorsa messa a referto da capitan Gucher e compagni in questi ultimi mesi non avrebbe certo meritato questo scenario grottesco : dover giocare ad handicap le tre gare chiave della stagione, quelle che con ogni probabilità avrebbero dovuto definitivamente decidere quale sarebbe dovuto essere l’obbiettivo dei neroazzurri in questo finale di campionato.

Ecco perché al destino di cui sopra mi sento di dare con tutto il cuore, a guisa di professore molto stronzo, un bello zero tagliato.

H2o

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One Comment

  1. Raga

    13/03/2021 at 13:46

    Bravo D’Angelo a inventarsi la squadra in situazione di emergenza, ma Pisa in forte calo nelle ultime due gare, speriamo di uscirne presto.
    FORZA PISA!!!

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