Il Pisa Siamo Noi

(Non) Pagelle Pisa Lecce

Pagelle

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Nonostante siano passate già sei ore dal triplice fischio dell’ineffabile signor Marinelli di Tivoli e nonostante mi sia lanciato in un commovente quanto improbabile training autogeno per autoridurmi a più miti consigli devo ammettere che proprio non ce la faccio.

Volevo mettermi a fare le consuete pagelle di ogni santo post gara ma devo ammettere che proprio non ce la faccio.

L’umana natura è caratterizzata dalla debolezza, la mia particolarmente a questo punto.

Perché stare a vivisezionare la prestazione di capitan Gucher e compagni dopo la partita farlocca alla quale ho assistito questo pomeriggio è un qualcosa che va ben oltre le scarse capacità del vostro umile scribacchino.

La cui fragile mente è rimasta impantanata al minuto trenta di Pisa contro Lecce, quando il signor Christian Maggio – con sulle spalle centinaia e centinaia di partite disputate in serie A e con diverse presenze con la maglia della Nazionale – ha pensato bene di abbattere il signor Simone Palombi che tutto solo davanti al signor Vasconcelos Gabriel stava provando a concludere a rete.

Difficile descrivere con le parole quello che ben si evince dalle immagini televisive : il signor Simone Palombi ha il totale controllo della sfera mentre il signor Christian Maggio arriva da dietro, il pallone non lo vede nemmeno e non trova niente di meglio da fare se non sedersi sulla schiena del malcapitato avversario che non può fare altro che cadere abbattuto da un vero e proprio colpo di culo volante – ripeto, ci sono le immagini che vanno a corroborare tale descrizione.

In un mondo perfetto è calcio di rigore in favore della squadra nella quale gioca il signor Simone Palombi e cartellino rosso ai danno del signor Christian Maggio reo di fallo da ultimo uomo su un avversario che è protagonista di una chiara occasione da goal.

In un mondo perfetto appunto, perché in un mondo di merda come quello nel quale stiamo nostro malgrado vivendo e del quale il calcio è purtroppo specchio fedele l’ineffabile signor Marinelli di Tivoli decide di chiudere occhi, naso ed orecchie e di non fischiare alcunché lasciando correre incredibilmente il gioco.

Sempre nel medesimo mondo di merda di cui sopra il signor Marinelli di Tivoli, trascorsa un’oretta scarsa dall’episodio incriminato, decide magicamente di aprire di colpo occhi, naso ed orecchi e di concedere il penalty in favore del Lecce per un intervento del signor Simone Benedetti ai danni del signor Liam Henderson molto meno evidente rispetto al contatto avvenuto nel corso della prima frazione di gioco nella medesima area di rigore.

Dal dischetto va bomber Coda che fulmina Gori e regala al Lecce tre punti forse decisivi nella corsa dei salentini alla serie A, tre punti ottenuti praticamente senza mai tirare in porta ma chissenefrega, la squadra favorita alla vigilia ha vinto e buonanotte ai suonatori.

Ecco perché di mettermi a fare il solone della tattica e della tecnica, a disquisire sulla formazione iniziale e sulle sostituzioni, a giudicare lo stato di forma dei calciatori neroazzurri, beh, questa sera proprio non me la sento.

Sicuramente perché sono un modesto scribacchino che si limita a fare della mera cronaca sportiva e quando invece c’è da scrivere di cinema non ho le competenze necessarie per farlo in maniera perlomeno decente.

Perché Pisa Lecce di questo pomeriggio è stato un film e non certo una partita di calcio, durata appena mezz’ora e cioè il tempo necessario a mettere in atto il colpo di teatro che ha trasformato una sana competizione sportiva in un’ignobile farsa che meriterebbe di essere commentata solamente con delle sonore bestemmie.

Certo, in un mondo perfetto aggrapparsi alle decisioni arbitrali – da un anno nel novanta per cento dei casi avverse ai colori neroazzurri – è l’alibi dei perdenti.

Sempre nel medesimo mondo perfetto gli arbitri possono sbagliare perché sono esseri umani, poveretti, e non vanno di certo condannati se commettono errori, anzi, cattivone io che scrivo queste righe colme di risentimento.

Ed in tale mondo perfetto è sempre bene ricordare che alla fine del campionato favori e torti arbitrali si compensano, il che mi fa pensare che nelle prossime tre gare casalinghe il Pisa avrà tutti quei penalty a favore che non ha avuto per un intero campionato.

Ma siccome sono una brutta persona e sono sempre più convinto che si viva in un mondo di merda non ho remore a dire apertamente che secondo me nell’economia del campionato non si compensa un cazzo, che ci sono squadre palesemente favorite dalle decisioni arbitrali e che spesso molte compagini sono loro malgrado protagoniste di uno squallido teatrino che ormai non fa più ridere nessuno se non i soliti privilegiati da potentati superiori ignoti a noi comuni mortali ma che agiscono con decisione per incastrare i pezzi del puzzle come più li aggrada.

E di essere una brutta persona me ne rendo ancora più conto confrontando quanto sto vomitando su carta virtuale con la signorilità dimostrata in sala stampa nel post gara del signor Alessandro De Vitis e con il silenzio assordante dei vertici della società neroazzurra che dopo una stagione intera di episodi avversi scelgono la via dello stile e dell’aplomb e continuano a non commentare gli scempi che ormai vanno in scena con inquietante cadenza.

In un mondo perfetto tale educazione meriterebbe riconoscimenti e pubblici encomi.

Ed invece nel mondo di merda nel quale viviamo c’è da chinare il capo e cedere il passo a coloro che piangono in maniera preventiva, a quelli che urlano più forte degli altri, a chi ce l’ha più duro ma non certo per meriti personali, a chi è forte su tavoli molto più nascosti rispetto a quel rettangolo verde che tutti noi abbiamo sotto gli occhi e sul quale troppo spesso vanno in scena spettacoli pietosi che altro non fanno se non allontanare sempre di più i tifosi da uno sport che sarebbe meraviglioso ma che anno dopo anno in molti si mettono d’impegno per trasformare in una merda proprio come quel mondo nel quale stiamo vivendo.

H2o

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One Comment

  1. marco

    06/04/2021 at 22:27

    Così, giusto per completare, uno degli assistenti (?) era quel Bercigli fiorentino che fece annullare il gol di Benedetti a Chiavari. Il quarto uomo, Prontera, bono anche lui.
    Ci va bene solo con Robilotta quarto uomo.

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