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Pagelle Monza Pisa

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Un Pisa pressoché perfetto sbanca Monza e regala ai propri tifosi una serata da ricordare a lungo : contro i più quotati avversari i neroazzurri non tremano affatto, colpiscono subito duro grazie alla doppietta mortifera di Palombi e quindi gestiscono con raziocinio e maturità invidiabili il risultato, anche grazie ad un Gori miracoloso nel respingere il calcio di rigore di Boateng che avrebbe rischiato di riaprire la contesa. Lezione di tattica impartita da mister D’Angelo al collega Brocchi. Pagelle Monza Pisa.

Gori 8 : Attento nel primo tempo sulle due conclusioni di Frattesi, la posizione di fuorigioco di Diaw toglie dal tabellino della gara l’intervento felino con il quale aveva respinto la conclusione ravvicinata dell’attaccante ex Cittadella ; poco male, perché nella ripresa prima vola a mettere in corner il colpo di testa assai insidioso di Boateng e quindi respinge da campione il calcio di rigore che l’ex Milan aveva incrociato con violenza alla sua destra. C’è anche la sua firma su una delle vittorie più belle degli ultimi anni.

Birindelli 7,5 : Come contro la Salernitana mette a referto una prestazione maiuscola, sia dal punto di vista difensivo sia quando ha la possibilità di spingere sulla corsia di competenza ; oltretutto gli tocca in dote il più ispirato degli avversari, Mota, che nonostante i continui guizzi riesce comunque a disinnescare quando si avvicina troppo alla porta difesa da Gori. E quando accelera sono dolori per Sampirisi che difficilmente riesce a prendergli le misure.

Siega 7,5 : Il lavoro oscuro che per l’intera durata della partita si sobbarca il buon Nicholas può magari non riempire l’occhio dell’osservatore poco attento ma è di capitale importanza nell’economia della partita del Pisa : il suo pressing costante sporca le geometrie di Scozzarella, Barillà e Frattesi e fa pendere l’ago della bilancia della contesa decisamente dalla parte dei neroazzurri, che sui palloni recuperati sulla linea mediana sostanzialmente vincono la partita. Il soldatino perfetto che va alla guerra e sa farsi valere su tutta la linea, la mezzala che non ti aspetti e che è decisiva per le fortune della truppa rossocrociata grazie ad un’abnegazione fuori del comune. Applausi.

Caracciolo 8 : Non sbaglia un intervento che sia uno, cancella dalla contesa Diaw che il pallone lo vede soltanto all’inizio dei due tempi quando è fermo nel cerchio di centrocampo ; quando poi mister Brocchi getta nella mischia Balotelli sostanzialmente fa ancora meno fatica a far muro davanti a Gori, tanto che è difficile spiegare all’osservatore distratto che in Nazionale ci ha giocato l’attaccante del Monza e non il difensore neroazzurro che una volta di più si conferma calciatore che ben poco ha a che fare con la serie B.

Palombi 8 : Quando un attaccante nei primi quindici minuti di gioco tocca due palloni e realizza due goal, beh, c’è davvero poco da aggiungere. Il giocatore scuola Lazio è fondamentale nel gioco di mister D’Angelo per dare profondità alla manovra offensiva dei neroazzurri e contro il Monza lascia per fortuna in albergo la iella che si portava appresso da troppe settimane e che lo aveva fatto diventare davvero troppo intimo con i pali e le traverse delle porte avversarie. Due goal da centravanti vero, due letture perfette degli orrori difensivi dei padroni di casa che vanno in tilt sulle verticalizzazioni di Mazzitelli, due rasoiate che non lasciano scampo a Di Gregorio e mandano il Pisa in paradiso ; sfiora addirittura il terzo goal a fine primo tempo ma il numero 22 di casa in qualche modo fa muro con il corpo. Match winner.

Quaini 7 : Una delle sorprese della serata che ormai inizia a non essere più una sorpresa : contro avversari dai nomi altisonanti il giovane centrocampista non trema affatto e si fa valere in entrambe le fasi di gioco, recuperando molti palloni e giocandone altrettanti con precisione e personalità. Oltretutto gioca buona parte della gara con il peso del cartellino giallo sulle spalle, ma ciò non gli impedisce di farsi valere in fase di interdizione quando il Monza prova il tutto per tutto per rientrare in partita ; ormai è evidente che su di lui mister D’Angelo può contare anche nelle gare più complicate.

Lisi 7 : Non riesce mai ad essere veramente decisivo dalle parti di Di Gregorio, è vero, ma soprattutto nel primo tempo è una spina nel fianco costante per la difesa dei padroni di casa e per il povero Donati che se lo vede arrivare a tutta velocità senza soluzione di continuità e soprattutto senza che i compagni del centrocampo gli diano una mano in fase di raddoppio della marcatura. Mette in mezzo molti palloni ed in un paio di circostanze prova anche la giocata personale, sempre senza la giusta precisione ; ma è un martello costante che contribuisce a sgretolare le (poche) certezze dei padroni di casa ; oltretutto quando è costretto sulla difensiva sa farsi rispettare alla grande, visto che Boateng non lo salta praticamente mai.

Varnier 7,5 : Come Caracciolo è implacabile sugli attaccanti avversari ed è praticamente insuperabile nel gioco aereo, dando oltretutto la sensazione di aver pienamente recuperato dall’infortunio patito lo scorso mese di ottobre ; mezzo voto in meno per l’intervento scomposto su Mota che determina il calcio di rigore in favore del Monza, in quella circostanza avrebbe magari dovuto temporeggiare visto che anche Lisi era in chiusura sull’ex attaccante della Virtus Entella. Giusto per trovare il pelo nell’uovo di una serata sostanzialmente perfetta per i neroazzurri …

Gucher 7 : Qurl diavolo di mister D’Angelo te lo inventa trequartista alle spalle di Marconi e Palombi ed il capitano non tradisce, mettendoci tutto ciò che è necessario per fare la differenza in positivo anche in una zona del campo a lui non troppo familiare ; ci mette soprattutto tanto dinamismo finendo la gara in riserva di ossigeno, ma la sua assistenza per gli attaccanti neroazzurri è comunque preziosa ed inoltre riesce spesso ad orchestrare interessanti ripartenze con giocate tanto semplici quanto efficaci. Dove lo metti lo metti, sul calciatore austriaco puoi sempre contare : non è che si diventa capitano di una squadra importante come il Pisa perché mancava uno, eh …

Marconi 7 : Lascia il ruolo di bomber a Palombi ma riesce comunque a lasciare il segno : i suoi movimenti senza palla sono fondamentali per mandare in tilt il fragile meccanismo difensivo dei padroni di casa e per creare quegli spazi invitanti nei quali il compagno di reparto sguazza come un pesce nell’acqua. Prova comunque a far male a Di Gregorio con una bordata da fuori area nel primo tempo e con una frustata di testa nella ripresa, ma in entrambe le circostanze la mira lascia di poco a desiderare.

Mazzitelli 8 : Vedi Caracciolo : ma che ci fa questo in serie B ? Le due verticalizzazioni che mandano in porta Palombi sono lampi accecanti che abbagliano i malcapitati avversari e certificano le doti tecniche superiori di un centrocampista bravissimo quando ha il pallone fra i piedi e forse anche più bravo quando si tratta di andare a sradicarlo ai dirimpettai che nonostante i cognomi altisonanti con lui non la spuntano praticamente mai. Un martello in mezzo al campo per novanta e più minuti di gioco, qualcuno a Monza se lo sognerà anche stanotte …

Belli 7 : Ritrova il campo dopo l’infortunio patito ad inizio 2021 e riprende da dove aveva lasciato : prestazione di sostanza sull’out di sinistra ed avversari mai in grado di sfondare dalla sua parte.

Vido 7 : Fra le linee di un Monza che prova in tutti i modi a rientrare in partita riesce sempre a creare scompiglio negli ultimi venti metri quando ha il pallone fra i piedi ; non trova mai la giocata decisiva ma le sue molte azioni di alleggerimento allontanano il pericolo dalle parti di Gori, ed in una circostanza è anche bravo Di Gregorio a respingere con i pugni il suo destro violento.

De Vitis 7 : Ultimo quarto d’ora in campo per mettere ordine sulla linea mediana e per fare il frangiflutti con i piedi buoni davanti alla difesa : missione compiuta alla perfezione.

Beghetto S.V.

Marsura S.V.

D’Angelo 9 : Diventa anche difficile trovare le parole giuste per commentare l’ennesimo capolavoro tecnico e tattico di un allenatore che in categoria ha davvero pochi eguali. Nella città famosa in tutto il mondo per il suo Gran Premio di Formula 1 mi punge vaghezza di ricorrere alla metafora automobilistica, con il tecnico neroazzurro alla guida di un’onesta macchina sportiva e con mister Brocchi al volante di una spider corredata di un rombante motore dalla forza di cento cavalli ; spingendomi oltre in tale parallelismo ed analizzando la profondità delle due rose, i nomi dei calciatori e gli euro spesi in sede di calciomercato oppure quelli relativi al monte ingaggi, beh, si potrebbe azzardare addirittura un Brocchi novello Lewis Hamilton alla guida di una Mercedes fiammante ed un D’Angelo più simile ad uno dei fratelli Slag alle prese con la non proprio tecnologica Macigno-mobile (chi conosce le Wacky Races capirà …). E se contro ogni pronostico alla fine è proprio mister D’Angelo a trionfare sulla linea del traguardo significa che qua siamo dinnanzi ad un allenatore che sa usare il materiale umano a propria disposizione come pochi, pochissimi ; la Macigno-mobile a forza di colpi di clava supera di slancio la Mercedes che sbanda alla prima curva e non si riprende più, tanto che il quotato pilota inizia ad essere messo seriamente in discussione dalla propria scuderia. Questa serata è anche la vittoria di un certo modo di fare calcio, quello che premia uomini veri capaci di affrontare a petto in fuori i marosi del campionato  a discapito di costose figurine che spesso fanno assai fatica a diventare squadra ; i soldi non sono tutto, spesso è il come vengono impiegati che fa la differenza. Davide che batte Golia : è la storia più vecchia del mondo ma cazzo, quanto è sempre bello raccontarla !

H2o

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One Comment

  1. paolo fulceri

    13/02/2021 at 12:35

    Bravo Gabriele. Peccato però che mi hai fatto perdere la scommessa con la mia dolce metà. Avevo detto che avresti fatto un articolo di NON pagelle, non sentendotela di dover dare 9 a tutti, con eccezione di un 10 a Gori Palombi e Mazzitelli e se possibile non 10 e lode ma UNDICI a D’Angelo. Per restare nella metafora F1/Wacky Races a me il povero Brocchi sembrava piuttosto sull’Insetto scoppiettante… E ultima considerazione: non per fare il solito, vecchio (cheppalle) vittimismo, ma guarda caso quando si trova un arbitro che fa l’arbitro e non ha pretese di giocare anche lui la partita, il Pisa fa sempre il suo figurone, ogni allusione a Lecce (per esempio) non è casuale. Perché è vero che anche noi ogni tanto ci facciamo male da soli maaaa… vabbè ci siamo capiti. Forza Pisa e abbasso la pandemia che ho voglia di tornare allo stadio, uffa.

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