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“Nacho” Castillo : Mi Sento Fiero Di Aver Indossato La Maglia Neroazzurra

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Davvero un gradito ospite quello che è intervenuto telefonicamente nel corso della puntata numero 104 di Finestra sull’Arena : José Ignacio “Nacho” Castillo, indimenticato ed indimenticabile bomber del Pisa targato Gian Piero Ventura ed attuale recordman di goal segnati in una stagione nel campionato di serie B con la maglia neroazzurra. Con lui si è parlato di passato, presente e futuro per quel che concerne il calcio all’ombra della Torre Pendente. José Ignacio Castillo.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle dichiarazioni dell’attaccante argentino.

In Argentina è tutto ok nonostante le complicazioni dovute al Covid-19, per fortuna qua sono state prese misure restrittive in maniera immediata ed alla fine non ci sono stati così tanti contagi e decessi.

A Pisa ho vissuto un anno fantastico, eravamo una grande squadra ; ho segnato molti goal che mi hanno spalancato le porte della serie A, l’averi voluta giocare con la maglia neroazzurra ma in quel finale di stagione ci furono troppi infortuni che condizionarono il nostro rendimento, e poi arrivò una nuova società che causò molti problemi a tutto l’ambiente, problemi che conoscete meglio di me. Mi ricordo che venni ceduto per un milione e settecento mila euro, e mi ricordo che avrei dovuto ricevere un premio legato alle mie prestazioni della stagione precedente ma io quei soldi non li ho proprio visti …

Sono passati tanti anni da allora … adesso vedo che il Pisa sta andando bene e che ha trovato un ottimo attaccante come Marconi che ha segnato molti goal nonostante l’infortunio al ginocchio ; a volte si deve essere fortunati durante un campionato ed essere sempre a disposizione per poter segnare molti goal, so che il record di reti in serie B è ancora mio ma Marconi avrà ancora tempo per provare a superarlo. Io quel record lo tolsi a Piovanelli ma credo che per la gente di Pisa consideri Lamberto più idolo del sottoscritto.

Quella squadra era una macchina da guerra, una macchina perfetta, assomigliava al Napoli di Sarri ; purtroppo eravamo un poco contati e la panchina non era forse all’altezza di molti titolari, dispiace perché poteva essere l’anno giusto per approdare in serie A. La partita che giocammo a Spezia ? Doveva finire 8 a 1, sbagliammo un numero incredibile di goal su un terreno di gioco che era praticamente un pantano ma per fortuna noi avevamo Kutuzov dalla nostra parte … Sono fiero di aver indossato la maglia neroazzurra, più passano gli anni e più me ne rendo conto, forse sto invecchiando.

Quando un attaccante non riesce a fare goal è una tragedia, soprattutto per quelli che abitano a casa insieme a te … penso a mia moglie che doveva sopportarmi quando tornavo a casa arrabbiato dopo la partita. Fare goal è difficile, ve lo posso assicurare, a volte giochi benissimo ma non la butti dentro e per un attaccante è un qualcosa difficile da digerire. Ma quando in campo dai tutto, quando fai il professionista e sposi interamente la causa della società che ti dà lavoro è impossibile non lasciare un buon ricordo nella gente.

Adesso faccio l’allenatore, ho fatto pure il corso a Coverciano un paio di anni fa ; mi sto preparando per tornare in Italia ed avere un’opportunità. Mio figlio ? Gioca a calcio, ha 14 anni ed è alto 1,85 metri … speriamo che anche lui possa fare bene nel mondo del calcio. A Pisa sono tornato parecchie volte ma mai allo stadio, mi piacerebbe tornare all’Arena Garibaldi prima o poi a veder giocare i neroazzurri.

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