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Monza Pisa : Il Commento, Chi Sale, Chi Scende

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Quando praticamente tutto sembrava ormai compromesso il goal all’ultimo respiro del giocatore meno atteso della compagnia raddrizza in parte le cose per il Pisa e lascia tutto aperto in vista della finale di ritorno da giocare nel catino infuocato dell’Arena Garibaldi ; il goal di Berra è un pugno alla bocca dello stomaco per un Monza che già pregustava il poter scendere in Toscana forte del doppio vantaggio e che invece questa notte rivedrà i fantasmi di quella finale di quindici anni fa quando partendo dalla medesima situazione di punteggio furono poi i padroni di casa a spuntarla nella corsa verso la serie B. Fra tre giorni sapremo se la storia continuerà ad avere il vizio di ripetersi.

PRIMO TEMPO. Pisa in campo con la medesima formazione iniziale vista sabato scorso contro il Benevento ad eccezione di Lucca al posto di Torregrossa ; Monza che invece di presenta con Molina al posto di D’Alessandro sulla corsia di destra e con la coppia offensiva tutta tecnica e velocità formata da Dany Mota e Ciurria. E sono proprio i due attaccanti di casa a costruire il vantaggio dei brianzoli dopo appena nove giri di lancetta : Ciurria fa un gran lavoro sull’out di sinistra – bravo Carlos Augusto con il suo movimento a portare via Birindelli dalla zona di competenza – e serve un gran pallone all’accorrente Dany Mota che con un preciso tap-in di prima intenzione non lascia scampo a Nicolas.

I neroazzurri non si scompongono più di tanto ed iniziano ad imbastire iniziative pericolose dalle parti di Di Gregorio, che prima vede Puscas non arrivare per un soffio sul bel cross di Lucca e quindi ringrazia la scarsa mira dell’attaccante rumeno che imbeccato alla perfezione dal solito imprendibile Birindelli sparacchia malamente sul fondo da posizione invidiabile. La prima frazione di gioco si chiude con una bella azione corale della compagine ospite che porta Benali a tu per tu con l’estremo difensore di casa, bravissimo a chiudere lo specchio della porta in uscita al giocatore libico.

SECONDO TEMPO. Sembra partire meglio il Pisa, con Lucca che spara addosso a Di Gregorio un destro potente ma troppo centrale da ottima posizione ; ma il Monza non sta a guardare e l’ennesima progressione di Carlos Augusto sulla corsia mancina si chiude con un cross teso per l’accorrente Barberis che trova la deviazione volante e la risposta da campione di Nicolas che gli nega il goal dell’ex. Primi cambi da una parte e dall’altra, ed i nuovi entrati sono subito protagonisti visto che Sibilli fa il diavolo a quattro in area di rigore biancorossa e prova il sinistro che manda il pallone a stamparsi sul palo alla sinistra di Di Gregorio.

Ma sono le sostituzioni di mister Stroppa che danno immediatamente i frutti sperati : scappa via D’Alessandro sull’out di destra e mette in mezzo un pallone d’oro per il colpo di testa di Dany Mota che trova la riposta provvidenziale di Nicolas che però non può opporsi al successivo tap-in di Gytkjaer che si fa trovare al posto giusto al momento giusto. L’U-Power Stadium esplode di entusiasmo ed i padroni di casa rischiano di dilagare : prima è Gytkjaer a sfiorare il montante con un perentorio colpo di testa su cross dell’indiavolato D’Alessandro, quindi è Dany Mota a sparare un destro terrificante sul quale Nicolas risponde ancora una volta da campione.

Il Pisa sembra in ginocchio, alcuni giocatori iniziano ad accusare i crampi e il 2 a 0 sembra gettare ombre inquietanti pure sul match di ritorno ; ma mai dare per morti i neroazzurri, che nel momento peggiore si aggrappano al neo entrato Berra che in pieno recupero incorna alla perfezione il calcio d’angolo di Sibilli e dà tutto un altro senso a questa finale play off. Tutto rimandato a domenica prossima, quando nel vecchio catino di via Rindi si scriverà l’ultimo capitolo di questo avvincente film che è stato il campionato di serie B edizione 2021-2022 ; ed il Pisa si giocherà la serie A fino alla fine.

CHI SALE. Vediamo quali sono stati i tre giocatori del Pisa che più si sono distinti nel corso del match.

BERRA. All’ ex Pordenone va senza ombra di dubbio l’Oscar della sfortuna di questa stagione, visto e considerato che questa estate un infortunio patito nel match di Coppa Italia in quel di Cagliari lo ha praticamente costretto ai box fino al 2022 ; ed anche nel nuovo anno le presenze in campionato sono state assai sporadiche, perché ormai il treno giusto sembrava passato e la condizione fisica tardava ad essere quella ottimale. Ed invece il buon Filippo non si è dato per vinto ed ha continuato a lavorare con serietà e professionalità e nella partita più importante dell’anno è stato ripagato dalla gioia del goal, arrivato con il marchio di fabbrica della casa, il colpo di testa su calcio piazzato, un goal assai simile a quello che realizzò quattro anni or sono proprio contro i neroazzurri quando vestiva la maglia della Pro Vercelli. Si tratta di una rete di capitale importanza che riscrive tutta un’altra storia per questa finale play off e che fa nascere sotto tutt’altra luce il match di ritorno dell’Arena Garibaldi ; e se il vecchio stadio pisano domenica prossima si trasformerà in un catino infuocato, beh, non è sbagliato asserire che l’incendio è stato appiccato proprio da Filippo Berra con il suo goal all’ultimo respiro.

NICOLAS. Se il Pisa resta in piedi fino al goal di Berra gran parte del merito va al portiere brasiliano, autore almeno di un paio di parate salva risultato dall’alto coefficiente di difficoltà. Intervento di puro istinto sul tap-in da zero metri di Barberis che aveva impattato alla perfezione il cross teso di Carlos Augusto, colpo di reni eccezionale sulla sassata di Dany Mota che era indirizzata all’incrocio dei pali ; ed aveva anche intercettato il colpo di testa a botta sicura dell’attaccante portoghese, se non che la sua respinta finisce sui piedi di Gytkjaer che può così realizzare il più facile dei goal. Prestazione importante e rassicurante dopo le ultime uscite quando sembrava ancora condizionato dai postumi dell’infortunio patito a Perugia ; domenica prossima per tentare l’impresa servirà anche il miglior Nicolas.

SIBILLI. Come spesso gli capita quando subentra a partita in corso il suo ingresso in campo spezza la partita in favore dei neroazzurri ; e tale frattura sarebbe stata ancora più netta se il palo non avesse respinto la sua conclusione dopo uno slalom special in area di rigore biancorossa. Suo il calcio d’angolo eseguito alla perfezione che il colpo di testa di Berra trasforma nel goal della speranza.

CHI SCENDE. Vediamo invece i tre calciatori neroazzurri che più hanno faticato in questa partita.

BENALI. Il match winner della gara contro il Benevento non riesce mai ad accendersi a dovere, schermato alla perfezione da Barberis e spesso incapace di ribaltare il fronte e di condurre veloci ripartenze verso la porta di Di Gregorio quando la retroguardia del Monza lascia spazi invitanti per la manovra neroazzurra. A fine primo tempo gli capita pure un pallone interessante a pochi metri dalla porta brianzola ma l’uscita provvidenziale di Di Gregorio lo spaventa e non gli permette di capitalizzare al meglio una nitida occasione da rete.

MARIN. La sensazione è che giochi con il freno a mano tirato, visibilmente condizionano dalla diffida che pende sulla sua testa ; ed un Marin che non può lasciare andare la gamba è un giocatore che perde gran parte delle proprie caratteristiche positive. Machin lo salta troppo nettamente in più di una circostanza, ed anche quando avrebbe la possibilità di giocare il pallone lo fa con scarsa lucidità e con una buona dose di approssimazione ; per fortuna domenica prossima il problema del cartellino giallo di certo non lo frenerà.

PUSCAS. Come sempre si muove come un ossesso lungo tutto il fronte di attacco, andando a fare la guerra contro la coriacea linea difensiva dei padroni di casa ; ma un attaccante va giudicato soprattutto per i goal che riesce a mettere a referto, e stasera il giocatore rumeno non riesce mai a rendersi davvero pericoloso dalle parti di Di Gregorio. Anzi, quando Birindelli gli offre un pallone d’oro il buon George opta per una conclusione di prima intenzione che gli esce fuori sgangherata e che rimane uno dei rimpianti maggiori della serata neroazzurra : pareggiare la contesa a fine primo tempo avrebbe probabilmente riscritto tutta un’altra partita.

H2o

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