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Coppa Italia 2022-2023 : L’Analisi Di Pisa Brescia

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Inizia male la stagione agonistica 2022-2023 per il Pisa che all’Arena Garibaldi cade sotto i colpi di un Brescia apparso sin da subito squadra molto più rodata rispetto ai neroazzurri che sono ancora un cantiere aperto e che avranno bisogno di ulteriore tempo ed ulteriore lavoro per amalgamare al meglio i nuovi arrivati, in attesa degli ultimi colpi di mercato che andranno a completare la rosa a disposizione del nuovo tecnico Maran. Pisa eliminato dalla Coppa Italia, da sabato prossimo inizia il campionato ed in quel di Cittadella ci sarà bisogno necessariamente di un salto di qualità rispetto a quanto visto contro le Rondinelle.

PRIMO TEMPO. Pisa senza i nuovi arrivati dell’ultima settimana – Rus ed Esteves in tribuna, Morutan e Cissé in panchina – e con capitan Masucci in prima linea con alle sue spalle Jureskin e Mastinu a completare il tridente offensivo ; Brescia assai simile a quello che aveva concluso la scorsa stagione, davanti ci sono Ayé e Bianchi con Moreo a fungere da trequartista. Sono gli ospiti ad apparire sin dalle prime battute di gioco maggiormente in palla fisicamente e con idee di gioco più rodate, e ci vuole un autentico miracolo di Nicolas sul tap-in da zero metri di Bianchi per tenere bloccato il risultato sullo 0 a 0 iniziale.

I padroni di casa però sanno fare male alla prima occasione utile : rimessa laterale fulminea di Jureskin che pesca in profondità lo scatto di Mastinu il cui splendido pallonetto supera Andrenacci ma viene respinto dalla traversa, con Masucci che è il più lesto di tutti a ribadire in rete il pallone vagante con un perfetto tuffo di testa. Neanche il tempo di esultare ed il Brescia pareggia : destro terrificante di Ndoj su calcio di punizione dai venti metri, la sfera si schianta sulla traversa e carambola beffardamente sulla schiena di Nicolas proteso in tuffo disperato, con il portiere brasiliano che finisce così nel tabellino dei marcatori con il più sfortunato degli autogoal.

Nicolas che prima viene salvato dal montante alla propria sinistra quando il destro a giro dello scatenato Ndoj lo aveva superato, Nicolas che poi si fa male in occasione di un rinvio dal fondo e che è costretto ad alzare bandiera bianca durante l’intervallo : al suo posto entra Livieri.

SECONDO TEMPO.  Con il trascorrere dei minuti sono gli ospiti a prendere sempre più campo al cospetto di un avversario che al contrario fa sempre più fatica a restare in partita e che neanche le sostituzioni via via decise da mister Maran riescono a rivitalizzare ; così il Brescia può colpire altre tre volte e conquistare così la qualificazione ai sedicesimi di finale della Coppa Italia con pieno merito.

Prima è Ayé a trovare finalmente la via del goal grazie ad un comodo tap-in da zero metri che va a premiare nella maniera migliore possibile la perfetta sponda aerea di un Moreo a tratti incontenibile ; quindi è Ndoj a ribadire in rete con un destro di prima intenzione potente e preciso il tiro cross del neo entrato Niemeijer. Infine è Bianchi ad infilare Livieri con un preciso colpo di testa da distanza ravvicinata su perfetta assistenza dell’altro nuovo entrato Bisoli, il tutto nell’economia di una difesa neroazzurra assolutamente rivedibile e nei singoli e nel lavoro di reparto e che termina la contesa con Piccinini nell’inedito ruolo di terzino destro al posto di un Cisco che dopo un tempo aveva evidentemente finito la benzina.

Inizia adesso la settimana di avvicinamento al debutto in campionato contro la bestia nera Cittadella, altra squadra che ha cambiato ben poco rispetto alla stagione scorsa e che sicuramente saprà essere il solito osso duro per i denti neroazzurri ; con Nagy e Beruatto che non saranno della contesa perché squalificati si potrebbero vedere in campo i vari Esteves, Rus, Morutan e Cissè che con sette giorni di lavoro in più nelle gambe potrebbero iniziare a dare una mano ad un Pisa che anche questa stagione ha tutte le intenzioni di essere protagonista di un torneo cadetto che si prospetta essere quantomai interessante e competitivo.

POLLICE SU – Giuseppe Mastinu

Avevamo finito con quel sinistro al fulmicotone del numero 18 in maglia neroazzurra che aveva incenerito Di Gregorio ed aveva regalato un sogno ai ventimila cuori neroazzurri dell’Arena Garibaldi, abbiamo proseguito con l’ex Spezia protagonista di un precampionato da stropicciarsi gli occhi culminato con i due goal segnati di testa nel test match contro il Palermo, abbiamo iniziato con un Mastinu versione deluxe che canta e porta la croce in mezzo al campo e che fin dalle prime battute sembra il più ispirato in casa Pisa. Suo il pallonetto d’alta scuola che supera Andrenacci e che rappresenta il novanta per cento del goal segnato da Masucci ; sue le idee più fulgide in casa neroazzurra, nonostante i compagni di squadra fatichino a seguirne l’ispirazione in mezzo ai centrocampisti avversari che sembrano viaggiare con una marcia in più. Quando mister Maran lo chiama fuori si spegne la luce dei padroni di casa ed il Brescia può maramaldeggiare, difficile parlare di casualita … in questo momento imprescindibile per la causa neroazzurra.

POLLICE GIU’ – Hjortur Hermannsson

Il vichingo islandese era stato fra i migliori nella fase finale della scorsa stagione nonostante l’infortunio alla gamba che ne avrebbe dovuto limitare incondizionatamente il rendimento e che invece il buon Hjortur aveva saputo assorbire con incredibile abnegazione, tanto da riuscire a non far rimpiangere il totem Caracciolo nel mezzo della retroguardia neroazzurra. Contro il Brescia si è visto invece un calciatore in evidente ritardo di condizione, falloso in fase di appoggio ed insolitamente nervoso, incapace di contrastare la fisicità di Moreo e l’esplosività di Ayé ; tagliato fuori in occasione dei tre goal che le Rondinelle mettono a referto nella ripresa, come del resto tutti i suoi compagni della difesa. Da recuperare fisicamente, perché il valore del giocatore non si discute.

H2o

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