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Monza Pisa : Il Commento, Chi Sale, Chi Scende

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Il Pisa torna alla vittoria e lo fa con pieno merito nella partita più difficile di questo inizio di girone di ritorno : U-Power Stadium sbancato ancor più nettamente di quanto dica il punteggio finale grazie ad una gara condotta eccellentemente dal punto di vista tattico e dal punto di vista agonistico. Di Puscas e Caracciolo i goal che ribaltano il vantaggio iniziale dei padroni di casa con Valoti e confermano ancora una volta che i neroazzurri se la giocheranno fino alla fine per un posto al sole in questo splendido campionato di serie B.

PRIMO TEMPO. Mister D’Angelo sceglie Hermannsson per la corsia di destra e Sibilli alle spalle di Puscas e Torregrossa ; il Monza risponde con Pereira e D’Alessandro sugli out di destra e sinistra e con Colpani mezzala al posto dell’ex Mazzitelli, mentre in attacco Mancuso la spunta su Favilli per giocare al fianco di Mota. I neroazzurri la approcciano benissimo ma vanno sotto al primo affondo subito a causa di una fulminea ripartenza dei padroni di casa ben orchestrata da Mancuso che apparecchia per la conclusione dai venti metri di Valoti il cui destro potente (ma centrale …) impallina Nicolas.

Deve alzare bandiera bianca Touré sostituito da Mastinu, sembra un pomeriggio già segnato per i neroazzurri che invece la pareggiano praticamente subito : Hermannsson mette in mezzo un pallone mal gestito dalla difesa biancorossa, ne approfitta prontamente Puscas che controlla e scarica il destro sul palo lungo che fulmina Di Gregorio. Di Gregorio che poi è bravo a respingere prima il tiro cross velenoso di Sibilli poi la rasoiata mancina di Mastinu ; lo stesso numero 18 in maglia neroazzurra poco prima si era reso protagonista di un coast to coast concluso con un sinistro radente che aveva fatto la barba al palo della porta monzese.

La prima frazione di gioco si conclude con gli uomini di mister Stroppa in avanti e con il bell’intervento di Nicolas che con un colpo di reni alza sopra la traversa la deviazione aerea di Mota che aveva girato alla perfezione il bel cross di Pereira ; si va al riposo dopo un primo tempo giocato a mille all’ora da entrambe le parti, con il risultato di uno spettacolo davvero piacevole al quale assistere.

SECONDO TEMPO. Continuano a giocare bene gli ospiti, Puscas è un’autentica spina nel fianco per la retroguardia brianzola e da un suo cross nasce la conclusone di Hermannsson murata in qualche modo da Pirola ; mister D’Angelo decide di gettare nella mischia forze fresche ed inserisce contemporaneamente Lucca, Benali e Birindelli e la mossa paga immediatamente grazie al colpo di testa di Caracciolo – con l’ultimo tocco forse di Pereira comunque non influente per la traiettoria impressa alla sfera – che premia nel migliore dei modi il corner disegnato in maniera impeccabile dall’ottimo Mastinu.

Ti aspetti la reazione furiosa del Monza ed invece la porta di Nicolas non corre più pericoli davvero importanti ; anzi è il Pisa a sfiorare a più riprese il goal della sicurezza, fallito spesso per troppa fretta o per l’imprecisione nell’ultimo passaggio (anche se il neo entrato Siega spara in curva una ghiotta occasione a pochi passi da Di Gregorio). Poco importa comunque : arrivano tre punti che sono il miglior viatico possibile per affrontare il Parma nel big match di martedì prossimo in un’Arena Garibaldi che potrebbe presentare un colpo d’occhio ben diverso rispetto a quello deludente delle ultime volte.

CHI SALE. Vediamo quali sono stati i tre giocatori del Pisa che più si sono distinti nel corso del match.

PUSCAS. Primo goal in maglia neroazzurra per l’attaccante rumeno che timbra il cartellino nella partita più importante di questo scorcio di campionato, un goal da attaccante di razza che sfrutta al meglio un pallone vagante in area di rigore brianzola grazie ad un destro perentorio che non lascia scampo a Di Gregorio. Rete che è la ciliegina sulla torta di una prestazione tutta corsa e qualità giocata praticamente a tutto campo : i suoi strappi sono coltellate al petto del meccanismo difensivo messo a punto da mister Stroppa, ogni sua accelerazione ha il crisma della pericolosità e quando non si mette in proprio gioca per i compagni di reparto come dimostra l’assist con il contagiri che premia l’inserimento di Hermannsson, la cui conclusione a botta sicura viene murata dal corpo di Pirola. Tre partite consecutive per il calciatore ex Reading in una settimana, in campo sempre per tutti i novanta minuti : se mister D’Angelo non se ne priva mai un motivo ci deve pur essere …

HERMANNSSON. Gara di grande sostanza quella messa a referto dal difensore islandese che per certi versi beneficia dell’infortunio lampo di D’Alessandro, giocatore che aveva le caratteristiche tecniche e fisiche per creargli qualche grattacapo di troppo. Stravince il duello con il nuovo dirimpettaio Carlos Augusto e riesce a farsi valere in entrambe le fasi di gioco ; se non è una novità vedergli fare il marcatore arcigno è invece una piacevole sorpresa ammirarlo percorrere la fascia di competenza come se fosse un consumato tornante. Impreziosisce la sua prestazione con il bel cross che origina il goal di Puscas e con un inserimento in area di rigore avversaria che non si tramuta in goal soltanto per la deviazione più o meno voluta di Pirola : sarebbe stato il punto esclamativo ad una partita comunque da incorniciare.

MASTINU. Rileva praticamente subito lo sfortunato Touré e si mette a dominare il centrocampo, alternando con eguale profitto il fioretto alla clava ; tradotto in soldoni, nel giro di pochi minuti lo vedi entrare deciso su Colpani e compagni a guisa di umile medianaccio e quindi lo ammiri disegnare calcio con il suo mancino che è senza dubbio uno dei piedi più educati della categoria. Nel primo tempo spaventa per due volte Di Gregorio con due rasoiate mancine che avrebbero meritato maggiore fortuna, nella ripresa disegna dalla bandierina del corner la trattoria perfetta per la testa di Caracciolo che grazie anche alla deviazione di Pereira realizza il goal che decide la contesa. Sembrano davvero lontani i problemi accusati la scorsa stagione, per la gioia di mister D’Angelo e di tutto il gruppo neroazzurro.

CHI SCENDE. Vediamo invece i tre calciatori neroazzurri che più hanno faticato in questa partita.

BERUATTO. Prestazione meno scintillante rispetto a tutte quelle messe in fila dal terzino scuola Juventus in questi ultimi mesi, vuoi perché le gambe non girano a mille all’ora come nelle scorse partite vuoi perché Pereira è avversario tosto e in una giornata di particolare ispirazione, visto e considerato che spesso lo costringe sulla difensiva e riesce a saltarlo con relativa facilità. Ed anche quando ha occasione di spingere sulla corsia di competenza lo fa senza la dovuta precisone, come dimostra un suo tiro da posizione ottimale che però non inquadra il bersaglio grosso.

TORREGROSSA. Si muove molto lungo tutto il fronte dell’attacco neroazzurro, scambiandosi spesso la posizione con Sibilli e con Puscas, ma non riesce mai ad essere particolarmente incisivo dalle parti di Di Gregorio ; meglio quando può difendere il pallone lontano dall’area di rigore dei padroni di casa, quando fa vedere doti tecniche di controllo della palla e di palleggio ben al di sopra di quella che è la media della categoria, ma quando deve dialogare con i compagni negli ultimi sedici metri non trova mai la giocata risolutiva, cercando oltretutto la rifinitura in maniera quasi ossessiva dimenticandosi di tirare in porta anche quando ce ne sarebbe la possibilità.

LUCCA. Più di mezz’ora di gioco a disposizione per provare a tornare al goal dopo tempo immemore, ed invece l’attaccante ex Palermo continua a fare fatica e ad essere lontano parente del giocatore devastante ammirato ad inizio campionato. Quando i difensori avversari rimbalzavano contro il gigante piemontese ; adesso invece il buon Lorenzo va per le terre ad ogni contrasto subito e difficilmente il direttore di gara di turno si lascia intenerire da questa situazione di evidente difficoltà. Inutile dire che in un finale di stagione che si preannuncia serrato come non mai il Pisa ha bisogno anche del miglior Lucca per continuare ad inseguire un certo tipo di obbiettivo : lo aspettiamo fiduciosi.

H2o

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