Il Pisa Siamo Noi

Momenti Nerazzurri

Di Pietro torna indietro, pure lui e fa anche rima! Adesso ci manca Di Paolo e cosi finiamo con i Santi maggiori.

Dal comunicato delle ore 17.30 sul Sito ufficiale del Pisa, Il Presidente Pomponi ha dichiarato fallita anche la possibilità Di Pietro e pertanto, come promesso ai tifosi,qualora si fosse arrivati a questo, ha dato mandato al commercialista del Pisa Calcio ,di preparare la necessaria documentazione per il passaggio al Comune ,nella persona del Sindaco Filippeschi, di tutte le quote azionarie e sociali al costo simbolico di 1 EURO!! Sembrerebbe ormai finita ; nessuno , nessuno ha dato una mano, al momento, eccetto noi tifosi e ad altri donatori “sparpagliati “, a questa Società per restare nel professionismo del calcio.

Poi stasera, al Nerazzurro di Aldo Orsini, a 50Canale, Cesare Cava ,incaricato esperto legale del Sindaco Filippeschi, ha detto chiaramente quali sono stati i motivi per cui , ben otto personaggi “”In cerca di Autore””mi pare il titolo di una Commedia , com’è del resto questa ,anche se gli Autori erano meno , si sono defilati dalle trattative: Non solo servivano i 2.7 Mil. Di Euro per coprire i vari emolumenti al 30 di Aprile ma , dietro a questo simbolico Euro , ci sarebbero tanti bei ” Milioncini ” di debiti accumulati : Ben 8-9 se non di più. Al contrario,il patrimonio attivo , è ben poco, considerando che solo sei giocatori sono rimasti di proprietà (per un valore intorno al milione o poco più) . Ecco perché sono scappati tutti!.

La notizia che Ventura questa sera ha firmato per il Bari, scarica si la Società , pare di ben 800 K.Euro dal bilancio ,ma del prossimo anno; ma anche lui, come i giocatori ,tecnici, medici ecc.. , vanno pagati fino al 30 di Giugno ( tutto questo sono i famosi e non ancora trovati, 2.7Mil ).

Da domani mattina, ha proseguito Cesare Cava, con il Sindaco, l’Assessore e gli eventuali nuovi o vecchi interessati , ricominceremo a tutta forza ,per tentare ogni soluzione che ci allontani dal fallimento . Non molleremo fino all’ultimo giorno, alle ultime ore disponibili. La fatidica data per dimostrare di aver sanato la Società è definita per l’8 di Luglio con qualche appiglio fino all’11, termine assoluto di STOP.

Anche dal Marini ,la stessa musica. Li era presente l’Assessore allo Sport del Comune. La sostanza è stata la stessa con evidente delusione ed amarezza sul come si stiano delineando i fatti e questo per entrambi i presentatori e gli ospiti presenti.

Aldo Orsini ,in chiusura di trasmissione, ha letto alcune “mail dei tifosi” , tra cui anche quella di Alessandro del Portale “Il Pisa Siamo Noi”, in cui accoratamente invita tutti ad abbonarsi ,quale modo immediato di aiuto al nostro Pisa. -Cerchiamo di fare questo – dice Alessandro, – cerchiamo di spargere la voce anche per le donazioni – , i giorni che rimangono sono pochi e tante gocce, se portate in tempo, possono contribuire riempire il vaso!

Vediamo se tutte queste nostre incitazioni daranno il frutto tanto atteso; altrimenti, il Pisa, ancora una volta, dovrà”rimboccarsi le classiche maniche ” e ricominciare . Ma ci potrà essere ancora qualche fievole lumicino di speranza ? E’ quello che tutti ci auspichiamo e che speriamo di sentire nei prossimi giorni.

Un saluto cordiale,

il solito,

Roberto D.M.

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2 Comments

  1. paolo

    02/07/2009 at 17:53

    D’accordo anche noi abbiamo sbagliato. Siamo stati tanto miopi da mandare via l’unico imprenditore pisano che ci poteve dare stabilità.Ed è da lì che siamo andati in mano agli avventurieri.però è veramente vergognoso ciò che ha fatto la “cosi detta”imprenditoria pisana.Tutti hanno guadagnato (e bene) sulla nostra città e qualcuno è venuto anche da fuori a guadagnare,ma tutti hanno voltato le spalle, chi per un motivo chi per un altro.Questa città non li merita e spero chi ha a cuore il Pisa e la città di Pisa lo tenga a memoria. Nella vita un si sa mai!!

  2. Marco Vannucci

    01/07/2009 at 13:27

    Che dire? Dopo i vari Pietro & Paolo sarà meglio andare ad inginocchiarsi da Santa Gabriella, l’unica è certo, in grado di fare qualcosa. Si, ok per l’abbonamento, però temo che sia tempo perso. La nostra è una crisi che, a mio avviso, a radici profonde e lontane e dove tutti, ma proprio tutti, più o meno siamo colpevoli di qualcosa.
    Marco

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