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Modena Pisa : Il Racconto Del Match E La Lavagna Tattica

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Seconda sconfitta consecutiva per il Pisa che dopo il K.O. casalingo rimediato contro il Parma cade anche al “Braglia” sotto i colpi del Modena ; ma se la sconfitta contro i ducali era stata assolutamente immeritata lo stesso non si può dire per il match contro i canarini la cui affermazione è stata solare e mai messa in discussione da un avversario che ancora una volta è stato costretto a giocare in inferiorità numerica e che non ha saputo mai impensierire seriamente la porta gialloblu. Adesso una sosta per gli impegni delle Nazionali assolutamente da benedire, imperativo recuperare giocatori ed energie per la ripresa del campionato.

C’E’ POCO DA INVENTARE PER MISTER AQUILANI. Inutile fare un’altra volta la lista degli indisponibili in casa neroazzurra, basti dire che l’undici iniziale è quasi obbligato e ricalca largamente quello visto martedì scorso contro il Parma ; di diverso c’è Hermannsson al centro della difesa al posto dello squalificato Leverbe, Nagy in mediana in luogo di un Marin portato in panchina giusto per onor di firma ed un raffazzonato Moreo a fungere da attaccante di riferimento alle cui spalle ruotano i “soliti” D’Alessandro, Arena e Valoti. In panchina ci sono pure Barberis e l’ultimo arrivato Vignato che con i nuovi compagni ha fatto giusto il breve viaggio per raggiungere la città emiliana.

IL MODENA E’ PRATICAMENTE QUELLO DELLA SCORSA STAGIONE. Per un Pisa largamente rinnovato c’è un Modena che nonostante il cambio di guida tecnica è sostanzialmente la squadra della scorsa stagione : stesso modulo – il 4-3-1-2 – e più o meno gli stessi giocatori, eccezion fatta per l’ex Sudtirol Zaro a far coppia al centro della difesa con capitan Pergreffi, per l’ex Ternana Palumbo sulla linea mediana e per l’ex Albinoleffe Manconi che sostituisce in attacco uno Strizzolo non al meglio. Ed in una fase della stagione dove molte squadre sono ancora work in progress aver cambiato poco in sede di calciomercato può rappresentare un valore aggiunto non di poco conto.

Il SOLITO AVVIO IN SALITA PER I COLORI NEROAZZURRI. Facciamo nostre le dichiarazioni di Miguel Veloso nell’immediato post gara : “dobbiamo capire che i primi venti, venticinque minuti della partita sono importanti per indirizzare il match in una certa direzione”. Ed invece, come accaduto contro il Frosinone e contro il Parma, il Pisa prende goal alla prima occasione concessa all’avversario complicandosi non poco la vita ; oltretutto il Modena sfrutta quell’aggressione alta che abbiamo visto essere una prerogativa del gioco voluto da mister Aquilani, con Palumbo che è bravissimo a contendere la sfera ad un Valoti nella circostanza troppo lento e troppo morbido successivamente nell’andare a chiudere sull’avversario. Ospiti che stavano salendo e quindi sbilanciati in avanti, Palumbo bravo a premiare la profondità di Manconi che alza la testa e serve Tremolada che si era infilato nel buco lasciato libero da un Beruatto che non ce la fa a rientrare : sinistro di prima intenzione non irresistibile del numero 10 in maglia gialloblu ma comunque sufficiente a battere Nicolas ed a mettere la gara in discesa per i padroni di casa.

ANDAMENTO LENTO. Si vede subito che il Pisa accusa il colpo e fatica a reagire, lo testimoniano i corner che il Modena colleziona in serie nei primi minuti di gioco nonostante il vantaggio. Troppo lenta e compassata la manovra dei neroazzurri : la regia di un Veloso visibilmente affaticato è appannata, al suo fianco Nagy fatica in entrambe le fasi di gioco ed il risultato è che la linea dei tre sottopunta resta avulsa dalla contesa e facile preda del meccanismo difensivo dei padroni di casa. Aggiungiamoci anche un Moreo non a posto fisicamente e lontano parente del giocatore ammirato a Genova una settimana fa ed il gioco è fatto ; l’unico tiro in porta degli ospiti è – e putroppo rimarrà fino al triplice fischio del signor Baroni – il calcio di punizione dai venti metri di Veloso sul quale Gagno fa buona guardia con un intervento catalogabile come ordinaria amministazione.

L’ESPULSIONE DI HERMANNSSON : UN FASTIDIOSO DEJA’ VU. A complicare ulteriormente una situazione già di per sé assai difficile ci pensa l’espulsione di Hermannsson che ha una modalità sinistramente identica al cartellino rosso rimediato da Leverbe nel match contro il Parma : sfondamento per vie centrali di Guiebre che di professione farebbe il terzino sinistro ma che nell’occasione sembra un’ala consumata, centrocampo e difesa della compagine ospite tagliati come il burro e contatto con il difensore islandese che in un primo momento l’arbitro punisce con il cartellino giallo per poi essere richiamato dal VAR e cambiare così il provvedimento, con l’intervento del buon Hjortur che viene giudicato azione fallosa su un avversario protagonista di una chiara occasione da goal. Al replay l’intervento sembra essere veniale, il tocco – se davvero c’è – assai leggero ma tant’è : Pisa ancora una volta in inferiorità numerica.

AI NEROAZZURRI MANCANO UOMINI ED ENERGIE. Per certi versi la contesa termina qua ; mister Aquilani corre ai ripari chiamando fuori un Moreo evidentemente non a posto fisicamente e inserendo Calabresi adattato a fare il difensore centrale, Pisa ridisegnato in campo con un 4-3-2 con Valoti che scala sulla linea dei centrocampisti e con la strana coppia offensiva formata da Arena e D’Alessandro. Neroazzurri evidentemente spuntati e Modena che non fa fatica a gestire partita e risultato ; sarà così anche nella ripresa, gli ingressi in campo subito dopo l’intervallo di Piccinini e Mlakar (fuori Valoti e Veloso, entrambi in debito di ossigeno) non cambiano l’inerzia della partita. E’ evidente come agli ospiti manchino energie in campo ed uomini in panchina utili a ribaltare le sorti della tenzone, ma purtroppo è il segreto di Pulcinella lo stato di emergenza con il quale mister Aquilani è stato costretto a lavorare nelle ultime settimane ; e probabilmente il grande sforzo profuso pochi giorni or sono per recuperare la gara contro il Parma ha definitivamente prosciugato il serbatoio neroazzurro.

IL GOAL DI STRIZZOLO E L’IMPLACABILE LEGGE DEGLI EX. In una ripresa dove praticamente non succede alcunché l’unica situazione degna di nota è il goal in pieno recupero di uno Strizzolo che era entrato subito dopo l’intervallo e che nella circostanza non deve fare altro che spingere in rete da zero metri con il più facile dei tap-in il cioccolatino donatogli da Gerli al termine di una incontenibile percussione sulla corsia mancina sulla quale non era stata irreprensibile l’opposizione troppo morbida di Barbieri. Sono i due ex neroazzurri a siglare le reti che lasciano il Modena a punteggio pieno dopo tre gare disputate, la solita legge che puntuale come le tasse si ripercuote sul Pisa e sempre dal verso sbagliato, visto che solitamente i calciatori che giocano all’ombra della Torre Pendente difficilmente si fanno rimpiangere dai vecchi tifosi quando scendono in campo da ex di turno …

TANTO POSSESSO PALLA, POCHE OCCASIONI DA GOAL CREATE. Siamo agli albori della stagione, ma un filo conduttore di queste prime gare disputate può comunque essere trovato : considerando anche le due gare amichevoli disputate contro Como e Carrarese ed il match di coppa Italia contro il Frosinone il Pisa ha sempre avuto un netto predominio rispetto agli avversari sul dato relativo al possesso palla ma purtroppo tale predominio non si è tradotto in un numero importante di occasioni da goal. Ricapitolando : contro il Como oltre all’autorete di Ioannou si conta soltanto il colpo di testa di Moreo che manda il pallone a schiantarsi contro la traversa ; contro il Frosinone Turati non deve compiere una parata degna di tale qualifica ; contro la Carrarese l’unico vero tiro in porta è rappresentato dal goal di Lisandru Tramoni ; contro il Parma oltre al calcio di rigore di Valoti (palla inattiva) mettiamo a referto la doppia conclusione di D’Alessandro ad inizio ripresa ; contro il Modena sul nostro taccuino figura soltanto il calcio di punizione di Veloso (palla inattiva) intercettato da Gagno. Fa eccezione la gara contro la Sampdoria dove di occasioni da rete i neroazzurri sono stati in grado di costruirle anche quando in campo non c’erano più attaccanti di ruolo, ma per il resto si è fatta tanta, o meglio, troppa fatica a rendersi pericolosi dalle parti dei portieri avversari. E sotto questo aspetto si deve assolutamente migliorare se non si vuole correre il rischio di commentare troppe partite dove il Pisa si fa preferire sotto il profilo della manovra e magari poi gli avversari capitalizzano al massimo una mezza palla goal, sarebbe alquanto seccante …

BENEDETTA SOSTA. Negli anni passati si dibatteva spesso su quanto le soste per gli impegni delle Nazionali fossero benevole o malevole per i colori neroazzurri ; stavolta è un problema che non si pone perché mai come in questa circostanza avere quattordici giorni di tempo per preparare il match dell’Arena Garibaldi contro il Bari rappresenta una sorta di benedizione. Saranno giorni fondamentali intanto per svuotare un’infermeria che si avvicina pericolosamente al sold out : alla ripresa del campionato non è utopia pensare che mister Aquilani possa poter contare su buona parte dei calciatori attualmente fuori per infortunio. Saranno inoltre due settimane importanti per ricaricare le batterie di quei giocatori finora sempre scesi in campo senza soluzione di continuità e per inserire al meglio gli ultimi arrivati nello scacchiere tecnico-tattico disegnato dall’ex tecnico della Primavera viola : contro i galletti pugliesi calciatori come Mlakar e Vignato magari conosceranno i nomi dei propri compagni di squadra …

IL RUOLO DEI NEROAZZURRI IN QUESTO CAMPIONATO. Con il mercato finalmente chiuso e con finalmente il quadro delle partecipanti al completo si può asserire senza tema di smentita che a metà settembre inizierà davvero il campionato di serie B 2023/2024 dopo questo prologo agostano e soprattutto dopo aver costretto le squadre a disputare tre gare in una settimana in un periodo dell’anno dove è follia aver calendarizzato il primo turno infrasettimanale della stagione. Alcuni valori visti fino a questo momento potrebbero essere stravolti, altri invece potrebbero trovare conferma nel prosieguo della stagione ; in mezzo a tutto questo c’è da capire quale sarà il ruolo del Pisa, quale sarà il reale rapporto di forza fra i neroazzurri e gli altri diciannove competitors. E’ un ruolo che potrebbe anche cambiare cammin facendo in base a come crescerà una squadra che ricordiamo non essere stata costruita per vincere subito bensì per iniziare un cammino che se ben sviluppato potrebbe regalare alla piazza onore e gloria ; a patto ovviamente di non farsi prendere la mano da precoci isterismi e da un modo ondivago di ragionare dettato dalla troppa euforia per una vittoria o dall’eccessiva depressione per una sconfitta.

H2o

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One Comment

  1. michele

    03/09/2023 at 15:16

    Chi si fa buttare fuori è antisportivo e rovina il Pisa: dovrebbe essere punito e messo fuori rosa per un bel pezzo.

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