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Miky e la Monetina
- Updated: 02/03/2015

Al termine della partita eravamo tutti quanti amareggiati, scorati, delusi, scarichi, pronti a render le armi; poi, in risposta ad un nostro articolo è arrivato lo splendido commento di Miky che, attraverso uno spaccato di vita, che non c’entra niente con il calcio, ci ha fatto capire che è ancora troppo presto per arrendersi, troppo presto per mollare la presa, troppo presto per tirarsi indietro. Ve lo riproponiamo con orgoglio e ringraziamo Miky che ci ha dato nuovamente la carica:
Anni fa, tanti per la verità, ero in vacanza in campeggio a Bordighera con gli amici: perché non fare una puntatina a Montecarlo? La scusa fu il Festival dei fuochi d’artificio. Vai a Montecarlo e non andare al Casinò è come andare a Roma e non vedere il Papa.
Non ancora maggiorenne – all’epoca occorreva avere 21 anni – non mi fecero entrare, se volevo potevo giocare alle slot poco prima dell’ingresso. Qua c’era una americana che aveva un “bicchiere di plastica” che sembrava un secchio, pieno di franchi. Mentre io inserivo monete e non vincevo niente, la grassa americana chiedeva un altro bicchiere per riempirlo delle vincite. Io avevo già perso un patrimonio circa 20.000 lire, tantissimo per uno studente in vacanza, e deciso di smettere, mi avvicinai all’americana che soddisfatta ritirava la vincita. Le cadde una moneta che galantemente raccolsi da terra per restituirla; lei la rifiutò e mi fece capire che se l’avesse presa le avrebbe portato sfiga e mi consigliò di giocarla io.
La inserii in una slot vicina e sarà stato culo, sarà stata la provvidenza, rientrai in possesso delle mie 20.000 lire più la pizza a Ventimiglia.
E’ rimasta solo una moneta? A questo punto vale la pena di giocarla e vada come vada, meglio tentare che rimpiangere l’ultima possibilità rimasta.
Miky