Il Pisa Siamo Noi

Game Over. Please Insert Coin.

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Ah, gli anni Ottanta !
All’Arena a vedere Maradona e Platini.
In sala giochi a sfondarsi di videogames.
E quella frase odiosa che ti costringeva a dar fondo alla preziosissima riserva di monetine.
GAME OVER. PLEASE INSERT COIN.
Quanto ti ho detestato, maledetta videata su sfondo volutamente e provocatoriamente nero !
E mai avrei pensato che alla veneranda età di 36 anni saresti nuovamente saltata fuori dai miei incubi per rovinarmi i mesi a venire.
Venerdì 27 febbraio 2015.
Ore 22,40 o giù di lì.
GAME OVER. PLEASE INSERT COIN.
Stavolta lo sfondo non é nero. E’ verde.
Stavolta non siamo in sala giochi. Siamo all’Arena.
Il mondo si rovescia, ma il concetto resta lo stesso.
E’ finita, cari signori.
Nonostante le frasi di circostanza la partita si é mestamente conclusa.
Per continuarla ci vuole un’altra monetina.
Ma quante me ne sono rimaste in tasca ?
La mano cerca speranzosa, ma trova solo la fodera.
Aspetta, una monetina mi é rimasta.
E’ l’ultima. E va giocata per bene.
Senza commettere gli errori commessi in precedenza.
Ma quali sono questi errori ?
Sono troppi, effettivamente.
Squadra costruita male, oltretutto per un campionato diverso da quello che si é stati poi costretti a disputare.
Giocatori sopravvalutati.
Giocatori che dovevano partire e che invece poi sono rimasti a guisa di pesante fardello.
Direttore sportivo che prima sbaglia, poi pontifica, infine abbandona la nave fra i marosi.
Allenatore che chiede A, B e C e si ritrova a dover fare i conti con X, Y e Z.
Presidente non in sintonia con l’allenatore ma prigioniero del suo contratto.
Spina dorsale della squadra mai trovata.
Modulo di gioco cambiato in continuazione.
Giocatori la domenica prima in tribuna e la domenica dopo titolari. E viceversa.
Sponsor ingombranti che fanno il mercato di riparazione e lo impongono alla società.
Presunti salvatori della patria che fanno una fatica del diavolo.
Sbandierati fenomeni che non azzeccano una partita.
Avversari che scappano senza tanti complimenti.
Tifoseria spaccata.
Tutti contro tutti.
E’ colpa di questo, é colpa di quello.
Pubblico incapace di prendere per mano la squadra e che si scopre invece bravissimo ad essere trascinato dalla squadra (come nel 2007).
Campionati che si dovrebbero vincere a marzo ma che a marzo sono belli che finiti.
Perbacco, mai GAME OVER é stato così giustificato !
Tale caterva di errori mi fa quasi rinunciare a giocarmi l’ultima monetina.
Perché correggerli tutti quanti é praticamente impossibile.
Perché cambiare radicalmente strategia potrebbe essere uno stratagemma pericoloso e tardivo.
Perche questa volta leggere GAME OVER. PLEASE INSERT COIN. é un qualcosa davvero difficile da digerire.
Il ragazzino in sala giochi poteva anche accettarlo.
L’uomo all’Arena si sarebbe anche stufato.
E le sue monetine stanno pericolosamente esaurendosi.
Cristo, quanto è brutto invecchiare !
Stavolta quel GAME OVER é davvero un colpo al cuore.
Anche perché stavolta i presupposti per arrivare vincenti alla fine del gioco sembravano esserci tutti.
Ed invece la realtà é assai più triste.
GAME OVER. PLEASE INSERT COIN.
Ok.
Ma di questo ricordo dei meravigliosi anni Ottanta giuro che avrei fatto volentieri a meno.

Gabriele Bianchi

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2 Comments

  1. miky

    28/02/2015 at 15:25

    Ma quella monetina la giocherei. Anni fa, tanti per la verità, ero in vacanza in campeggio a Bordighera con gli amici: perché non fare una puntatina a Montecarlo? La scusa fu il Festival dei fuochi d’artificio. Vai a Montecarlo e non andare al Casinò è come andare a Roma e non vedere il Papa. Non ancora maggiorenne – all’epoca occorreva avere 21 anni – non mi fecero entrare, se volevo potevo giocare alle slot poco prima dell’ingresso. Qua c’era una americana che aveva un “bicchiere di plastica” che sembrava un secchio, pieno di franchi. Mentre io inserivo monete e non vincevo niente, la grassa americana chiedeva un altro bicchiere per riempirlo delle vincite. Io avevo già perso un patrimonio circa 20.000 lire, tantissimo per uno studente in vacanza, e deciso di smettere, mi avvicinai all’americana che soddisfatta ritirava la vincita. Le cadde una moneta che galantemente raccolsi da terra per restituirla; lei la rifiutò e mi fece capire che se l’avesse presa le avrebbe portato sfiga e mi consigliò di giocarla io. La inserii in una slot vicina e sarà stato culo, sarà stata la provvidenza, rientrai in possesso delle mie 20.000 lire più la pizza a Ventimiglia.
    E’ rimasta solo una moneta? A questo punto vale la pena di giocarla e vada come vada, meglio tentare che rimpiangere l’ultima possibilità rimasta.

  2. David71

    28/02/2015 at 15:01

    Una lettura di quello che sta accadendo praticamente PERFETTA!
    Unico neo è che I’ll mister brallia non lo vuolw vede più nessuno e questo non è citato!
    Niente gioco”e si sapeva” presuntuoso”e si sapeva” non.me ne frega niente “e si sapeva” senza palle per dimettersi questa é una novità!!!
    Comunque se non si da uno scossone e non si CACCIA brallia non.si fará manco I.playoff….
    Chi vivrá vedrá……

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