Il Pisa Siamo Noi

Le Interviste Di Punto Radio Sporting Club : Ernesto Torregrossa

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Un nuovo mercoledì, una nuova intervista ad un protagonista del Pisa SC all’interno del salotto calcistico di Punto Radio, la radio ufficiale dei colori neroazzurri : questa volta è toccato al bomber Ernesto Torregrossa rispondere alle nostre domande ed alle nostre curiosità. Ernesto Torregrossa.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle dichiarazioni dell’attaccante ex Sampdoria e Brescia.

A Pisa sto benissimo, i compagni mi hanno accolto alla grande ed in città vedo tanto calore ; i conti si faranno alla fine, conterà il risultato della squadra che nel caso darebbe una luce diversa alle ed un valore particolare alle prestazioni del singolo. Ora c’è da pensare al Benevento, poi arriverà il Brescia che per me non è una partita come le altre visto che con le Rondinelle ho vissuto il periodo più bello della mia carriera e sono arrivato perfino a giocare in serie A.

A Genova ho avuto cinque infortuni in un anno che certamente mi hanno condizionato, poi ci sono state le scelte dei mister che non mi hanno favorito … alla fine sono stato bene fisicamente soltanto il primo mese, appena arrivato dal Brescia, e poi sono iniziati i primi problemi e fondamentalmente non ne sono più uscito. Adesso però penso solo al Pisa, a gennaio ho cercato soltanto un progetto che mi piacesse senza pensare alla categoria ed ho trovato una società che sta facendo le cose per bene ; non c’è più spazio per pensare al passato.

Da ora in poi le gare saranno tutte importanti, a cominciare da quella contro il Benevento : noi giocheremo come sempre per vincere quello che è uno scontro diretto, abbiamo l’occasione per metterci definitivamente alle spalle una squadra forte ed importante. Ho trovato una serie B davvero entusiasmante, con molte squadre che primeggiano in classifica e che possono ancora puntare alla promozione in serie A ; viceversa le squadre in fondo alla classifica hanno pochi punti e quest’anno ci si salverà con meno punti rispetto a quanto accaduto gli scorsi anni.

Dispiace vedere l’Italia fuori dai Mondiali, significa che c’è qualcosa che non va e c’è da trovare una soluzione in tempi brevi perché è un qualcosa di inaccettabile non vedere gli Azzurri alla fase finale della Coppa del Mondo. Io ho triplo passaporto, con papà venezuelano e mamma argentina, avrei pure l’imbarazzo della scelta … (ride, NdR) A dire la verità c’era pure stata la possibilità di vestire la maglia della Nazionale del Venezuela ma è un qualcosa a cui adesso non penso, penso soltanto a vincere con la maglia del Pisa per regalare una grande gioia ad un pubblico che lo merita e che aspetta questo traguardo da troppi anni.

Ho trovato un gruppo eccezionale che mi ha accolto alla grande, noi arrivati a gennaio sembra una vita che siamo a Pisa … ed è scontato dire che è proprio la forza di questo gruppo il motore trainante di questa squadra, ma non sono io che devo dirlo visto che questi ragazzi voi li conoscete molto meglio di me. Dite che parlo da leader ? Non direi, sono semplicemente me stesso ed ho una grande voglia di aiutare questa squadra ; non pensavo che il calcio potesse diventare il mio lavoro, era il mio sogno di bambino e mi porto dietro quell’entusiasmo di poter fare quello che tutti i bambini del mondo sognano di fare.

A quindici anni ho iniziato a fare gli Allievi nella Lucchese, poi i rossoneri sono falliti e quindi sono passato all’Udinese dove ho firmato il mio primo contratto da professionista ed in quel momento ho capito che forse ce l’avrei fatta a diventare un calciatore. La mia è una famiglia di sportivi, mia madre è venuta in Italia per giocare a pallavolo, mio padre invece giocava a calcio ed ha finito la carriera nelle squadre dilettantistiche del Sud Italia ; siamo per certi versi dei nomadi e questo mi ha permesso di non soffrire troppo la lontananza da casa, loro mi hanno sempre supportato in questo mio percorso e sono sempre stati un pilastro per me, come lo sono poi diventate la mia compagna e le mie figlie Maria Vittoria e Beatrice che sono state fondamentali soprattutto lo scorso anno quando ho avuto tutti quei problemi con la maglia della Sampdoria.

Una domanda che in tutte queste interviste che ho rilasciato ultimamente non mi è stata fatta alla quale mi avrebbe fatto piacere rispondere ? Mi avreste potuto chiedere a chi dò merito per tutti questi goal che ho fatto da quando sono a Pisa ed io vi avrei risposto che è il modo di giocare che pretende da me il mister che ha esaltato quelle che sono le mie caratteristiche e mi ha consentito di realizzare un numero di reti che sicuramente non avrei potuto realizzare in nessuna altra squadra. E poi ho dei compagni al mio fianco che sono fantastici, che anche durante gli allenamenti ci mettono grande voglia e grande entusiasmo, che sono giovani e che hanno tanta fame : per certi versi mi hanno sorpreso, sono loro la forza di questo Pisa.

Il goal che ho realizzato con la maglia del Brescia contro la Salernitana, quello con la ruleta per intenderci, effettivamente è stato un gran bel goal diventato poi virale grazie ai social. Se firmerei per un pareggio contro il Benevento ? Assolutamente no.

H2o

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