Il Pisa Siamo Noi

Le Interviste Di Punto Radio Sporting Club : Robert Gucher

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Torna l’appuntamento del mercoledì con Punto Radio Sporting Club e dopo il turno infrasettimanale di Ascoli di sette giorni fa torna a parlare ai nostri microfoni un calciatore del Pisa SC : questa volta è stato il capitano Robert Gucher a rispondere alle nostre domande ed alle nostre curiosità. Robert Gucher. 

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle dichiarazioni del centrocampista neroazzurro.

Ci voleva un po’ di riposo soprattutto a livello mentale, per fortuna siamo riusciti a vincere l’ultima partita contro il Cittadella e ciò ci permette di lavorare con entusiasmo per preparare al meglio questo rush finale ; dobbiamo però pensare soltanto alla prossima partita ed a nient’altro, i risultati nostri e delle altre squadre fanno capire come sia praticamente impossibile quest’anno fare pronostici e da parte nostra vogliamo continuare a fare quello che stiamo facendo da inizio stagione e che ci sta consentendo di stare da molti mesi a questa parte ai vertici della classifica.

Non possiamo vincere soltanto quando dominiamo le partite, a volte pareggiare una gara giocata non bene ti fa muovere la classifica e può alla fine fare la differenza in un campionato come quello di quest’anno dove tutte le squadre stanno ancora lottando per i propri obbiettivi che sono tutti importanti ; ovviamente quando non ci sono stimoli le partite possono apparire più semplici ma spesso non è così perché i calciatori hanno i propri obbiettivi personali e vogliono magari mettersi in mostra per la stagione successiva. Certo, quando è invece tutto il gruppo che lotta per raggiungere un obbiettivo comune è tutto molto più bello.

Siamo concentrati soltanto su noi stessi, siamo là ormai da una stagione intera e se noi riusciamo a fare il nostro gli altri possono fare quello che vogliono … ci aspettano scontri diretti importanti in una classifica talmente corta dove può ancora succedere di tutto, sono sette finali a partire dalla gara di Benevento e non dobbiamo sprecare energie importanti per guardare quello che fanno le altre squadre.

Saranno partite difficili, dove vogliamo arrivare lo abbiamo tutti molto chiaro in testa ma se tale obbiettivo non sarà raggiungibile ci concentreremo immediatamente sull’obbiettivo successivo che sono i play off : stiamo vivendo un entusiasmo intorno a noi che qua erano anni che non si respirava e vogliamo tutti dare una grande gioia ai nostri tifosi. E se poi non dovesse andare come speriamo che vada sarà un qualcosa che arriverà nei prossimi anni perché la società ha fatto tutto quello che doveva fare, passo dopo passo, per conquistare la promozione nella massima serie.

Abbiamo fatto un ritiro estivo con tanti ragazzi giovani che poi sono stati dati in prestito, molti dei calciatori che ci sono adesso non erano con noi a Rovetta ma comunque noi della vecchia guardia siamo stati bravi a fare subito gruppo ed a far capire ai nuovi arrivati cosa significa giocare nel Pisa : tutto questo ci ha permesso di partire talmente forte che neanche noi ce lo aspettavamo sinceramente, adesso manca l’ultimo step che poi è anche il mio obbiettivo personale perché ho sempre detto che sono venuto qua per riportare il Pisa dove merita, come del resto sono riuscito a fare a Frosinone.

Ci vuole la società che pesca i giocatori forti con la testa giusta per fare quello che stiamo facendo quest’anno, dal presidente al magazziniere tutti devono essere settati sull’obbiettivo comune altrimenti finisce come finì il primo anno che ero a Pisa quando cambiammo tre allenatori senza ottenere nulla ; brava è stata la dirigenza a correggere il tiro passo dopo passo e ad arrivare al punto in cui siamo adesso.

Gli schiaffi nella vita servono sempre anche se non sono piacevoli da prendere … se non molli in quel momento puoi riuscire a raggiungere il traguardo che ti sei prefissato ; il mio primo anno qua è coinciso con la prima stagione della nuova società che comprò giocatori a destra e a manca ma che non aveva ancora capito che i soldi ed i nomi difficilmente fanno la differenza, come è accaduto al Paris Saint Germain quest’anno. In mezzo al campo contano la testa, le gambe e l’unità di intenti all’interno del gruppo, oltre che la pazienza di aspettare un certo tipo di risultato.

La notte di Trieste è stato il mio momento più bello in maglia neroazzurra, non capita tutti i giorni di fare un goal così decisivo ; e poi non ho fatto il calciatore per fare carriera personalmente ma ho sempre preferito scendere in campo per aiutare la società e la squadra a costruire qualcosa di importante ed indimenticabile : mi è capitato a Frosinone, una piazza che ha tanta passione per il calcio, una realtà che era piccola e che io ho contribuito a far diventare grande. E comunque sempre meglio di passare una vita in panchina in serie A … ho sempre preferito fare un passo indietro per poi farne due in avanti.

Ovviamente questo mio modo di intendere il calcio mi ha per certi versi precluso le porte della Nazionale austriaca, ma ho sempre voluto guardare oltre il calcio e costruire quei rapporti umani meravigliosi che ho qua a Pisa, a Frosinone, anche a Vicenza nonostante lì sia stato poco : questo mio modo di vivere mal si sposava con lo stile di vita del calciatore di livello assoluto, che magari non può uscire di casa per andare a bere un caffè e farsi una foto con qualche tifoso. Io vivo la mia vita giorno per giorno e mi piace viverla anche al di fuori dal calcio, con persone che parlano con te non perché sei un calciatore famoso ma magari perché sei la persona che sei : e questo per me è molto più importante di cinque partite giocate con la maglia della Nazionale.

Da quando c’è mia figlia Camilla non è cambiato il mio approccio con il calcio ma è cambiata la mia vita fuori dal campo, chi è padre può capire : arrivi al campo con il sorriso perché magari la piccola ti ha guardato in maniera particolare, oltretutto dopo dieci anni che vivevo da solo finalmente mia moglie è a casa con me e tutto questo mi regala grande tranquillità anche quando magari le cose in campo non vanno come sperato.

H2o

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