Le Interviste Di Punto Radio Sporting Club : Davide Di Quinzio

By Gabriele Bianchi
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Updated: 15/09/2021

Come ogni mercoledì torna l’appuntamento con le interviste esclusive di Punto Radio, la radio ufficiale nonché radio partner dei colori neroazzurri : questa settimana è toccato a Davide Di Quinzio presentarsi al nostro microfono e rispondere alle nostre domane. Davide Di Quinzio.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle dichiarazioni del centrocampista neroazzurro.

Ho saputo che sarei tornato a Pisa a fine luglio e francamente neanche ci credevo, ovviamente ho dato subito il mio ok al trasferimento perché qua sono stato benissimo ed ero felice di poter essere ancora dei vostri. Ho trovato grossi cambiamenti, ci sono stati grossi passi in avanti per fare quel salto di qualità che in serie B è necessario se si vogliono perseguire determinati obbiettivi ; e poi siamo partiti fortissimo, impossibile chiedere di meglio.

Siamo un bellissimo gruppo, ed è un fattore fondamentale per vincere, cosa è successo a Trieste credo che sotto questo aspetto possa raccontare qualcosa : forse non eravamo la squadra più forte ma la nostra straordinaria coesione ha permesso di toglierci delle grandi soddisfazioni. Mi hanno subito chiamato Masucci, Gucher e De Vitis quando si è concretizzato il trasferimento, lo zoccolo duro che era felice di rivedermi ; mi ha scritto anche Minesso, con il quale c’è sempre stato un ottimo rapporto e che neppure ci credeva a questo mio ritorno.

Ad Alessandria è stata un’annata difficile, ad inizio campionato abbiamo fatto fatica con mister Gregucci ma quando è arrivato mister Longo le cose sono migliorate ed alla fine abbiamo conquistato una promozione che nessuno credeva possibile, riuscendo a riportare in serie B i grigi dopo ben quarantasette anni. È stata una finale play off incredibile contro il Padova, andare ai rigori è stata parecchio dura ma alla fine è stato bellissimo pure così.

L’asticella di questa serie B è davvero alta ma per fortuna noi siamo partiti alla grande ; la squadra di Trieste forse era più pronta ad affrontare il torneo cadetto rispetto alla “mia” Alessandria che ha anche avuto la sfortuna di trovare subito tre squadre assai toste, però noi due anni fa eravamo già squadra e lo dimostra il fatto che i miei compagni arrivarono a sfiorare i play off.

Ho ritrovato lo stesso mister D’Angelo, che lavora molto sul gruppo e sulle persone e che praticamente mi chiede le stesse cose della mia precedente esperienza in neroazzurro ; lo ritengo un ottimo allenatore e lo dimostra la sua permanenza sulla panchina del Pisa. A centrocampo siamo tanti e la concorrenza è tosta, da parte mia cerco di lavorare al meglio per farmi trovare pronto se dovessi essere chiamato in causa.

Non ci aspettavamo una partenza così importante, ma quando inizi a vincere acquisti consapevolezza e le nostre prestazioni sono andate in crescendo ; adesso andiamo a Vicenza e poi avremo due gare molto difficili, ma da parte nostra c’è sempre la volontà di dare il massimo. Non dobbiamo prendere sottogamba l’impegno contro i veneti, dobbiamo andare là e pensare che abbiano nove punti e che siano primi in classifica, fare la nostra partita e provare a portare a casa il bottino pieno.

Fa effetto giocare contro le squadre nelle quali hai fatto comunque qualcosa di importante come mi è capitato qualche settimana fa affrontando l’Alessandria, ma adesso gioco nel Pisa e devo dare il massimo per i colori neroazzurri. Finire qua la carriera ? Sarebbe bello ma non dipende soltanto da me, a Pisa sto benissimo ed ho ritrovato la mia vecchia casa, per la gioia della mia famiglia. Diciamo che sono tornato a casa, sotto tutti i punti di vista.