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Le Esclusive Di Punto Radio Sporting Club : Parla (Di Nuovo) Antonio Caracciolo !

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Per la seconda volta in questa stagione si presenta ai microfoni di Punto Radio Sporting Club del mercoledì il capitano del Pisa SC Antonio Caracciolo, con il quale è stato possibile fare il punto della situazione a pochi giorni dalla ripresa del campionato dopo la pausa per gli impegni delle Nazionali. Intervista Antonio Caracciolo.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle dichiarazioni del difensore neroazzurro.

A Cosenza sarà una battaglia, ci saranno anche degli ex che ci terranno a fare bella figura contro di noi ; vengono da tre vittorie nelle ultime quattro partite, giocano con fame e cattiveria e da parte nostra c’è da fare una gara all’altezza di quella che faranno loro, senza mollare un centimetro e concentrandoci sull’aspetto mentale e fisico. Saranno otto partite fondamentali per noi, ovviamente vogliamo blindare i play off per poi provare a prenderci quello che ci è sfuggito l’anno scorso.

E’ stata una settimana dove abbiamo lavorato molto a livello fisico ed abbiamo messo a punto qualcosa pure a livello tattico ; fra oggi e domani torneranno i compagni impegnati con le rispettive Nazionali e potremo lavorare al completo nella miglior maniera possibile. Personalmente mi sento bene, il ginocchio sta andando bene mentre per quel che riguarda il naso devo ancora tenere la maschera per una partita, poi vediamo se tenerla ancora per questioni scaramantiche …

Contro il Perugia per me è stato una specie di secondo esordio … è stata una partita particolare, cattiva agonisticamente, dove noi eravamo sotto di un goal e di un uomo e siamo riusciti a tornare il Pisa di sempre nell’economia di un match che si era acceso particolarmente e che alla fine ci ha regalato tre punti e un qualcosa di importante a livello mentale ; poi abbiamo vinto a Parma, contro il Palermo ed il Modena non abbiamo fatto benissimo ma ci siamo ripresi contro il Benevento : adesso siamo pronti per queste otto finali che ci aspettano.

Sono nato a Tempio Pausania in Sardegna ma dopo un anno ci siamo trasferiti a Milano dove mio padre aveva trovato lavoro ; ho fatto le giovanili nell’Inter, poi sono passato per Pavia e per Bari ma la prima esperienza importante per me è stata a Gubbio dove ho vinto il mio primo campionato in C1. Quindi Brescia, Cremona e Verona, con il passaggio da Brescia e Verona che non è stato preso benissimo dai tifosi delle Rondinelle considerando la rivalità fra le due piazze.

Sono stato subito contento di venire a Pisa, a Cremona non stavo vivendo un periodo positivo e per me è stata una sorta di rinascita, a livello calcistico ma anche a livello familiare ; sono stati tre anni splendidi, speriamo in questa stagione che le cose possano andare diversamente rispetto allo scorso mese di maggio. L’affetto dei tifosi neroazzurri nei miei confronti fa ovviamente piacere, lo scorso anno ho perso un’occasione importante ma voglio riprendermela quest’anno.

Fin da subito ho capito che avevo fatto la scelta giusta, già contro il Chievo Verona avevo sentito qualcosa di diverso, un ambiente familiare e un gruppo incredibile, mancava qualcosa a livello di infrastrutture ma lo spogliatoio e la mentalità dei ragazzi faceva dimenticare tutto il resto ; subito dopo è arrivato il Covid ed è cambiato praticamente tutto, ma con il pubblico dell’Arena Garibaldi fu subito amore a prima vista.

La mia prima partita da giocatore del Pisa la vissi in tribuna a Cremona, proprio contro la mia ex squadra, e capii subito che sarebbe stato un anno dove non ci saremmo annoiati, fra partite vinte all’ultimo secondo e partite perdute in pieno recupero ; quella serata me la ricordo bene, fu una gara pirotecnica e c’erano i tifosi della Cremonese che ad ogni goal mi esultavano in faccia mentre io mi limitavo ad aspettare la fine, ed ho fatto bene … praticamente facevo già il tifo come se fossi a Pisa da un anno.

Difesa a quattro o difesa a tre ? A tre i braccetti sono più liberi di staccare la linea, ma per come gioca mister D’Angelo in pratica cambia poco perché si gioca molto sulle scalate e si esce comunque a prendere gli attaccanti avversari ; alla fine l’importante è fare sempre le cose per bene e con la giusta mentalità, altrimenti si fa fatica con qualsiasi sistema di gioco si scelga di adoperare.

H2o

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