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L’Analisi Di Venezia Pisa

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Secondo punto in campionato racimolato dal Pisa in quel di Venezia al termine di una gara sofferta soprattutto nella ripresa e che di certo non ha rappresentato quella svolta che da più parti si invocava alla vigilia della contesa ; due squadre in evidente stato di convalescenza che danno vita ad un match non certo memorabile che si accende nei minuti finali del primo tempo, con i padroni di casa che si fanno preferire nei secondi quarantacinque minuti di gioco e con gli ospiti che nonostante l’inferiorità numerica portano a casa un punto che fa più morale che classifica ma che di certo non risolve i problemi di una squadra che doveva esser stata costruita per disputare tutto un altro tipo di campionato.

PRIMO TEMPO. Tocca a Gliozzi sorreggere sulle proprie spalle il peso dell’attacco dei neroazzurri, con Matteo Tramoni e Sibilli a giostrare alle sue spalle e con Canestrelli scelto per fare il partner di Barba al centro della difesa ; in casa Venezia invece c’è una mezza rivoluzione, con mister Javorcic che abbandona il consueto 4-3-3 per varare un 3-5-2 assolutamente inedito che ha in Novakovich e Pohjanpalo i due terminali offensivi. E sono proprio i padroni di casa ad uscire meglio dai blocchi di partenza ed a sfiorare subito il goal del vantaggio quando Candela scappa via a Beruatto sulla corsia di destra per poi mettere in mezzo un bel pallone per l’accorrente Fiordilino la cui conclusione di prima intenzione si schianta sul palo alla sinistra di un Nicolas ormai fuori causa.

Non è certo un match da ricordare, non si contano gli errori di misura da una parte e dall’altra ed il poco pubblico presente al “Penzo” ha davvero poco di che divertirsi ; la contesa si accende però al tramonto della prima frazione di gioco quando arrivano i goal che determinano quello che sarà il risultato finale. Va in vantaggio il Venezia con Novakovich che sfrutta al meglio la blanda marcatura di Canestrelli e scarica alle spalle di Nicolas un destro micidiale che manda il pallone ad infilarsi all’incrocio dei pali ; risponde subito il Pisa con un lancio dalle retrovie di Calabresi che premia lo scatto in profondità di Gliozzi bravo a resistere al disturbo di Ceccaroni ed ancor più bravo ad incrociare alla perfezione una conclusione che non lascia scampo a Maenpaa.

SECONDO TEMPO. La ripresa è sostanzialmente un monologo ospite che per fortuna dei neroazzurri non sortisce gli effetti desiderati dai padroni di casa ; ovviamente il cartellino rosso rimediato da uno Ionita particolarmente ingenuo non agevola il compito della compagine ospite che si difende con le unghie e con i denti ed alla fine riesce a portare a casa un punto prezioso. Recrimina il Venezia, i cui attaccanti si dimostrano particolarmente imprecisi negli ultimi sedici metri ; e quando il colpo di testa di Modolo ed il destro da distanza ravvicinata di Pohjanpalo centrano lo specchio della porta neroazzurra ci pensa Nicolas a tirare giù la saracinesca ed a salvare così il risultato.

Risultato che però non cancella i problemi del Pisa protagonista di un avvio di stagione che se non si può definire horror, beh, poco ci manca ; adesso arriva una sosta utile a riflettere su quanto fatto in questo primo mese di campionato e che deve necessariamente servire a cambiare marcia in un torneo che altrimenti rischia di trasformarsi in un calvario per i colori neroazzurri.

POLLICE SU – Nicolas Andrade

Se il Pisa non affonda in Laguna buona parte del merito va al portiere brasiliano che nella ripresa compie due interventi decisivi sul colpo di testa a botta sicura di Modolo e sulla conclusione da distanza ravvicinata di Pohjanpalo ; incolpevole sul goal di Novakovich, la cui conclusione all’incrocio dei pali è davvero imparabile.

POLLICE GIU’ – Artur Ionita

Già la prestazione del centrocampista moldavo non era stata di quelle da ricordare, costantemente tagliato fuori dal (poco) palleggio dei neroazzurri ed oltretutto poco presente in fase di interdizione ; come se non bastasse rimedia due cartellini gialli per dei falli tanto netti quanto banali ed evitabili e lascia i compagni in inferiorità numerica per buona parte della ripresa. E quando un giocatore della sua esperienza si macchia di due interventi così palesemente errati significa che il momento della squadra è di quelli di indiscutibile difficoltà.

H2o

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One Comment

  1. marco

    18/09/2022 at 13:02

    L’avvio di stagione sì che si può sì definire horror. Annunciato e prevedibile.
    E anche la perdita di tempo della società all’inizio non può essere un alibi, visto cosa sta facendo la reggina che ha passato un cambio di proprietà a luglio, ma che poi è andata decisa su giocatori mirati.
    Non capisco invece la nostra flemma nell’acquisto dei giocatori. Non riconfermare Puscas e Benali (se non altro, li avevi già in casa: riscattabili per la A, non andavano bene in B?), incaponirsi inutilmente su due giocatori De Luca e Moreo, senza un piano B, lasciandosi scappare gente tipo La Mantia o Simy, quest’ultimo si poteva prendere anche l’ultimo giorno.
    Ricordiamoci poi che il Pisa l’anno scorso nel girone di ritorno ha fatto 11 punti in meno dell’andata, quindi comunque andava irrobustito. Bene Barba e anche Ionita, nonostante tutto. Ma il resto sono scommesse, come Jureskin, sparito completamente.
    Se poi anche giocatori come Beruatto o Marin trotterellano, il quadro è completo.
    Sembra di essere tornati ai tempi del DS Ferrara che prendeva giocatori solo da Pro Sesto e Reggiana perché non ne conosceva altri (altra perla di Corrado Jr).
    Direi di smettere con le scommesse e tornare a D’Angelo.
    Oppure continuare con i fallimenti, Oddo e Aglietti andranno benissimo.
    Tempo ce n’è, ma ne avevano anche Crotone e Pordenone l’anno scorso.
    Forza Pisa.

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