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L’Analisi Di Modena Pisa

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Finisce a Modena l’imbattibilità del Pisa formato trasferta da quando mister D’Angelo è tornato al timone della truppa neroazzurra, finisce in un pomeriggio particolarmente sfortunato per capitan Marin e compagni che subiscono il solito goal in avvio di gara ma non riescono a riequilibrare la contesa nonostante le numerose occasioni da rete create ma non concretizzate ; peccato, perché la spedizione in Emilia avrebbe meritato senz’altro tutto un altro epilogo.

PRIMO TEMPO. Nel Pisa c’è Hermannsson in mezzo alla difesa al fianco di Barba con Calabresi preferito ad Esteves sulla corsia di destra mentre in attacco tocca a Gliozzi fare il riferimento avanzato con Morutan e Sibilli a giostrare alle sue spalle ; tutto confermato in casa Modena rispetto a quelle che erano le sensazioni della vigilia, con Poli in mezzo al campo al posto dello squalificato Magnino e Strizzolo a fare il terminale offensivo coadiuvato da Tremolada e Falcinelli sulla linea dei trequartisti. Ed è proprio l’asse degli ex neroazzurri che indirizza la contesa nei primi minuti di gioco : punizione sulla trequarti pennellata alla perfezione da Tremolada e colpo di testa di Strizzolo a pochi metri dalla porta neroazzurra che non lascia scampo all’incolpevole Nicolas.

Il Pisa si riorganizza immediatamente ed inizia a macinare gioco ed occasioni da rete, ma purtroppo le polveri risultano essere bagnate e lo saranno fino alla fine del match. Inizia Calabresi con un colpo di testa su corner ben eseguito da Morutan, pallone di poco largo rispetto alla porta gialloblu ; prosegue Touré che conclude con un diagonale velenoso una splendida ripartenza della compagine ospite ma la rasoiata del gigante tedesco non trova la porta difesa da Gagno per una questione di centimetri. Modena che costruisce la propria gara sul goal trovato in avvio, neroazzurri che fanno la partita ma senza trovare l’avuto decisivo negli ultimi sedici metri.

SECONDO TEMPO. La ripresa si dipana sul canovaccio dei primi quarantacinque minuti di gioco, con gli ospiti che fanno la partita e con i padroni di casa che agiscono di rimessa come quando Tremolada con un perfetto filtrante manda in porta Strizzolo la cui conclusione da posizione defilata trova la pronta risposta di Nicolas ; dall’altra parte il neo entrato Tramoni ha un paio di ghiotte occasioni sul piede preferito ma le sue conclusioni non hanno la dovuta precisione.

Mister D’Angelo le prova tutte, gettando via via nella mischia tutti gli attaccanti a sua disposizione : alla fine della fiera il più pericoloso della compagnia è l’evergreen Masucci che prima chiama Gagno all’intervento miracoloso – con una segnalazione di fuorigioco assolutamente errata che nel caso sarebbe stata corretta in un secondo momento dal VAR – e poi all’ultimo respiro non arriva per un soffio all’appuntamento con il goal del pareggio sulla sponda aerea di Touré che aveva addomesticato alla perfezione il cross dalle retrovie di Calabresi. Nel mezzo da segnalare il colpo di testa di Gliozzi su cross teso di Morutan che esalta i riflessi dell’estremo difensore di casa.

Finisce in gloria per il Modena che torna alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive, finisce male per il Pisa punito ben oltre quelli che sono stati i suoi demeriti ; i neroazzurri devono però interrogarsi sull’ennesimo goal subito nelle prime fasi della contesa, una consuetudine estremamente fastidiosa in questo girone di ritorno che deve essere assolutamente corretta si si vogliono continuare ad inseguire traguardi ambiziosi.

POLLICE SU – Gaetano Masucci

Tocca ripetersi : il vecchietto della compagnia entra a partita in corso ed alla fine della fiera è il più pericoloso dalle parti di Gagno, provvidenziale quando intercetta la conclusione a rete del numero 26 in maglia neroazzurra nonostante la segnalazione di fuorigioco completamente errata del signor Miele. Ed all’ultimo respiro della contesa il buon Gaetano non arriva per un soffio sulla sponda aerea di Touré per quello che sarebbe stato il goal di un pareggio assolutamente meritato per un Pisa che stavolta in terra emiliana non è stato di certo fortunato : peccato, sarebbe stato l’ennesimo acuto di un giocatore per il quale iniziano a scarseggiare pericolosamente gli aggettivi positivi.

POLLICE GIU’ – Hjortur Hermannsson

Prestazione sottotono del difensore islandese, la prima di questa stagione. Da un suo disimpegno errato nasce la punizione che Tremolada indirizza alla perfezione sulla testa di Strizzolo che beneficia di una marcatura non impeccabile del buon Hjortur ; non si contano poi le sbavature difensive al cospetto di un avversario che bada principalmente a non prenderle e che si distende in avanti con il contagocce, ma gli interventi del numero 6 in maglia neroazzurra sono lontani dalla pulizia tecnica che aveva caratterizzato le precedenti prestazioni del difensore vichingo. Una giornataccia, non c’è poi molto da aggiungere.

H2o

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