Il Pisa Siamo Noi

L’Analisi Di Pisa Palermo

FotoGrid_20230301_203521142

TifoPisa_Logo

Pisa barcolla ma non cade, un po’ come quella Torre che è il simbolo universale della nostra città : il Palermo maramaldeggia nel primo tempo ma ha il torto di lasciare i neroazzurri dentro la partita e nella ripresa capitan Caracciolo e compagni ringraziano un eurogoal di Sibilli che vuol dire un pareggio che vale oro e che va ben oltre il punto in classifica. Perché quando non si perdono gare come quella disputata contro i rosanero significa avere valori di squadra assolutamente importanti.

PRIMO TEMPO. Alla terza partita in otto giorni mister D’Angelo rivoluziona il Pisa e vara una formazione ultra offensiva con Moreo, Gliozzi e Torregrossa tutti in campo dal primo minuto, con Mastinu al posto di Nagy e Esteves a spingere sulla corsia di destra in luogo di Calabresi ; anche il Palermo si presenta in campo con diverse novità rispetto a quelle che erano le indicazioni della vigilia con Di Mariano a fare il quinto di destra, Damiani a dirigere le operazioni in mezzo al campo e Soleri a fare la spalla in attacco di bomber Brunori. E sin dalle prime battute si capisce che l’azzardo tentato dal tecnico abruzzese è destinato a non pagare : neroazzurri soverchiati sulla linea mediana dai centrocampisti rosanero e manovra offensiva ridotta ai minimi termini, con i tre attaccanti che di palloni giocabili ne vedono ben pochi.

Come se non bastasse quando riparte in velocità il Palermo dà sempre la sensazione di poter far male alla retroguardia di casa, con Verre regista ispirato in mezzo al campo e con Di Mariano che manda costantemente ai matti il povero Beruatto poco aiutato sulla corsia mancina da Mastinu quando il pallone ce l’hanno fra i piedi i giocatori ospiti ; il primo campanello di allarme è una rasoiata dalla media distanza di Verre sulla quale Nicolas si esibisce nel primo intervento importante della propria partita. Il pericolo corso non scuote i neroazzurri, che in seguito ad un corner mal gestito da Marin prendono una ripartenza clamorosa con il solito Verre che manda in porta Di Mariano affrontato fallosamente da Esteves a pochi passi da Nicolas : è calcio di rigore in favore dei rosanero ma dal dischetto Brunori opta per una conclusione troppo centrale che l’estremo difensore di casa è bravissimo a respingere con i piedi.

Ma il Palermo in vantaggio riesce comunque a passare : altra invenzione di Verre, altro inserimento di Di Mariano che con un lob delizioso non lascia scampo a Nicolas nonostante l’uscita disperata del portiere di casa. Neroazzurri frastornati ed incapaci di reagire, difesa immobile e Soleri dal fondo mette in mezzo un pallone d’oro che Di Mariano non sfrutta a dovere sparacchiando malamente fuori a pochi passi dalla porta avversaria rimasta sguarnita ; c’è poi il destro a giro dai venti metri di Saric che costringe Nicolas a volare per salvarsi in corner. Bisogna aspettare il tramonto del primo tempo per annotare il primo squillo offensivo dei padroni di casa : su un pallone vagante sui sedici metri si avventa Moreo che prova il sinistro di prima intenzione, pallone che sfiora il montante alla sinistra di un Pigliacelli che sembrava ormai fuori causa.

SECONDO TEMPO. Il Pisa rientra in campo con Hermannsson e Nagy al posto degli ammoniti Caracciolo e Mastinu, ma la manovra offensiva dei padroni di casa resta quantomai sterile e di pericoli dalle parti di Pigliacelli non se ne conta alcuno ; il Palermo continua a difendersi con ordine e di quando in quando prova qualche veloce ripartenza che la difesa neroazzurra fatica a contrastare a dovere. Non sembra un gran pomeriggio per capitan Marin e compagni che appaiono scarichi e fisicamente e mentalmente ; mister D’Angelo getta nella mischia Morutan al posto di un Torregrossa ancora in ritardo di condizione ma il folletto rumeno non va oltre un paio di conclusioni dalla media distanza che terminano lontano dalla porta ospite.

L’ultima mossa dei padroni di casa è l’ingresso in campo di Sibilli e Masucci, quasi a voler provare ad aggrapparsi al passato per salvare il presente, ed è una mossa che paga subito : sì, perché il lancio di Marin viene appoggiato da Masucci con il petto per l’accorrente Sibilli che controlla di destro e con il mancino esplode dai venti metri un sinistro di rara potenza e precisione che si infila all’incrocio dei pali alle spalle dell’esterrefatto Pigliacelli. Finita qui ? Assolutamente no, perché un minuto dopo il goal del pareggio un lancio dalle retrovie viene bucato clamorosamente da Nedelcearu che spalanca un’autostrada a Gliozzi che si perde proprio sul più bello tutto solo davanti all’estremo difensore ospite, ritardando la conclusione a rete ed optando poi per un improduttivo passaggio a centro area liberato dalla difesa rosanero.

E’ sostanzialmente questa l’ultima emozione di una gara particolarmente complicata per il Pisa che ha avuto però l’indubbio merito di essere rimasto in piedi nonostante i potenti colpi dell’avversario per poi punirlo grazie ad una prodezza del singolo ; alla fine arriva un punto d’oro che messo insieme ai sei punti totalizzati contro Perugia e Parma fa sette punti conquistati in una settimana, un bottino tutt’altro da disprezzare e che consente ai neroazzurri di restare ben saldi in piena zona play off.

POLLICE SU – Giuseppe Sibilli

Confesso che trenta secondi prima del goal di Sibilli avevo borbottato fra me e me che quella contro il Palermo era la classica partita che per pareggiarla dovevi sperare nel goal di Nicolas sugli sviluppi di un calcio d’angolo all’ultimo minuto di recupero. Per fortuna questa mia mancanza di fiducia è stata per certi versi punita dalla saetta del buon Peppe che quando si trova su quella mattonella si trasforma in una sorta di supereroe. Sì, perché quindici mesi or sono proprio da lì partì il missile che sancì la fantastica vittoria contro quel Lecce che poi avrebbe vinto il campionato. Stavolta invece un altro missile – per giunta calciato con il piede sbagliato – salva i neroazzurri alla fine di un pomeriggio che definire complicato è persino riduttivo : un mancino dai venti metri tanto potente quanto preciso che ha incenerito il malcapitato Pigliacelli. Nei momenti più difficili il Pisa si aggrappa ai propri campioni ed a quella vecchia guardia che non tradisce mai – a tal proposito come non evidenziare lo splendido assist di petto con il quale Masucci ha apparecchiato egregiamente la conclusione del compagno di squadra ? Con buona pace del sottoscritto per un attimo dimentico delle mille e più risorse delle quali dispone questa squadra meravigliosa. E con buona pace di tutti coloro che a gennaio avevano già rottamato un calciatore che ha onorato la maglia neroazzurra ogni secondo che l’ha indossata e che ancora una volta ha dimostrato quanto possa essere decisivo per questo finale di stagione ancora tutto da scrivere.

POLLICE GIU’ – Pietro Beruatto

Pomeriggio particolarmente complicato per il buon Pietro che dalla sua parte si ritrova un Di Mariano particolarmente ispirato che riesce a fargli vedere i sorci verdi per buona parte della contesa ; ad onor del vero da quella parte manca sovente la copertura in fase di non possesso di un Mastinu anch’esso in evidente difficoltà, ma la facilità con la quale il numero 10 in maglia rosanero riesce a presentarsi a tu per tu con Nicolas non depone a favore della prestazione del terzino di casa. Che è fuori posizione quando Di Mariano si conquista il calcio di rigore, che è in ritardo in copertura in occasione del goal del Palermo, che è latitante quando l’ex Lecce si divora il goal del possibile 2 a 0 ; come se non bastasse anche in fase di spinta la prestazione del numero 20 in maglia neroazzurra non è di quelle da ricordare.

H2o

Condividi questo articolo:
Facebook Twitter Email

One Comment

  1. Angelo

    05/03/2023 at 23:14

    Quando gli altri hanno un esterno destro decente si vedono sempre i sorci verdi

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>