Il Pisa Siamo Noi

La Storia Infinita

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Un film generazionale.
Un manifesto degli anni Ottanta.
Un capolavoro senza tempo.
Ed un nemico quanto mai attuale.
Perchè il Nulla è tuttora intorno a noi.
Il Nulla non ha rispetto di niente e di nessuno.
Il Nulha ha fagocitato il MordiRoccia, il Maghetto con il suo Pipistrello dormiglione e l’Omino con la Lumaca da corsa.
Il Nulla inghiottisce da anni quanto di buono prova a nascere all’ombra della Torre Pendente.
Se ne frega il Nulla di quella forza potente nata nella polvere di San Piero e nel fango di San Rossore.
Il Nulla trova comunque un modo per calpestarla, per umiliarla, per colpirla laddove batte il suo cuore pulsante.
Il Nulla è subdolo, confonde le menti dei potenti.
Il Nulla sembra concentrare tutto il suo Male in via Rindi, sulle teste di coloro che abitualmente vi passano una parte più o meno consistente della propria vita.
E coloro che hanno in mano le chiavi del potere cadono nel tranello del Nulla e concentrano lì la propria attenzione, incuranti di problematiche ben più gravi e pressanti, incuranti di una città ferita, vessata, prostituita ai comodi di forestieri più o meno abituali che anno dopo anno la degradano sempre di più.
Il Nulla passa oltre Piazza dei Miracoli, i Lungarni, il Giugno Pisano e gli sforzi della famiglia Corrado.
Dal Nulla sembra che non ci sia scampo da oramai troppi anni a questa parte.
Ma il Nulla, signori miei, può essere sconfitto.
Ce lo insegna Bastian, il protagonista del film di cui sopra.
Urlando contro il cielo in tempesta il nome della defunta madre il Nulla venne sconfitto, e la Storia Infinita potè finalmente riprendere il suo corso.
Qua non c’è bisogno di un qualcosa di così melodrammatico.
Bastano quattro paroline, peraltro già finite (non senza polemiche) in copertina di un libro pochi giorni or sono.
Ma il sottoscritto non si sente degno di pronunciarle, figuriamoci poi di urlarle ai quattro venti.
Fatelo tutti voi.
Anche per me.

Gabriele Bianchi

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