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Giovanni Passiglia : Il Mio Pisa Partì A Fari Spenti, Il Nostro Affiatamento Fu La Nostra Forza

passiglia

Nel corso della tredicesima puntata di Finestra Sull’Arena è intervenuto telefonicamente Giovanni Passiglia, ex calciatore del Pisa ma che ha mosso i primi passi nel professionismo con la maglia dell’Arezzo ; con lui si è parlato di passato, presente e futuro per quel che concerne i colori neroazzurri. Giovanni Passiglia.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle sue dichiarazioni.

Ad Arezzo sono stato sei anni, posso dire che è la città dove da ragazzo che ero sono diventato uomo : ovvio che mi sia rimasta nel cuore e che vi abbia lasciato molti amici. Ma per certi versi sono ancora più legato a Pisa, città nella quale mi sono trovato subito bene e dove ho vissuto un anno e mezzo davvero fantastico ; impossibile non ricordare il campionato di serie C1 vinto, quella finale contro il Monza giocata in uno stadio fantastico, davanti ad un pubblico incredibile. Quella partita non potevamo perderla mai.

Ho visto il Pisa giocare qualche volta quest’anno, dal vivo l’ho pure visto a Carrara : secondo me si tratta di una buonissima squadra, un mix interessante di giocatori esperti e giocatori giovani che ha tutte le carte in regola per fare bene e per giocarsi la vittoria del campionato fino alla fine. Certo, avere davanti una squadra che ha il ruolino di marcia tenuto attualmente del Livorno non è affatto facile, anche perché si rischia di demoralizzarsi e di lasciare qualcosa per strada.

Ho sempre cercato di dare il massimo quando ho indossato la maglia del Pisa, e credo che i tifosi neroazzurri mi abbiano apprezzato proprio per questo. Il rimpianto che ho è che sarei voluto restare più a lungo, ma purtroppo l’anno di serie B ebbi un infortunio assai noioso ed ho trovato pochissimo spazio, così a gennaio decisi di andar via. Ripeto, non è facile lasciare un posto come Pisa …

Domenica prossima credo che i neroazzurri siano favoriti : si gioca all’Arena Garibaldi e ritengo che il Pisa sia più squadra rispetto ad un Arezzo che vedo qualche gradino indietro rispetto a capitan Mannini e compagni, nonostante possa vantare un reparto offensivo di tutto rispetto. Il Pisa è una squadra tutta nuova che ha alle spalle una società seria ed ambiziosa : ci vuole tempo per cogliere frutti importanti, ma prevedo un futuro roseo per il calcio pisano.

Non credo che partire con i favori del pronostico abbia giovato a questo Pisa. Personalmente preferisco partite a fari spenti, un po’ come successe a noi dieci anni fa. Un segreto di quella squadra ? C’era tantissimo affiatamento fuori dal campo che poi si rivedeva sul rettangolo verde e riusciva a compensare i limiti qualitativi che avevamo rispetto a tante altre squadre. Stavamo insieme tantissimo anche al di fuori degli allenamenti ; ragazzi come Calori, Bolzan, Trevisan e Braiati sono amici veri, impossibile non far bene inseme a loro.

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